ACCIDIA-JUNGKOOK

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Questa ragazzina mi ha davvero stufato. La farò cadere nel mio tranello, fare peccato così finirà questa storia. Non mi va di sentire ancora i miei fratelli lamentarsi di lei.

Sceso sulla terra la trovo sul suo letto a piangere, piagnucola credo per quel cagnolino. E anche se ammetto non mi piace affatto che qualcuno muoia prima del tempo previsto beh, in questo caso tutto mi sembra perfettamente servito su un piatto d'argento. Non posso fallire.

Penso e ripenso al mio piano e sono sempre più convinto che farla diventare una persona accidiosa non sia poi così tanto difficile. Voglio dire non ha nessuno, le è morto il cane, a quanto pare sembra una ragazzina trasparente al mondo, come se nessuno la vedesse. Farla cadere in depressione e farla diventare apatica è indifferente non sarà poi così difficile.

La osservo ancora un po' e dopo averla vista uscire fuori di casa metto in atto il mio piano.
Faccio in modo di farle passare davanti quante più famiglie unite possibile e bambini con cani o cuccioli di essi.
Lei ogni tanto si sofferma a guardare e sorride. Persino quanto una bambina si scontra con lei mentre correva per giocare con il suo cagnolino, lei non si arrabbia, anzi aiuta la bambina a alzarsi e a tenere per bene il guinzaglio nella sua manina.
-che bel cagnolino. Come si chiama?- chiede la ragazzina.
-Grace. Ha 3 mesi- risponde la bambina facendo il segno con la manina.
-wow è davvero tanto carino. Come te- le risponde poi Y/n pizzicandole dolcemente la guancia.
-grazie unnie- afferma la bambina.
-prego, stai attenta attraversando la strada ok?-
La bambina le sorride e annuendo tutta contenta corre verso i suoi genitori dall'altra parte della strada.

Cerco di capire dalla sua espressione se stia soffrendo e credo che sia davvero molto triste. Si è seduta su una panchina al parco e i suoi occhi piangono una valle di lacrime. Noi angeli non piangiamo mai. Le lacrime sono da umani. Non capisco perché piangano. Voglio dire ok stai soffrendo e quindi?  Perché piangere? Mica risolve le cose?
Ma ora è il momento giusto per attuare il mio piano. Se resta indifferente allora avrò vinto. Nessuno mentre soffre pensa agli altri. Nessuno mentre è triste pensa al dolore altrui. Gli uomini sono tutti egoisti e lei non sarà da meno.

Faccio partire una rissa tra bulletti e appena le urla del malcapitato si fanno più forti noto con stupore che invece lei subito si mette sull'attenti e cerca di capire. Provo in qualche modo a impedirle di agire ma lei si asciuga le lacrime sul viso e inizia a correre in ogni direzione pur di cercare l'origine di quelle urla. Appena trova il gruppetto di ragazzini, subito spinge via il bulletto ma per fortuna per me non sembra funzionare.
-fermi vi prego! Cosa sta succedendo qui?- chiede preoccupata.
-non sono affari tuoi!- la spinge uno dei ragazzi facendola cadere a terra.
-e invece lo sono. Piccolo va tutto ok?- chiede al ragazzino a terra accanto a lei.
-s..si..-
Ma un'altro ragazzo ricomincia a picchiarlo e se in un primo momento noto in lei tanta paura e indecisione, convinto di stare già per vincere? dopo si rialza e cerca di spingere via tutti dal ragazzino ma nulla.
-senti ragazzina se non te ne vai, da oggi inizierò a picchiare anche le femmine. Che ne dici, mh?!- le intima uno dei bulletti.
Lei fa un passo indietro. So che vincerò. Lo so.
-non..non fatelo. Dovreste smetterla..- risponde lei cercando di raggiungere il ragazzino.
-ok l'hai voluto tu- e iniziano a spingerla l'uno tra le mani dell'altro come fosse una pallina da tennis per poi buttarla a terra e cominciare a tirarle forti calci ovunque. Lei cerca di coprirsi le testa quanto può e chiede aiuto, ma il ragazzino accanto a lei non fa altro che approfittarsi della situazione e scappare.

Ero certo che sarebbe andata via. Non che si sarebbe messa in pericolo da sola. È così stupida! E io non posso fare niente ora per fermare tutto questo. Così come se il peccato con cui voglio tentare gli uomini stesse per primo schiacciando me, mi volto di spalle e senza pensarci troppo torno su dai miei fratelli.
Occhio non vede...

-Jungkook!- mi richiama Jin.
-lo so, mi sono fatto prendere la mano. Ma pensavo che sarebbe andata via! Voglio dire quei ragazzi erano il doppio di lei. Chiunque sarebbe scappato via, chiunque avrebbe fatto finta di niente- mi giustifico cercando di scacciare dalla mia testa la voce sempre più flebile della ragazzina che chiede aiuto.
-noi dovevamo solo tentarla non metterla in pericolo!- afferma Jimin camminando freneticamente avanti e dietro.
-da quale pulpito viene la predica mh? Tu la stavi per..-
-ora basta!! Smettetela di litigare. Come vada a finire la vita della ragazzina a noi non interessa chiaro? Noi dobbiamo solo pensare al nostro lavoro e basta! Piuttosto. Mi auguro per te che non sia morta, perché se lo è, mi hai privato del mio turno di gioco e sai quanto odio perdere queste opportunità- mi minaccia Namjoon.
-non avevamo detto di non litigare? Ora pensiamo a altro- dice Hobi cercando di separare da me mio fratello Namjoon.

ONE SHOT ON BTS 2Where stories live. Discover now