Ananke: The Life

Capitolo 37 - Allegria

Jungkook non capiva lo strano tempo di quel giorno. Sembrava che dovesse piovere così come aveva detto il meteo il giorno prima, ma le nuvole avevano solo ingrigito il cielo e fatto scendere la notte molto prima. Faceva freddo tanto da costringere Jungkook a stare con la sciarpa anche se si trovava in un luogo chiuso e caldo come l'ospedale. Forse questo non era proprio vero. Quando aveva raggiunto l'ospedale ed entrato nella camera della Signora Kim aveva scoperto che il condizionatore non era stato accesso e che la povera donna con la febbre alta si stava congelando nonostante le coperte. Aveva subito provveduto ad accendere il climatizzatore per poi fare una bella ramanzina al personale sanitario. Sì, poteva capire che le infermiere potevano aver avuto molto da fare e non le stava rimproverando per questo, ma era possibile che nessuno si era mai affacciato alla donna per sapere come stesse?

Jungkook non era mai stato una di quelle persone che al minimo sgarbo rimproverava animosamente quel qualcuno, anzi parlando con il personale era rimasto anche più tosto calmo ed il suo tono di voce non si era mai alzato fino ad urlare, ma vedere la dolce Signora Kim morire di freddo con le guance tutte rosse lo aveva fatto esplodere. Si era sentito in dovere di aiutare quella donna.

Ed era proprio la sua scenata con il personale dell'ospedale ad essere oggetto di una piacevole conversazione tra la Signora Kim ed il figlio. Sì Taehyung, dopo aver finito le sue lezioni, era andato a prenderlo in ospedale e ne aveva approfittato per controllare lo stato della madre e quest'ultima gli aveva raccontato subito dell'evento.

-Dovevi vederlo e sentirlo!- rise la Signora Kim riferendosi a Jungkook mentre questo arrossiva per l'imbarazzo- e lascia che ti dica che dopo la sua sfuriata sono entrate per ben tre volte le infermiere a sapere come stavo - questa volta fu Taehyung a ridere divertito causando l'aumento dell'imbarazzo del marito.

-Oh mamma non devi mica dirmelo, chissà perché non faccio fatica a crederti-.

- Eih!-Jungkook pizzicò il braccio di Taehyung causando solo altre risate.

-Adesso però andate cari, non vorrei farvi perdere la festa- continuò la donna - e poi avete visto come si è fatto buio subito! Jungkook era appena arrivato e poi puf! Il sole è sparito- continuò la donna - Fate piano per la strada-.

-Non ti preoccupare mamma- Taehyung la abbraccio - tu pensa a guarire-.

E mentre madre e figlio si scambiavano i saluti Jungkook pensò bene di riprendere le sue cose. Jungkook si era portato dietro il suo computer. Non perché non volesse parlare con la Signora Kim o fare l'asociale, ma sapeva che quel lunedì la donna aveva in programma un altro giro di analisi e per circa la metà del tempo della sua visita, la Signora Kim era stata occupata con il dottore. Così Jungkook aveva passato quel tempo ad occuparsi di alcune questioni lavorative. No, non si trattava dell'apprendistato di Jihoon, ma del suo altro lavoro, gli Hotel. Suo nonno era stato di parola e lo stava aiutando, avevano fissato un incontro con gli altri direttori degli hotel così che Jungkook potesse spiegare la situazione e come voleva dirigere quegli Hotel, ma nonostante questo Jungkook conosceva la maggior parte di quelle persone, nonostante tutto era cresciuto in quell'ambiente e prima di lavorare per lui lavoravano per suo padre. E così Jungkook voleva solo vedere le carte, i documenti e qualsiasi cosa riguardassero quegli Hotel. Voleva farlo durante quel fine settimana ma Ananke aveva deciso che il sabato e la domenica passata doveva andare in tutt'altro modo, ma almeno aveva chiarito con Taehyung. E così si era trovato a doverlo fare durante quei tempi morti. Tuttavia quando la Signora Kim era tornata in camera aveva spento il computer  e si era dedicato unicamente a lei come aveva promesso a Taehyung. 

-Allora Jungkook andiamo?- gli chiese Taehyung - così passiamo a prendere la torta e Tannie?-.

-Oh andate pure tanto tuo padre arriverà tra poco-.