NAMJOON pt.2 🔞

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Aish!! Inizio a correre verso l'altra uscita del parco e nonostante so che davvero potrei pentirmi di quello che sto facendo, appena arrivata, noto subito la BMW nera parcheggiata che mi lampeggia e come immaginavo i vetri sono oscurati.
Dannato Daddy o come ti chiami tu.
Così dopo aver preso l'ennesima scelta di merda, mi avvicino alla portiera e senza pensarci troppo entro e mi siedo al lato del passeggero.
Un fortissimo profumo di abete mi pervade le narici e sono quasi tentata di voltarmi verso di lui. Ma forse se non lo guardo in faccia, potrò usare questo per farmi lasciare andare nel caso fosse un maniaco.

-allora? Hai intenzione di fissarti le mani per sempre o hai intenzione di guardarmi?- mi chiede una voce profonda ma calda. Non sembra affatto quella di un anziano, anzi! Sembra abbastanza giovane e da ciò che riesco a captare grazie alla mia buona vista periferica, ha anche delle gambe molto ma molto toniche.
-ok ho fatto una cazzata. Meglio che me ne vada.-
Gli rispondo cercando di aprire la portiera ma lui subito posa la sua mano sulla mia coscia e una strana sensazione mi pervade tutta. La sua presa è ferma, quasi possessiva ma per nulla violenta o aggressiva.
-vuoi davvero andare via senza neppure avermi visto in faccia? Se avessi cattive intenzioni fidati ti avrei già fatto del male. Voglio solo prendere un gelato con te-
Mi chiede lui mentre avverto che con il suo corpo si sta avvicinando al mio.
Allunga un braccio oltre me e prende la cintura per poi avvolgerla intorno ai miei fianchi e assicurarsi che sia ben stretta.
-non farei mai del male a una creatura tanto bella- continua accarezzando il mio viso con il suo indice che mi procura dei brividi lungo tutta la mia spina dorsale.

Lo vedi che a farti i cazzi tuoi campavi 100 anni e invece ora ti ritrovi in macchina con uno così? Aish! Sai cosa? Ok se devo morire almeno vediamo la faccia dello stronzo che mi ucciderà. Sfigata come sono sarà pure brutto.
Così alzo lo sguardo e lui ha appena finito di sistemarsi la cintura e cazzo.
CAZZO. CAZZO. CAZZO.
C A Z Z O.
Non è possibile. Forse sono salita sulla macchina sbagliata. Non può essere.
-tu...-
Ma lui sorride senza neppure guardarmi e mette in moto la sua macchina che subito sfreccia sull'asfalto a una velocità che neppure pensavo fosse possibile.
-ma le macchine non dovrebbero andare fino a 220? Qui stiamo per prendere il volo- dico aggrappandomi alla cintura, chiudendo gli occhi appena la macchina fa un boato dovuto all'ennesima sua accelerata da sbrafone.
-cazzo smettila ti prego!-
-una-
Una che?
-una che?-
Ma lui non risponde. Ma perché fa così?
-non fare lo stronzo! Una cosa? Una che?-
-due. Ti conviene smetterla sai? Odio le parolacce- mi risponde lui voltando la sua testa leggermente verso di me. Il suo sguardo è tagliente, sexy, eppure non mi spaventa davvero come mi sarei aspettata.
È davvero carino cavolo, ma carino assai. Bello? No bellissimo. Avete presente quelli che voi li guardate e dite "solo a sognarlo uno così". Ecco lui è un tipo da sogno. Dalla lunghezza delle sue gambe immagino sia alto su un metro e ottanta. Le sue gambe e braccia sono toniche e muscolose, le spalle ben definite. Le mani hanno delle lunghe dita che avvolgono per bene il volante e le vene evidenti, sono un vero e proprio colpo basso. Senza parlare di quei suoi lineamenti. Da un lato sono morbidi, danno quasi l'idea di uno tenero, le fossette appena accennate ti fanno venire voglia di affondarci le dita, ma se poi guardi il suo naso, la sua linea mandibolare, le sue labbra, i suoi occhi. Accidenti a me e alle ovaie in delirio.

Arriviamo per fortuna in gelateria e io sono ancora viva, ma a quanto pare a scendere è solo lui chiudendomi in auto.
Torna pochi minuti dopo con due gelati al pistacchio.
-e se non mi piacesse il pistacchio?- chiedo infastidita dal fatto che abbia azzeccato alla prima botta il mio gusto preferito senza neppure che gliene avessi mai parlato.
-resteresti senza gelato.
Anche se a quanto pare sei sorpresa. Fammi indovinare, è il tuo gusto preferito?- mi chiede ridendosela sotto i baffi.
Io incrocio le braccia sbuffando e lui inizia a gongolarsi fiero mentre inizia a mangiare il gelato seguito da me.
-perché se hai vinto la scommessa hai continuato a rispondere?- mi chiede lui all'improvviso.
-che?- chiedo quasi strozzandomi con il gelato.
-hai capito.- mi dice lui avvicinandosi con la mano alle mie labbra pulendole con il pollice che subito dopo si porta alla bocca assaporandone il gusto.
-perchè..non lo so il perchè- rispondo sincera facendo spallucce.
-comunque posso finalmente sapere il tuo nome o deve rimanere un segreto di stato?- chiedo leccando ancora un po' il gelato, finché non mi accorgo del suo sguardo su di me ben diverso da prima.
-ti importa davvero tanto saperlo?- mi chiede leccandosi le labbra.
-si me lo avevi promesso- dico finendo finalmente di mangiare quel gelato enorme.
-non ti ho mai promesso nulla. Ti ho detto che se facevi la brava te lo avrei detto- mi risponde lui fiero.
-pff! Io sono brava, sono salita nella tua fottuta auto, sono stata tranquilla, ho mangiato questo stupido gelato con te. Cos'altro vuoi?- gli chiedo scocciata.
-4! Ottimo ti avevo avvisato o no che non mi piacciono le parolacce?- mi chiede irrigidendosi all'improvviso.
-inanzitutto posso capire "fottuta", ma "stupido".. e poi smettila di contare ok. Che senso ha?!- chiedo sbuffando mentre guardò fuori dal finestrino le persone che tranquille camminano sul marciapiede.
-ha senso, perché questo dimostra che non sei stata affatto una brava bambina. E che meriteresti una bella punizione sai?- mi chiede avvicinandosi a me mentre la sua mano torna a sfiorare la mia coscia scoperta dal pantaloncino di jeans.
-tu sei tutto matto. Meglio che scenda. Me ne ritorno a casa a piedi-
Ma lui mi blocca le mani dentro le sue e mi tira verso di se.
-non fare la bambina cattiva. Tu ora vieni con me a casa, dove non solo ti prenderai la punizione che ti spetta per le brutte parole che hai detto, ma mi chiederai anche scusa per avermi dato del matto quando l'unica cosa che voglio è che tu sia felice piccola, felice e sopratutto MIA- dice l'ultima parola quasi sussurrandola sulle mie labbra.

ONE SHOT ON BTS 2Where stories live. Discover now