Capitolo 38. Antonio scopre che secoli di dominazione lasciano qualcosa

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N/A: come si deduce dal titolo, Antonio è furbo come sempre. Ma, per quanto mi piaccia slanderarlo, preferisco passare subito al disegno stupido fatto che così ce lo togliamo!

La scorsa volta c'era Angela pazza, ora c'è Francesca pazza.
Spero vi possa piacere <3

Non è fantastico, ma ci si accontenta, non è troppo male

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Non è fantastico, ma ci si accontenta, non è troppo male.
A parte questo, buona lettura.







Mentre avanzavano per il sentiero, sentirono Alfred gioire dalla sfera: <E ancora una volta l'eroe ha sconfitto i villains e salvato la ragazza in pericolo!>

<Ma che stai dicendo?!> intervenne Arthur <L'unica cosa giusta che hai detto è che erano nemici! E neanche li abbiamo totalmente sconfitti, sono stati portati via da chiunque li ha portati qua.>

Sofia ingrandì il globo in un grande schermo per permettere a tutti di vedere mentre camminavano.
<Che è successo?> domandò.

<Franco ha risolto la situazione utilizzando i suoi poteri.> riassunse succinta Angela <E dobbiamo decisamente allenarlo, una volta finito tutto ciò.>

L'emiliana la guardò confusa e quindi Rita spiegò un po' più approfonditamente ciò successo.

<E, se posso dire la mia, mi stupisce che una sua magia "istintiva", per così dire, abbia una tale potenza distruttiva, tenendo conto che ha un'anima di gentilezza.> notò Arthur alla fine.
<Che intendi?> chiese Franco.

<Non conoscete le teorie riguardo il colore di un'anima e le sue implicazioni?> domandò il britannico, un po' stupito.
<Sì. Esistono 7 colori fondamentali di anime. Per una buona fetta della popolazione, sono due colori che coesistono con uno dominante, per l'altra parte si possiede un'anima 'pura', nel senso che si rifa ad un solo colore e, quindi, un solo tratto.> illustrò Sofia.

<E a che serve sapere di che colore si ha l'anima?> domandò Kiku.
<Permette di sfruttare al meglio le proprie energie rifacendosi al proprio tratto fondamentale. E consente di non farsi corrompere dalla magia stessa, perché è un qualcosa di senziente che ti conduce su un cammino pericoloso sfruttando il tuo più grande vizio.> iniziò Arthur.

<Ma davvero? È intelligente la magia?!> chiese Alfred.
<A quanto pare sì. Beh, c'è un motivo se non fa per te.> ridacchiò Ivan.

Prima che partisse un bisticcio, il britannico proseguì: <Ma se sai la tua più grande virtù, sai anche quale è la tua rovina e puoi evitare di essere ingannato. Inoltre, le anime possono essere più o meno affini. Per esempio, l'anima di gentilezza, dal colore verde, è quella che più facilmente si adatta alle altre anime, indipendentemente dal colore.>

<È quindi buono avere un'anima verde?> inquisì il molisano.
Arthur scrollò le spalle e commentò: <Tale e quale ad avere un'anima di un altro colore. Perché più facilmente puoi ricevere potere, ma più facilmente te lo possono sottrarre anche senza il tuo consenso. Io, per esempio, ho un'anima turchese, che simboleggia la pazienza->

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