Lei è una strega

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Ciao ragazzi, per chi di voi legge anche romanzi d'amore e non solo paranormalromance o fantasy con storie romantiche al loro interno, vi consiglio la mia seconda storia. E' un romanzo rosa a cui tengo molto, è la prima storia che ho scritto ed è il motivo per cui mi sono iscritta su wattpad più di un anno fa. Si chiama "Se respiro troppo mi accorgo di essere vivo", la sto in parte modificando, ma in fondo i protagonisti sono sempre gli stessi. Se ne avete voglia, passate a dargli un'occhiata e se non vi piace potete anche dirmi che vi fa schifo XD. Tornando a noi, ecco un nuovo capitolo di Dark plume "Gli angeli gemelli" e buona lettura :).

 Tornando a noi, ecco un nuovo capitolo di Dark plume "Gli angeli gemelli" e buona lettura :)

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Michele-

Suoni acuti volteggiavano nell'aria, mischiandosi all'odore pungente del pesce, accarezzando i vestiti appesi per strada su bancarelle di fortuna, dove voci baritone rincorrevano ipotetici clienti svogliati.

La gente mi strisciava addosso, indaffarata nelle proprie faccende e intenta a rincorrere il tempo che non sarebbero mai riusciti a recuperare. Donne rigiravano vestiti tra le mani, scrutandone ogni cucitura, mentre i bambini attaccati alle loro gonne, tiravano il lembo di stoffa, provando a dargli fretta.

Il mercato era un posto particolare.

Era la cinquantesima città che scandagliavo e avevo notato molte cose strane.

Nelle città più grandi c'era allarmismo e paura, inoltre gli uomini si comportavano in modo diverso e in alcuni, avevo notato un particolare, che mi ricordava qualcosa, ma non avevo idea di cosa. Molti avevano un tatuaggio dietro la nuca,sembrava quasi un volatile, una fenice o forse... un cigno. Normalmente non mi sarei sorpreso. Molti di loro usavano macchiarsi la pelle, ma non tutti con lo stesso simbolo.

Quel segno significava qualcosa e avevo deciso di seguire alcuni di loro e capire se avessero un comportamento anomalo.

Quello che avevo scoperto era che tutti loro avevano commesso un grave crimine nei confronti dei loro simili nel giro di ventiquattro ore. La maggior parte si era macchiato di uno dei peccati maggiori giudicato più duramente dai miei fratelli, l'omicidio.

Il mondo sembrava impazzito.

Eppure in questo piccolo angolo, la vita pareva uguale a sempre. Nessun segno, nessun allarmismo, solo una giornata soleggiata nel centro di Roma.

-Michele.

Una mano si poggiò sulla mia spalla e io mi voltai a guardarne il proprietario.

-Akibeel.

L'angelo vigilante mi aveva trovato tra i numerosi corpi che affollavano la piazza.

-Vi ho raggiunto, finalmente.

Inchinò appena la testa per non farsi notare dagli uomini e poi ritornò dritto.

-Mi cercavi? -chiesi.

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