SERVO D'AMORE pt.2

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Cazzo. Ora cosa faccio?
Resto immobile dove sono finché sento due mani posarsi sui miei fianchi e un naso sfiorarmi il collo.
-perché sei scappato dopo il bacio?-
Bella domanda principe. Perché sono scappato via? Sono un cretino! E se ora è arrabbiato e mi punirà? I ricchi riescono sempre a trovare qualche appiglio legislativo per farti punire.
-Jimin. Ti ho chiesto perché sei scappato dopo il bacio? Voltati-
A quelle parole che suonano tanto come un ordine anche se il tono sembra più docile del solito, mi volto e pure se il buio ci circonda vedo chiaramente il luccichio dei suoi occhi, sento il suo respiro sulle mie labbra e sento chiaramente le mie gambe iniziare a tremare.
-mio signore io.. io..-
-hai qualcun altro vero? Sei stato promesso a un'altro uomo?- mi chiede senza troppo pudore.
-cosa? No, io no-
La sua presa si fa più salda sui miei fianchi spingendo il mio corpo verso il suo, annullando ogni piccola distanza a parte quella di forse qualche centimetro fra le nostre labbra.
-sei davvero molto bello Jimin lo sai? Mi stai dicendo la verità? Uno come te dovrebbe già appartenere a qualcuno-
A quelle parole mi vengono i brividi. Da un lato sento la passione trapelare dalle sue parole dall'altra sento un brivido di fastidio. È vero sono uno schiavo, appartengo al regno dei Min ma il mio cuore e il mio corpo non sono un oggetto.
-appartenere? Mio signore, sin da bambino sono sempre stato al servizio della famiglia reale con lealtà. Sono uno schiavo da quando ne ho memoria. Ma non accetto che il mio corpo o il mio cuore diventi un gioco in mano a qualcuno. Non sposo nessuno perché mai nessuno mi ha mai dimostrato di tenere a me, di amarmi e rispettarmi. Forse lei penserà che uno schiavo come me non ha diritto a tutto ciò, non avrò il sangue reale ma sono un uomo tanto quanto lei-
Non so con quale coraggio ho detto ciò. Ora me ne sto già iniziando a pentire. Se prima la punizione mi preoccupava, quello che ora mi pervade è il terrore di andare incontro a qualcosa di peggio. Non è concesso a alcun uomo al di fuori di personalità della stessa famiglia reale di rispondere in un modo che non rientri nel galateo a un'altra figura reale. Sono spacciato.
-sei un uomo tanto quanto me dici? No Jimin non lo sei, sei un codardo. Sarò stato anche ubriaco, in passato avrò sbagliato, ma quando ti ho baciato ieri sera io..io l'ho fatto con tutto il mio cuore, lo stesso cuore di cui parli tu. Temevo che mi avresti rifiutato ma in modo garbato non che fossi scappato come un codardo. Pensavo fossi diverso-
Codardo? Lui mi ha baciato e se lo ricorda perché ci teneva?
-lei..lei mi ha baciato perché?-
-certo che sei stupido Jimin. Sin da bambino ho sempre desiderato avvicinarmi a te, la tua figura eterea e angelica mi ha da sempre affascinato, ma il galateo dice che la servitù e la famiglia reale non si possono mischiare. Che regola inutile! Voglio dire siamo esseri umani uguali no? Perché no? Ma per anni per paura di mio padre ho tenuto conto a quelle regole. Ora che lui non c'è più, io..io voglio abrogare quelle stupide leggi. Servitù e famiglia reale possono interagire e non con la testa bassa di uno all'altro. Jimin per questo ti ho baciato ieri, per mostrarti quello che in tanti anni ho avuto paura di dirti. Ora sono libero dalle catene di mio padre e qui la legge la detto io. Domani ci sarà un incontro del consiglio, proporrò di abrogare quelle vecchie e stupide leggi. Pensavo che magari facendo così avrei potuto avere una possibilità in più con te. Ma tu non mi desideri....ti ho già trattenuto per troppo tempo. Torna pure alle tue cose.-
Resto immobile per qualche secondo anche quando le sue mani scivolano via dai miei fianchi e il suo corpo si allontana da me.
Non ho mai capito niente di lui. Mai. Lo vedevo come il figlio tiranno di un re tiranno. Ma lui è sempre stato diverso, era solo anche lui soggiogato da delle regole. Lui vuole cambiarle per me, per portare più uguaglianza e rispetto fra le persone, e io non ho capito niente.
Preso dall'impeto, senza sapere dove vado mi stringo a lui abbracciandogli la schiena.
-no la prego.. non sono un codardo.. forse uno stupido si, ma codardo no. Ieri sono scappato perché pensavo le sarebbe dispiaciuto ritrovare al suo risveglio uno schiavo al vostro fianco. Ma sbagliavo, non ho capito mai nulla di lei. Pensavo come tutti che foste un tiranno senza aver mai realmente pensato che la tirannia di suo padre metteva delle catene anche a lei. Mi dispiace tanto..non sarei mai voluto scappare..-
Per qualche secondo ho il terrore che lui si allontani da me e mi ordini di andare via, invece questa volta è lui a voltarsi verso di me e prendendomi con gentilezza il viso tra le sue mani, lo sento avvicinare le sue labbra alle mie.
-vorrei tanto baciare di nuovo le tue labbra Jimin. Ma non lo farò senza il tuo permesso-
-lo faccia-
Sono stanco di avere paura, così appena sento le sue labbra posarsi sulle mie, mi alzo in punta di piedi per raggiungere meglio la sua altezza e ricambio il bacio come avrei voluto fare la sera prima.
Lui mi stringe a se aiutandomi a sorreggermi sulle sue spalle e trasforma quel bacio in qualcosa di più caldo e travolgente.
Non ho mai baciato nessuno prima d'ora ne mai ho concesso il mio corpo ma ora mi sento pronto. Mi sento sicuro e pronto. Così quando il principe mi spinge lentamente verso il suo letto dove cadiamo l'uno sull'altro lascio che la passione per il forte sentimento che lega l'uno all'altro sia la strada che ci guida per una lunga giornata piena di passione e amore.

ONE SHOT ON BTS 2Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt