Capitolo 6 - Esame

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Non riusciva più a resistere, Jungkook non ce la faceva più. Guardava ogni ragazzo che raggiungeva la postazione del professore. I prof. Han sedeva dietro la cattedra e da quello che riusciva a comprendere la maggior parte di loro non erano riusciti a superare l'esame. Come non poteva non essere tormentato dall'ansia?

Inizialmente si era seduto in prima fila, poi sentendo le prime domande e avendo l'impressione di non ricordarsi niente scappò in ultima fila, almeno da lì non poteva sentire la voce del professore e fare paragoni su possibili domande. 

L'ansia lo stava divorando. Il suo turno sembrava non arrivare mai. E alla fine non vedeva l'ora di togliersi quel peso. Almeno se veniva bocciato poteva smettere di avere quell'ansia. Sì, sarebbe stato deluso e amareggiato, ma almeno poteva liberare la mente da quella brutta sensazione. 

Vide un ragazzo abbandonare la postazione del prof. Han e, dopo di lui, salì una ragazza. Jungkook ingoiò a vuoto, sapeva che nell'elenco che il professore aveva fatto per l'esame quella ragazza veniva prima di lui, quindi ciò significava che il suo turno era dopo di lei. Gli sudavano le mani. Adesso non voleva più che quel tempo andasse così velocemente. Prese la bottiglietta d'acqua che aveva in borsa e bevette un piccolo sorso. Si guardò in torno, in pochi erano rimasti rispetto alla moltitudine di studenti che vi erano quella stessa mattina, forse erano una ventina. 

Jungkook chiuse i libri. Che senso aveva ripassare minuti prima di quell'esame? Ormai più nessuno. Certo però, si ritrovò a notare, il prof. Han stava tenendo quella ragazza fin troppo. Sembrava che il suo turno, così vicino, non arrivasse mai. Stava morendo d'ansia. 

Dai. Su. Basta. Adesso me ne vado. Non voglio più affrontarlo.

Questo fu il pensiero che si generò in Jungkook proprio quando vide quella stessa ragazza lasciare la postazione del professore, dal suo volto non riusciva a comprendere se fosse andata bene o male.

-Kim Jungkook?-.

Sentì il suo nome essere pronunciato dal professore. Per un attimo Jungkook sperò di perdersi nell'analizzare quanto fosse bello sentire il cognome da sposato al fianco del suo nome invece che di quello paterno. Voleva addirittura soffermarsi ad evidenziare il fatto che la prima volta che aveva utilizzato quel cognome era proprio in università. Ma la sua mente fu bloccata dallo generare ogni tipo di pensiero diverso da "Tocca a me. E adesso?".

Si alzò lentamente dirigendosi verso quel professore. Aveva spiccatamente paura di quell'uomo e di quell'esame sia perché il prof. Han non era chiarissimo durante le lezioni sia perché aveva bocciato la metà o poco più dei presenti. Non era una bella situazione quella. Si fece comunque forza e salì i pochi gradini che separavano l'area della cattedra al resto dell'aula. Si sedette alla sedia davanti all'uomo.

-Allora Kim Jungkook mi parli...-.

Jungkook cercò di reprimere quel senso d'ansia che gli aveva attanagliato lo stomaco e addirittura tappato le orecchie tanto che dovette chiedere educatamente al professore di ripetere la domanda che gli aveva fatto. Quel misero tempo dovette servirgli per fare un lungo respiro e reprimere la crescente trepidazione. Iniziò a parlare del primo argomento che gli venisse in mente che potesse rispondere a quella domanda. 

Non seppe per quanto tempo parlò. In realtà cerco di non smettere mai di parlare temendo che quell'uomo potesse fargli una domanda a cui non sapeva rispondere. Forse aveva preso anche a gesticolare un pochino per ampliare l'enfasi che voleva utilizzare. E forse non prese nemmeno aria da una parola ad un'altra talmente era terrorizzato dall'essere interrotto. 

-Va bene Signor Jungkook- disse l'uomo interrompendolo - Può andare ventotto-.

Fu con quelle parole che il suo corpo si rilassò, senti ogni briciolo di quell'ansia lasciare la sua testa scivolando dal suo cuore e scomparire. Aveva superato l'esame? Aveva superato l'esame!

Ananke: The LifeWhere stories live. Discover now