Stuck with u pt.2

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Cammino velocemente verso il gabbiotto accanto al cancello di scuola. Di solito il guardiano è lì sempre ma è già tutto chiuso. Ci sono solo le telecamere accese. Vedo la lucetta rossa, ah no ora manco più quella! Ma che cazzo di scuola è questa?
Mi giro a destra e sinistra per cercare una parte del contorno della scuola dove magari posso scavalcare ma vista la divisa scolastica con la gonna rischio di farmi molto male, così decido che se proprio devo passare la notte qui almeno  voglio passarla sicuramente lontana dal professore. Così torno al suo ufficio per vedere se è lì ma lui non c'è più. Il suo ufficio è chiuso e anche se sbircio dentro non si vede nulla. Niente di niente.
Sara in giro sicuramente a controllare delle uscite alternative. Speriamo le trovi.

Anche se di solito mi cago letteralmente a dosso per colpa del buio, per fortuna (nella sfortuna) ,Seoul è una grande città industrializzata e le luci di case e industrie, negozi e altro che circonda mi permette comunque di vedere abbastanza bene dove metto i piedi. Decido così di provare a tornare in palestra anche se forse è il luogo dove meno dovrei andare visto che di sicuro lo incontrerò di nuovo, ma se non ricordo male li ci sono dei materassini per quando facciamo atletica su cui potrei dormire.
Così arrivata in palestra, provi inutilmente a accendere le luci ma niente. E solo ora realizzo che qui ovviamente è più scuro di fuori e con riluttanza mi faccio forza a entrare. Per qualche secondo i miei occhi fanno fatica poi si abituano e distinguo in linea generale almeno i tratti generali degli oggetti. So inoltre che i materassini sono nell stanzetta accanto allo spogliatoio maschile perché lo ho sistemati io prima.
Così arrivata lì, ne prendo uno grande e con un po' di fatica lo tiro fuori e lo butto a terra. Il tonfo più l'eco mi fa venire i brividi e sento uno strano rumore, come se ci fosse qualcun altro li con me. Ma dopo aver dato una veloce occhiava generale alla pista, mi metto l'anima in pace e mi stendo sul lettino.

Per fortuna è maggio e fa caldino o avrei dovuto cercare qualcosa per coprirmi. Sto poi per prendere sonno quando un rumore attira la mia attenzione. Sembra acqua che scorre, ma a parte le docce qui non c'è altra fonte ed è impossibile che qualcuno sia dentro a farsi le docce. O forse no? Oddio i ladri! E se escono e mi trovano qui? Se mi fanno qualcosa? O no no.
Forse è uno solo, o due. Così mi alzo per andare a controllare e sento provenire il rumore di acqua aperta dallo spogliatoio maschile. Dal suono sembra esserne aperta una sola, così al volo cerco qualcosa con cui potermi difendere ma l'unica cosa "pericolosa" che trovo è un libro di scienze motorie lasciato lì forse da secoli.
Lo afferrò ed effettivamente con le sue 400 pagine è bello pesantuccio. Non lo ferirà tanto ma lo tramortirà, giusto il tempo di scappare e trovare un posto più sicuro dove nascondermi.
Così con il libro in mano e il passo più felpato di un ghepardo entro nel bagno e riconosco da subito la doccia incriminata.
Ok Y/n forza e coraggio, appena esce, un colpo secco, BAM!

Così mi sistemo giusto difronte la porta della doccia e appena l'acqua smette di scorrere e la porticina si apre, tiro, senza pensarci due volte, il libro in testa all'ombra.
-ah aia cazzo!-
Due mani afferrano subito i miei due polsi, facendomi cadere da esse il libro e appena quella voce raggiunge per bene il mio cervello la riconosco e in questo momento esatto penso che avrei fatto meglio a farmi i cazzi miei.
-Y/n sei tu?-
La sua stretta è decisa e noto come i suoi occhi finalmente dopo aver messo a fuoco mi riconoscono.
-Y/n! Ma che diavolo fai? Mi hai colpito! E poi sei entrata nello spogliatoio maschile?!- mi rimprovera furioso.
Io realizzo ovviamente  la pessima figura fatta scordandomi del tutto della nudità che per fortuna non riesco a vedere del mio professore.

ONE SHOT ON BTS 2Where stories live. Discover now