Epilogo - Quattordici anni dopo

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Bakugou's voce narrante (con che english poi)

"In realtà", pensai un giorno, risvegliandomi da solo, "non capita spesso che le coppie nate alle superiori durino oltre la fine della scuola."
Avevo visto i miei compagni di classe e di scuola prendersi e lasciarsi dopo pochi mesi, cambiare partner due volte all'anno ed alcuni avevano già divorziato un paio di volte. Ad esempio, quella tipa con i jack nelle orecchie aveva cambiato, di anno in anno, quattro o cinque fidanzate, e persino quel coglione pseudo ispanico aveva avuto diverse relazioni. 

Mi rigirai con calma fra le coperte, scrocchiandomi il collo e poi la schiena. Un sonoro crack si diffuse nella stanza, ed io mi sentii subito meglio. Mi piaceva scrocchiarmi. 

"Ma in fondo è così che funzionano le persone" continuai a pensare. "Vanno un po' a tentativi, finché non trovano la persona giusta. Sempre ammesso che la trovino, eh."

Era normale che andasse così, in fondo. Quando si è giovani giovani ancor non si sa bene cosa si voglia dalla vita o cosa no, ed il cambiamento è più che naturale. Magari si cambia in un modo che non piace al partner o viceversa, oppure sono cambiamenti forzati dall'esterno.  

Nelle relazioni amorose va così, a volte. Che poi capiti anche che le coppie del liceo durino per tutta la vita è un dato di fatto, ma è così improbabile che accada che a volte anche solo semplicemente crederci risulta difficile. 

Insomma, diciamocelo: in quanti, nella vita reale e non nei film o anime, hanno poi sposato la persona che hanno giurato di amare quando erano ragazzini? 
La risposta è molto facile: non sono in molti. Uno su cento? Su mille, addirittura?

Si tratta di un così lieto fine da essere quasi impensabile in vita reale.

Per fortuna che io sono un personaggio di una storia fittizia! Queste tristi regole non valgono per me! Io il lieto fine ce l'ho avuto eccome, altro che quel finale dolceamaro dell'altra fanfiction! 

La mia vita era vergognosamente perfetta, ecco tutto. 

Io ed Eijiro stavamo ancora insieme, dopo tutti questi anni e litigi e, alla faccia di tutte le coppie reali che non sanno durare, dopo due anni dalla fine della scuola eravamo andati a convivere e, ancora due anni dopo, c'eravamo sposati. 

Mi alzai dal letto nello stesso istante in cui, dalla cucina, la voce di mio marito mi avvisò che fosse finalmente pronta la colazione. Il nostro cane, un bastardino (non di razza ma di carattere, ha preso tutto da me) di nome Papaya, abbaiò per sottolineare quanto urgentemente la mia presenza fosse richiesta.
Sorrisi, mi infilai la fede al dito e passai nell'altra stanza attirato dall'odore del caffè.

–Buongiorno, principessa!– mi salutò Eijiro, sentendosi in obbligo di sottoli fare quanto viziato fossi. A mia discolpa, posso dire che farsi preparare la colazione è uno dei vizi più belli sulla faccia della terra.
–Stronzo..!– scherzai, gli diedi un bacio per salutarlo e poi mi accomodai al mio solito posto al tavolo della cucina. Agguantai un biscotto e rivolsi un saluto pure al cane che, sotto al tavolo, aveva scelto di sdraiarsi giusto giusto sopra i miei piedi, cercando di rubarmi le ciabatte. Lo faceva spesso ed io lo detestavo.
Alzai gli occhi al cielo.
Stupido cane..!

In realtà non so cosa potrei raccontarvi. La nostra vita al momento scorre abbastanza tranquillamente. Viviamo come una normale coppia di eroi -certo, quando la nostra relazione omosessuale saltò fuori fu uno scandalo, ma ormai è acqua passata- e i nostri problemi principali restano legati al lavoro o a pagare il mutuo. O a trattenere me dall'abbandonare quel bastardino ogni volta che mi mangia le scarpe, ma non affrontiamo questo discorso. L'ha voluto Eijiro, io non l'avrei mai preso. 

Oddio, non me l'ha esattamente chiesto. Due anni fa, dopo che ci fu negato di adottare un bambino, lui se ne spuntò a casa con quella palla di pelo al guinzaglio. Disse di averlo trovato a caso in strada, ma il cane era troppo pulito per essere un randagio. Dato che mio marito era un po' depresso gli ho concesso di tenerlo, ma ora... Papaya è impegnativo, diciamo. Ruba un sacco di tempo. 

Menomale che non abbiamo preso il bambino... non riusciamo a stare dietro nemmeno ad un cane!

Va be', cane a parte... va tutto bene, diciamo. Almeno, va tutto bene a noi.
Certo, abbiamo avuto un paio di casini in classe, tipo una certa spia dei villain che adesso è in prigione (**S P O I L E R** no, non parlo di Aoyama, qui siamo in curioso universo a parte legato in modo strano alle altre fanfiction di Nikita **F I N E  S P O I L E R**), un paio di attacchi e battaglie da parte dei nemici, la scuola trasformata in un rifugio di guerra, Deku che è diventato il più grande degli eroi... ah, sì. Poi è morto. 

Però ci ha salvati tutti quanti. 
Ma è morto. 
Scusate, passo la parola a Eijiro. Io... va be', sì... vado un attimo a prendere dei fazzoletti. 

*****

Kirishima's voce narrante 

Scusatelo... ha ancora molti problemi a parlarne. Non l'ha mai esattamente superato. 
Ignorate i suoi pianti in sottofondo, gli passerà presto. 

Allora, che vi stava dicendo..?

Bakugou si voltò verso di me e mormorò il nome di Todoroki, dicendomi di ripartire da lì.
Okay, Todoroki ne è stato giustamente distrutto, ma più o meno è riuscito ad andare avanti. Penso più per questione di immagine che altro, ha sposato Yaoyorozu e hanno avuto due bambini, Izuku e Midori (sì, sul serio); ditemi quello che volete, ma ci scommetto una mano che non è mai passata nemmeno a lui. 

Oltre ciò, la nostra vita va alla grande. Certo, non vedo né Ashido né Sero da anni, ma... beh, almeno il senpai Amajiki ha aperto la sua propria agenzia da eroe e la gestisce con Shinsou-kun e quella sua dannata crush. Non so se stanno insieme, onestamente. Non si è mai capito. Non so nemmeno se lo sanno loro stessi. In ogni caso, sono ancora felicemente insieme. 
Invece, chi non sembra essere molto allegro è Shinsou, ma sfido chiunque ad essere felice quando... beh, chi ha letto l'altra storia lo sa (Nikita dice: leggetela che se arriviamo a 100k vi faccio un regalo <3). 

Nel corso della nostra vita, devo dire, abbiamo vissuto un paio di piccole tragedie, ma sono orgoglioso di affermare che abbiamo superato tutto a testa alta. 

Siamo ancora gelosi? Assolutamente sì. 
Litighiamo spesso? Ma mi pare ovvio. 
Amo Bakugou anche se è un coglione? Naturalmente, è carino proprio per questo. 

Ora voi non potete vederlo, ma il fatto che io l'abbia definito carino l'ha leggermente alterato. E' carino, quando si altera.
Gli feci l'occhiolino. –É per qusto che ti faccio arrabbiare sempre, amo.
–Fottiti– fu la sua risposta. 
–Aw. 

E niente miei cari, vissero tutti felici e contenti.

Tranne Deku. Lui non visse.

Fine.

Il coraggio che ci vuole per essere gentili‐ KiribakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora