La vigilia della fine

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Nonostante sapessi che quello che avevo di fronte fosse una creatura pura, incapace di mentire e un mio fidato alleato da secoli, non riuscivo a crederci.

-Non può essere... - farfugliai.

Le querce sopra le nostre teste ondeggiarono, oscurandogli appena il viso e gli occhi cristallini. Lo scricchiolio delle foglie sopra di noi ci avvertì che il vento si stava alzando. Nonostante fossimo oramai alle porte dell'estate, l'aria sembrava densa e carica di umidità.

-So che è difficile da accettare, ma è così.

Lanciai uno sguardo verso Luce incrociando il suo viso spigoloso e grave e poi tornai su Raffaele. Gli anemoni si tenevano a distanza, eravamo ai confini dell'Inferno, uno dei confini dell'Inferno. Ania e Ramon erano ai lati del primo anemone come due guardie del corpo pronte ad immolarsi per il proprio sovrano se un nemico si fosse manifestato all'improvviso. In fondo per loro gli angeli lo erano e conferire con i nemici era sempre rischioso. Eravamo usciti dall'Inferno senza troppe difficoltà. I tre si erano occupati dei demoni che avevamo incontrato lungo le gallerie senza intoppi e questo li rendeva ancora più cauti. Non trovare pericoli lungo il cammino era esso stesso il pericolo o almeno era quello che aveva detto Ania mentre varcavamo la porta verso l'esterno. Avevo avuto modo di notare che essere pessimisti era nella loro natura e non mi ero lasciata scoraggiare, in fondo avevo ancora un Dio da pregare.

Nonostante sapessi che Core e Raffaele non sarebbero mai stati una minaccia per noi, vederli apparire nel bosco di rovi senza un preavviso li aveva allarmati. In ogni caso, la notizia che erano venuti a comunicarci era di vitale importanza e poi io ero felice di vederli. Ero legata a Lucifero, ma loro restavano la mia famiglia.

-Ezechiele, sappiamo che tu e Bianca avete un modo tutto vostro per comunicare - Core si strinse al braccio dell'angelo - e crediamo che sia più saggio dirlo a te, mentre lei non è cosciente.

Le parole di Raffaele continuavano a vorticarmi nella testa.

-Sono loro.

-Sì, Ezechiele, - affermò di nuovo l'angelo.

Il grande disegno è oscuro ma ha sempre una strada da percorrere e, per quanto possa sembrare contorta e pericolosa, trova sempre il modo per raggiungerne la fine.

-La profezia dice che il Messia arriverà quando l'avvento del puro male sarà imminente. - la voce dell'angelo era bassa, il suo tono preoccupato era plausibile, Bianca non l'avrebbe presa bene. -Lo spirito del supremo si incarnerà nel mortale che avrà sacrificato se stesso per la carne della sua carne...

Loro si sono sacrificati per la carne della loro carne...

- Gli darà un nuovo corpo in cui vivere, purificato dai peccati terreni e rinascerà tra la sua gente per adempire al compito di protettore dell'intero creato. Capisci?

Un nuovo corpo in cui vivere... rinascerà... puro, un neonato, un essere senza peccato...

Raffaele mi si avvicinò di un passo.

-Non sappiamo chi dei due lo sia però...

Il suo volto abbronzato si scurì.

-Del resto, la stessa profezia ci parla anche dell'Anticristo.

Presi una profonda boccata d'aria prima che lui continuasse. Sapevo cosa avrebbe detto, conoscevo anche io quella profezia. Ogni tassello si incastrava, ma, in ogni caso, sapere chi fosse il nuovo salvatore non rendeva il mio compito meno arduo. Avrei dovuto dirlo a Bianca in un modo o nell'altro e non l'avrebbe presa bene. Chi lo avrebbe fatto?

-Ci dice che nascerà da madre oscura, che morirà e risorgerà come il Messia e che come lui non saprà di avere un destino tanto crudele quanto temuto, fino a quando quel destino non gli si paleserà di fronte, diventando presente.

Dark plume "Gli angeli gemelli"Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt