L'anima in cambio del cuore

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-Perché sei vestita come ieri? - gli occhi di Dakota mi scrutavano sospettosi

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-Perché sei vestita come ieri? - gli occhi di Dakota mi scrutavano sospettosi. Vagavano veloci sul mio corpo in cerca di un indizio. 

-Credi di trovarmi un capello sospetto addosso? - replicai ironica, continuando ad aggiustare le lenzuola spiegazzate del letto.

Eravamo rimasti lì, nel deserto, tutta la notte, io e Michele, come una coppia qualunque, come dei semplici ragazzi. Era stato strano eppure così naturale. Non avevamo fatto nulla di più di scambiarci qualche bacio ma era un enorme passo considerando che si trattava di noi.

-Non mi hai ancora risposto- mi strappò il cuscino di mano proprio nell'istante in cui lo avevo avvicinato al viso per sentire se ci fosse rimasto il suo profumo sopra. Mi sarebbe piaciuto addormentarmici la sera stessa.

- Mi tieni chiusa qui come una prigioniera, ora devi dicidere anche cosa devo mettermi? - replicai svogliata, sperando che decidesse di lasciarmi in pace.

- E ti comporti in modo strano.- continuò.

Aveva gli occhi a mandarla ridotti a due fessure ed erano a un palmo dai miei. Era evidente che gli anemoni avessero una sorta di sesto senso, perché era la mia interpretazione migliore eppure la femmina che avevo di fronte non accennava a mollare.

-Demone, hai tranciato tutti i miei vestiti, cos'altro dovrei indossare?

Mi fissò ancora per un secondo ma poi mi ridiede il cuscino sbattendomelo sul petto. Ce l'avevo fatta. Avevo ingannato la stronza.

Abbracciai il cuscino poggiandoci poi una guancia sopra. Sì, potevo sentirci ancora il suo profumo, ci eravamo sdraiati solo per pochi minuti prima che lui mi portasse via eppure il suo odore era inconfondibile per i miei sensi. Mi chiesi come facesse quel demone a non sentirlo, era così forte.

Era stato così forte per tutta la notte. Avevo sperato che durasse per sempre ma la vita reale ci era ripiombata addosso con l'alba.

Correre sotto la pioggia che ci aveva sorpresi all'improvviso nel deserto ci aveva scrollato il sale di dosso, ma ero rientrata nella mia camera pochi minuti prima che l'anemone femmina irrompesse e indossavo ancora i vestiti con cui ero tornata da lavoro il giorno prima. Erano gli unici che avevo avuto a portata di mano prima che Michele mi rapisse e fortunatamente si erano asciugati velocemente visto il clima atipico a cui ci sottoponeva Core con la sua presenza.

-Ah, Dakota, andrò a comprarne degli altri oggi.

L'anemone si fermò sotto la porta e tornò a guardarmi.

-Va bene, ma ti concederò solo un'ora. Non ti aspetterò fuori dal camerino per più di dieci minuti e non mi importa se hai i fianchi larghi o il sedere troppo grosso, prenderai quello che avrai fra le mani quando l'ultimo minuto dell'ora sarà terminato. Sono stata chiara?

Portò le braccia sui fianchi snelli e aspettò con impazienza una mia risposta.

-Ma certo, Dakota - si accigliò scettica per la mia arrendevolezza. - non ti farò aspettare.

Dark plume "Gli angeli gemelli"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora