Capitolo 57 - Due passi

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Jungkook aveva provveduto a sistemare Yeontan sopra le sue gambe mentre Taehyung accendeva il motore della macchina pronto per sfrecciare tra le strade di Seoul. Jungkook notava la bella giornata che era capitata, certo non era uno di quei giorni da dover passare esclusivamente a dormire, ma era davvero stanco. Aveva risentito del viaggio in aereo e del fuso orario, passata l'adrenalina e la felicità di poter incontrare di nuovo i suoi amici, che gli erano mancati tantissimo, si era fatta strada la stanchezza di passare un intera giornata in viaggio. Certo vi era anche un altra persona che gli era mancata tantissimo e quella stessa persona ora era seduta al suo fianco e era intenta a guidare verso la loro casa.

Casa. Taehyung era la sua casa. Non voleva di certo mettere in secondo piano i suoi amici, ma tutto quello che Jungkook adesso voleva era passare quelle ore con il marito a recuperare il tempo perduto. Gli andava benissimo il solo stendersi sul letto e cadere addormentato fra le sue braccia, fra il suo profumo, dentro quelle mura che erano diventate la sua casa. Jungkook non poteva credere che persino quell'abitazione in cui era finito per caso dopo il matrimonio potesse mancagli. Gli mancava il disordine del soggiorno e della camera da letto, i battibecchi per il bagno o per la cabina armadio. Gli mancava persino cucinare o ordinare da asporto. Gli mancava la vasca da bagno piena di ricordi piacevoli ed elettrizzanti. Gli mancavano le passeggiate con Tannie e gli mancavano i momenti seduto sul divano con Taehyung a commentare ora un film ora una serie tv.

Jungkook sapeva del suo pessimo difetto, si affezionava facilmente e quella casa era divenuta parte di lui, della sua storia con Taehyung, chissà come avrebbe fatto ad abbandonarla dopo averne trovata una più grande. Insomma quell'abitazione gli era mancata nonostante era stato via solo sette giorni. Jungkook, una volta entrato dentro quell'appartamento, riconobbe il suo portachiavi a forma di coniglietto e subito gli rivenne in mente il giorno in cui Taehyung gliele aveva regalate. Non ebbe però il tempo di perdersi in quel ricordo perché i suoi occhi vennero subito catturato dal soggiorno e per qualche strano motivo rivide lui ed il marito felici e sorridenti nell'addobbare quella zona per il natale. Il grande albero verde all'angolo della stanza arricchito con quelle decorazioni rosse e oro, la splendente stella sopra di esso, i pupazzetti di Babbo Natale e delle renne.

Jungkook si voltò verso la cucina. Aveva passato più tempo dentro quella stanza. Non perché aveva passato più tempo a cucinare, ma perché da quando aveva messo piede dentro quell'abitazione era diventato il suo studio. Lui studiava in cucina, Taehyung alcune volte in camera e altre nello stesso salotto. A volte, Jungkook dovette essere onesto con se stesso, utilizzava la scusa dello studiare in cucina solo per poter osservare senza essere visto il marito intento a sonicchiare, studiare o lavorare. Sì soprattutto nel periodo in cui Taehyung si era portato il lavoro a casa, Jungkook aveva studiato molto più spesso in cucina così da potersi soffermare ogni qualvolta si permetteva di avere cinque minuti di pausa sulle grandi, professionali, morbide e forti mani del marito. Le guardava muoversi con maestria e abilità, eleganza e fermezza, agilità e animosità. Sì iniziava a credere di avere un fetish anche per le mani adesso.

Jungkook sorrise, chi l'avrebbe detto che gli sarebbe mancato anche il caos di quella casa. Vide le attrezzature di Taehyung sistemate in un angolo per fare spazio al soggiorno che grazie a tutte quelle cianfrusaglie sembrava più piccolo, ma era sempre il loro salotto.

Jungkook tornò con gli occhi e con la mente agli attimi passati su quel divano. Taehyung che giocherellava con Yeontan facendo cadere tutte le crocchette, lui che li sgridava per il casino che avevano combinato, il sorrisino di scuse del marito unito al musino carino di Tannie, e poi vi erano le stanche cena passate a mangiare lì, gli attimi stretti l'uno all'altro a guardare la televisione, le serate in cui finivano per addormentarsi del tutto stanchi dalla giornata passata, i baci rubati.

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