Sequel di Dark plume- La comunicante.
Se non avete letto il primo libro vi consiglio di farlo perché già dalla descrizione ci sono spoiler sul finale!
Dopo la morte di Bianca, Michele è stato sottoposto a un lun...
#Save the penguins and the chocolate from woman with cooking pan
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Raffaele
Michele mi guardava in attesa. Non sapevo cosa rispondere, la sua era una semplice domanda, ma potevo farglielo sapere? Fino a che punto doveva rimanere all'oscuro dei fatti?
-Allora? Lucifero ha attaccato ancora?
Chiese di nuovo.
-No. Non ha attaccato.
Replicai, cercando di sorridergli per non fargli sospettare qualcosa.
La porta che univa la chiesa alla sagrestia si spalancò e una piccola figura entrò, fermandosi subito dopo perplessa.
-Core?
Chiese sbalordito. Spostava lo sguardo da me alla piccola biondina, che vedendolo si era pietrificata sotto la soglia.
-Come è possibile?
Michele mi ridestò dallo stato catatonico in cui ero caduto subito dopo aver capito che mentirgli sarebbe stato molto più complicato di quanto Gabriele potesse pensare.
-Siamo riusciti a liberarla.
Confessai.
-Ma i particolari ti verranno riferiti dal padre, vuole incontrarti.
Dissi. In fin dei conti non dovevo sbrogliare io quella matassa. Non sapevo nemmeno quale sarebbe stata la versione che gli avrebbero dato per vera.
-Capisco. Riguardaa la mia penitenza.
Affermò guardando il pavimento. Subito dopo però sollevò lo sguardo verso la mia compagna e le sorrise.
-Sono felice che tu sia di nuovo tra noi, Core. Abbiamo cercato per secoli un modo per liberarti.
Lei ricambiò il suo sorriso; era un po' impacciata per la situazione, ma si avvicinò a noi, anche se titubante. Io le porsi la mano per incoraggiarla a raggiungerci.
-Michele, sono felice di rivedervi e soprattutto vi devo dei ringraziamenti. Sono molto grata a tutti voi per la mia libertà.
-Core, non c'è bisogno che tu sia così formale con me. Sei la compagna di Raffaele e lui è uno dei fratelli a cui sono più sinceramente legato. Sei una mia sorella, mi piacerebbe che tu non ti sentissi così a disagio in mia presenza.
Affermò distendendo le labbra.
-Sì, cercherò di farlo.
Replicò, nascondendo il volto sotto la mia spalla. Era sempre stata timida di fronte ai miei fratelli angeli. Era una dea, abituata ai suoi simili e tutti loro erano molto rispettosi con i superiori e quindi con noi angeli, o almeno con quelli di loro fedeli ancora al regno dei cieli.
