Capitolo 47- Unico

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Il venerdì era arrivato in fretta. Quella giornata per Jungkook e Taehyung era piena di impegni nonostante avevano lasciato da parte università, lavoro e apprendistato. Quel giorno avevano l'intervista nel programma della mamma di Seokjin che gli avrebbe preso gran parte del pomeriggio. Dato quell'evento i due avevano deciso di comune accordo di non andare in università visto che per rispettare il programma televisivo avrebbero dovuto essere lì per ora di pranzo e vestiti in abiti da sera. Da quanto Jungkook ricordava il programma della Signora Younah, mamma di Seokjin, andava in onda nel pomeridiano ma recentemente aveva cambiato orario diventato un vero e proprio programma da serata, ecco perché nonostante la registrazione venisse fatta nel pieno del pomeriggio loro dovevano vestirsi come se fosse sera. 

Jungkook non si soffermò molto su questo fatto, d'altronde aveva come marito uno stilista nonché erede della più grande casa di moda della Corea del Sud. In realtà stava solo tentando di organizzare quella giornata. Dopo l'intervista lui e Taehyung dovevano cambiarsi in fretta e dirigersi da Seokjin, erano rimasti d'accordo che avrebbero trasformato la stanza di Jungkook nel suo studio personale. In realtà la camera sarebbe rimasta immutata, Jungkook avrebbe solo utilizzato lo spazio libero nel suo armadio per le attrezzature da fotografo per lasciare un po' di spazio nel loro appartamento. Spazio che sarebbe stato occupato dalle attrezzature di Taehyung dato che quest'ultimo avrebbe portato il lavoro a casa. Jungkook già si vedeva circondato da tessuti di ogni genere. Quell'appartamento sarebbe stato sempre nel caos. Arrivato a questo punto serviva davvero una casa più grande ma in quel periodo era difficile per loro trovare un giorno libero per iniziare la ricerca. 

Jungkook e Taehyung stavano finendo di mangiare il loro pranzo che il primo aveva preparato. Avevano deciso di mangiare più presto del solito così da non essere in ritardo e avere tutto il tempo per prepararsi. Stranamente non si sentiva in ansia per quell'intervista, forse era perché aveva di fianco a sé il marito o forse era il fatto che le domande sarebbero state fatte da una persona di cui si fidava oppure era perché conosceva già le domande e sapeva cosa rispondere. Pilotare quell'intervista attraverso l'aiuto di Hanoh era per lui tranquillizzante, non ci sarebbero state brutte sorprese. Quando aveva chiamato Hanoh per chiedergli quel favore il ragazzo ne era stato leggermente intimorito, insomma era appena entrato come apprendista, gli facevano fare poche cose, non sapeva come chiedere alla Signora Younah quella concessione, per fortuna che Jungkook conosceva Seokjin, solo per quella volta aveva chiesto aiuto all'amico. Con poche parole Seokjin aveva chiamato suo padre chiedendogli quel favore. Sì, Jungkook non aveva paura di affrontare quell'intervista, sapeva che tutto era stato organizzato alla perfezione. Lui e Taehyung ne avevano parlato creando una sorta di copione. Non volevano mentire, ma solo sfruttare quell'intervista a loro favore per tenere buono il Signor Kim. Non avrebbero mentito, avrebbero solo nascosto alcune parti di verità. D'altronde il Signor Kim credeva che loro stessero fingendo e quella finzione poteva aiutarli a tenere la verità nascosta agli occhi di quell'uomo. 

Jungkook riteneva i suoi stessi pensieri contorti. Si era spiegato bene? In una semplice frase, dovevano fingere. Se all'inizio fingevano di essere innamorati, adesso dovevano fingere per nascondere le loro vulnerabilità all'uomo che teneva le redini del gioco. Jungkook odiava quella situazione, chi non la odiava, voleva essere se stesso, ma sapeva bene che finché aveva gli occhi del Signor Kim puntati addosso non avrebbe avuto quell'attimo di pace tanto sperato. Ecco perché lui e Taehyung avevano preparato tutto quello. Purtroppo la loro situazione non era cambiata, per quanto entrambi lo volessero, dovevano essere ancora attenti, astuti e vigili, per poter mantenere al sicuro quei loro sentimenti. Jungkook nonostante il suo odio per quella situazione non si sarebbe tirato indietro sapeva che in gioco oltre alla loro libertà, ai loro sentimenti, c'era qualcosa di più importante, la salute di Taehyung. Taehyung aveva bisogno di passare un periodo lontano dai sotterfugi del padre e pilotare quell'intervista era l'unica cosa che potesse fare per garantire a Taehyung quel piccolo accenno di libertà. E poi, si disse Jungkook, la cosa più importante non era fingere con terze persone, quello poteva pure sopportarlo, d'altronde non gli era mai piaciuto mettere la sua vita al centro dell'attenzione mediatica, ma l'importante era non fingere tra loro. Jungkook riteneva più importante la sincerità tra lui e Taehyung. 

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