Verità

1.4K 105 36
                                    

Non mi aspettavo di ritrovarmi in una situazione simile

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Non mi aspettavo di ritrovarmi in una situazione simile. Quello che riuscivo a vedere quando ero incosciente erano solo stralci di realtà. Piccoli frammenti rubati alla vita di qualcun altro. Immaginavo che anche per Ezechiele fosse lo stesso. Era come se quando le emozioni provate fossero troppo forti, una crepa si aprisse in quel muro buio e mi permettesse di vedere cosa stesse accadendo. Era un po' come spiare nella vita altrui ma in quel momento... in quel momento non ero dall'altra parte e in tutta onestà forse avrei voluto esserlo.

Le sue spalle nude si alzavano e abbassavano velocemente. La mano poggiata sul tronco aveva creato un solco sul fusto della quercia. I ricci dello stesso colore dello zafferano appena raccolto gli solleticavano la base del collo mentre con la testa bassa fissava chissà cosa sul terreno. L'odore dolce delle more si mischiava a quello selvatico dell'erba bagnata. Potevo vedere le gocce di rugiada mattutina scivolargli sui piedi nudi e inumidirgli i jeans sulle caviglie, mentre restavamo in silenzio a sentire il rumore cadenzato del fiume mischiarsi ai suoi respiri.

-Avevo detto a Raffaele di voler restare da solo. - disse.

La sua voce era bassa quasi stanca.

-Dovresti saperlo che non ti ascolta. - replicai cercando di smorzare la tensione.

Sapevo che era successo qualcosa ma l'angelo guaritore e Susi non avevano avuto il tempo di spiegarmelo. Avevano portato Dakota in un posto sicuro e me qui da lui. Perché era nelle Fragas Eume?

-In realtà non so come sia diventato così. Un tempo eseguiva ogni mio ordine senza fiatare. Magari però potresti spiegarmelo tu, umana. - replicò tagliente.

-Michele... - Provai a toccarlo ma si scanso'.

-Non farlo. - ordinò.  - Non toccarmi.

Cosa era accaduto? Perché all'improvviso sembrava detestarmi?Non si era nemmeno voltato a guardarmi.

-Spiegami cosa è successo. - lo implorai.

-È quasi ironico che tu lo chieda - si tirò il ciuffo di capelli dietro la fronte - lo chiedo anche io da mesi ma nessuno è intenzionato a rispondermi. E ora so il perché.

Il vento si era alzato e alcuni schizzi d'acqua della piccola sorgente ci venivano addosso, bagnandoci un po'.

- Per quanto io odi mio fratello, devo ammettere che è l'unico che a modo suo mi ha detto la verità.

  - Cosa ti ha detto?  

Odiavo i suoi maledetti silenzi. In passato avevano creato un muro fra noi e ora sembravamo essere tornati indietro. Non potevo permetterlo. Non dopo quello che c'era stato fra noi.

-Non dovresti credergli, lo sai meglio di chiunque altro. - sussurrai quasi.

Lo sentii ridere. Un sorriso bugiardo che aveva il sapore amaro del risentimento. Anche se non potevo guardarlo in faccia, sentivo dal suo tono di voce che qualcosa tra noi si era rotto, anche se non sapevo il perché.

Dark plume "Gli angeli gemelli"Where stories live. Discover now