Il passato che ritorna

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E' vero, avevo detto che avremmo letto solo dal punto di vista di Bianca, ma in effetti questo capitolo potevo scriverlo solo col punto di vista di Ezechiele e non potevo farne proprio a meno! Buona lettura :)

E' vero, avevo detto che avremmo letto solo dal punto di vista di Bianca, ma in effetti questo capitolo potevo scriverlo solo col punto di vista di Ezechiele e non potevo farne proprio a meno! Buona lettura :)

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Ezechiele-

Il cielo terso sopra la mia testa era quasi un affronto. Così pulito, lucido, nemmeno una nuvola a offuscarne la nitidezza. Se solo fosse stato torbido o almeno un po' opaco, forse non lo avrei odiato così tanto. Quella quiete era insopportabile. Ero in ginocchio vicino ai due gemelli, li fissavo sperando che qualcosa accadesse, che uno dei due si risvegliasse, ma non succedeva nulla.

La porta era chiusa da quando avevo provato a varcarla. Avevo cercato di afferrare un ramo per farne una leva, ma la mia nuova condizione me lo impediva, non potevo toccare nulla e per quanto volessi essere ottimista, temevo di aver incastrato per sempre Bianca in un'era che non era la sua. Lei era indifesa in una terra straniera che non la riconosceva. Il mondo intero, il filo temporale degli eventi avrebbe potuto prendere una piega che nessuno di noi aveva considerato ed io ero lì, inerme e senza un piano che potesse considerarsi logico o attuabile.

-Non essere così crucciata. - una piccola risata seguì le parole squillanti che sentii.

Mi sollevai dal terreno, in guardia, prima che le porte si schiudessero di nuovo e la lasciassero uscire. Avrei riconosciuto la sua voce tra mille. Lilith si teneva gli angoli del vestito sollevati, mentre varcava lentamente la soglia del portale.Saltò dalla mia parte della porta, lasciò andare la stoffa purpurea del vestito e puntò i suoi occhi vermigli su di me.

-Dov'è Bianca? - ringhiai in guardia. Aveva i boccoli neri a dondolargli sulle spalle, nonostante si muovesse con una pacatezza snervante e una placida tranquillità stampata sul viso.

-Non è un'informazione utile per te, fidati. - disse.

Avanzò nella mia direzione a passi lenti ma decisi. Non mi temeva e nemmeno io. Non arretrai, aspettai che mi fosse vicina e che si allontanasse dai due gemelli, ma non lo fece. Restò vicino a Luce e Michele, così da non permettermi di attaccarla. In verità non sapevo nemmeno se ne ero ancora capace.

-Non pensare di poter usare il tuo scudo di luce contro di me, mia cara, - si volse verso Lucifero e gli sfiorò una guancia - non sarebbe sufficiente comunque.

Era stata via solo pochi minuti, di sicuro nemmeno un'ora ed era tornata da sola.

-Padre, non temere, non ti escluderò da tutto sai... tu sei parte di questo disegno. - sorrise al suo volto atono, inespressivo come una statua di levigato marmo.

-Lilith, dov'è Bianca? - sibilai avvicinandomi lentamente.

-Ancora con questa domanda - sbuffò teatrale - fidati Ezechiele, non è davvero importante.

-Voglio saperlo! - urlai fuori di me.

Lei si voltò verso il serafino e sogghignò estasiata.

-Non è la situazione più eccitante che tu abbia mai vissuto? - mi interrogò

Dark plume "Gli angeli gemelli"Donde viven las historias. Descúbrelo ahora