SOTTO SCACCO

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Rigirai la croce sciolta fra le dita, facendola volteggiare come una trottola sul tavolo scorticato. Non riusciva a fare più di due giri senza cadere e schiacciarsi sul legno rotto e gonfio di umidità. Sollevai di nuovo lo sguardo su di loro dopo il lungo periodo di silenzio intercorso fra quello che avevo detto io su di loro e le parole poco gentili che mi aveva rivolto l'anemone orientale.

-Dillo di nuovo. - disse alla fine, provocandomi l'irrefrenabile sbuffata scocciata che trattenevo da tempo.

-Okay, ma sarà l'ultima volta. - annunciai stringendo nel pugno ciò che restava di una croce benedetta. Poi li poggiai sul tavolo e mi rimisi dritta. Il fatto di essere più alta di lei di due spanne mi aveva sempre provocato una certa soddisfazione e, senza volerlo, ogni volta sollevavo persino il mento per sembrarlo di più. - Io, l'umana della profezia, so come sconfiggere Michele, o meglio, togliere di mezzo Lilith. Se riusciremo a intrappolare quella piccola e perfida pustola, sono sicura che troveremo il modo di far tornare Michele un serafino e ristabilire l'equilibrio. La prima mossa sarà trovare Ezechiele, lei ci aiuterà senza alcun dubbio ad intrappolare Lilith, io la conosco bene. Sono sicura che lei sia sua prigioniera in qualche modo e se la liberassimo, noi ce la faremmo. Ne sono sicura.

Perfino gli angeli e la dea mi guardavano in modo strano.

-E quale sarebbe il corretto equilibrio, umana? - domandò ancora. Aveva un'aria stanca, come se volesse tanto riposarsi e stesse perdendo tempo.

-E' Lucifero che deve regnare negli Inferi, mentre Michele combatterà i suoi tirapiedi con Mi-Ka-El! Ezechiele è la compagna di Lucifero e lo ama, mentre tu, Ania, Ramon e Devr... - ebbi un momento di esitazione prima di pronunciare il suo nome. Devril era morto. Lo era nel mio tempo. Dakota però mi tolse dall'imbarazzo scoppiando a ridere e insieme a  lei tutti i suoi. Appoggiò il braccio sullo schienale della sedia e si sporse verso gli altri demoni dietro di lei.

-Credo che non ci sia bisogno di ucciderla, è pazza fino al midollo, più che una minaccia per noi, è una minaccia per se stessa e credo che assorbirne l'energia potrebbe farci male. -Si alzò senza nemmeno guardarmi, sotto lo sguardo muto e attonito dei due angeli e la dea. La cosa che però mi fece infuriare, fu che persino loro sembravano guardarmi con pietà.

-Aspetta! - mi alzai di scatto e la sedia metallica dietro di me cadde a terra, con le gambe verso l'alto. - Voi nel tempo da cui vengo io, voi vivete negli Inferi, siete tra gli anemoni più invidiati e non vi nascondete in metropolitane inutilizzate.

-E fogne. - disse.

-Cosa? - chiesi non capendo cosa c'entrassero in quel momento le fogne.

-Molti di noi si nascondono anche nelle fogne. - sbuffò voltandosi. Mi guardò come se mi odiasse. Come se fosse colpa mia. - Molti dei miei fratelli, rei solo di avere genitori già anemoni e non essere nati con un bel filo rosso attaccato a fiocco sul mignolo, vivono nelle fogne. Hanno fame e non parlo della stessa tua fame. Noi abbiamo fame di potere, di vendetta, di riscatto e io invece di essere al loro fianco per cercare un modo per entrare nel covo di Michele, sono qui ad ascoltare le assurde farneticazioni di un umana folle! - ringhiò nello stesso istante in cui sbatté entrambi i pugni sul tavolo che avevamo di fronte, facendomi sobbalzare. Guardai le sue mani, affondavano nel legno. Li ritrasse subito dopo, lasciandomi vedere dei buchi circolari quasi perfetti nella superficie quasi nera di muffa. Doveva essere stata la biglietteria quel posto. C'erano i vetri che correvano lungo tutto il lato invece delle pareti, e la stanza in cui eravamo si affacciava sulla sala d'aspetto, dove normalmente i viaggiatori potevano controllare l'orario in cui la loro metro sarebbe arrivata. L'orologio appeso al muro segnava ancora le cinque e trentotto. Mi chiesi chissà da quanto tempo era quell'ora in quel posto. Sembrava tutto fermo da secoli. Persino l'aria era immobile. Una staticità che per qualcuno poteva risultare persino rilassante.

Dark plume "Gli angeli gemelli"Where stories live. Discover now