Capitolo 124. I piani malvagi potevano aspettare almeno una scopata (o due)

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N/A: il titolo suggerisce elementi sessuali che sì, ci sono, ma niente di esagerato.
Tutte menzioni/allusioni, più che veri atti. Giusto alla fine fine.

Buona lettura!



<Gli altri non l'hanno neanche assaggiato, non mi sembra cortese nei confronti degli altri. Ma sono contento che ti sia piaciuto.> rispose Roberto, non sapendo neanche se guardare verso le due Italie in cerca di supporto.

Onestamente, la questione di Anna con un territorio francese non gli andava giù per il semplice fatto che Francis ci si sarebbe acchiappato per provocare Lovino (Feliciano era abbastanza diplomatico da dare corda, insieme portandola al suo mulino) e, se era abbastanza sfortunato, lui stesso.

Matthew, invece, ammonì il fratello: <Non abbiamo neanche l'insulina, prima di portartela a 300 pensaci un attimo!>
Alfred s'imbronció mentre Ivan replicò: <Oh, Matthew, perché devi fare da voce della ragione per quell'idiota lì?>

<Parla il Mr. Perfettino!> ritorse Alfred, che non era riuscito a pensare ad un insulto più tagliente.
Intanto Anna ne aveva approfittato per riacciuffare il proprio telefono e scappare via. Fortuitamente, fu aiutata dalla domanda pungente di Giorgio: <È il meglio che sai fare?>

<Giorgio-> lo ammonì Feliciano, mentre Lovino si girò scioccato verso la fuggente romagnola. E poi Carlo rimbrottava Giuseppe per la sua mano lesta! Aveva idea di che ladra aveva appena sotto il suo naso (o confini)?!

<Me ne vado, me ne vado!> e si girò, per però ritrovarsi vicino Mario. Lo indicò e ammonì: <Tu. Vai a prendere l'alcool o no?!>
<Ehhh, ora vado, ora vado! Cosa volevi, la grappa?>
<E ovvio! Mi accontenterò di quella finta, se non ne trovi di meglio.>
<E Giovanna?>
<Cazzo ne so, chiedi a lei! Probabilmente limoncello!>

<Che dovete fare con l'alcool?> indagò Lovino.
<Chiedilo a Giovanna e vedi se ti risponde.> e giusto perché poteva, il veneto si smaterializzò per ricomparire già dentro casa.

<Io vorrei una fetta di dolce.> chiese Feliciano, per ritornare su argomenti frivoli e che non coinvolgessero le loro regioni (le adorava ed erano tutte assolutamente speciali, anche quelle di Lovino, ovvio!, ma perché dovevano essere così loro ed attirare l'attenzione delle altre nazioni, per un motivo o l'altro!).

Ma Matthew aveva altri piani: <Ehi, se devi andare a fare la spesa, ti spiacerebbe prima portare me e Alfred a prendere l'insulina che abbiamo lasciato in quella sala riunioni?> e per buona misura indicò il laziale.

<Quale sala?> fece quest'ultimo e Feliciano (sconsolato di continuare a fallire nel suo semplicissimo piano!) rispose: <Quella che usate voi quando volete fare i finti seri e non usare il giardino o salotto.>

<Allora ho una controproposta!> dichiarò il laziale <Vi ci porto subitissimo, ma avrei bisogno di avervi con me a fare la spesa. Due braccia in più non mi guastano. Posso anche prendervi qualcosa al McDonald's lì vicino se->
<Accettato!> strillò Alfred, saltando in piedi, spaventando il povero Roberto lì accanto.

<Ti svenerai, sappilo.> avvisò Arthur <È un pozzo senza fondo.>
<Io ho detto qualcosa, mica un pranzo.> notò Mario, che fece gesto ai due nordamericani di seguirlo, aggiungendo: <Dai, che andiamo in auto.>

Alfred, con la promessa di cibo, fu lesto e, una volta vicino all'erede di Romulus, quest'ultimo commentò: <Non sei un palo della luce ma hai due braccia! Proprio rubate all'agricoltura!>

Alfred si fermò e si girò verso gli italiani, fissandoli confusi. Feliciano salvò Mario (e tutti loro) in corner con: <Ha solo ripetuto che sei forte con un detto italiano.>

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