Pirates of Korea pt.1

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Situazione:è il 1650 e la pirateria in Corea, come in gran parte delle terre bagnate dal mare in Asia, dilaga e tu per scappare dalla povertà del tuo villaggio sali su una nave non sapendo di salire proprio su una nave di pirati.

Ti prego, ti prego! Ovunque tu vada ti prego portarmi lontano da questo inferno o mia cara nave salvatrice!
Per ora sono nascosta dentro a un barile vuoto accanto a quello che credo sia chiamato Albero, insomma il palo centrale dove tutte le vele più grandi si dispiegano.
So benissimo che sto facendo una cosa illegale ma so anche bene che posso resistere per giorni interi senza mangiare. Uscirò da qui solo per cercare dell'acqua e scenderò dalla nave alla prossima fermata.
-capitano! È tutto pronto possiamo partire-
Sento dire da un uomo.
-bene mastro Kim, allora abbandoniamo testa bettola di villaggio e dirigiamoci verso i Caraibi! Il viaggio sarà lungo e pericolosa ma ne varrà la pena l'orizzonte-

Credo siano oramai 5 giorni che siamo in mare e sono uscita dalla botte solo per rubare un po' di acqua a quelli che ho scoperto poi essere pirati.
Perché la mia vita non mi aveva già dato abbastanza disgrazie no? No.
Ogni notte aspetto di non sentire più fiatare nessuno, gettare l'ancora e appena mi sento più tranquilla esco.
Da quanto sono riuscita a notare, anche se la nave è grande, gli uomini sono solo 7.
Ho rubato un po' d'acqua dalle borracce di tutti tranne da quella del capitano. È l'unico che dorme separato in una stanza tutta sua e ho paura che mi farei scoprirei troppo facilmente.
BLUUURP.
Accidenti che fame! E sopratutto che sete! Ma cosa posso fare? Non posso bere troppa acqua sempre dalle stesse persone o se ne accorgeranno.
Nel frattempo esco dal barile senza fare troppo rumore e anche se dovrei oramai essere abituata, ogni volta che esco dal mio "posto sicuro" e mi rendo conto dell'immensità del mare, un forte vuoto si genera in me.
Il mare può essere affascinante sotto la luce del sole ma terrificante di notte.
Sto per girare la maniglia della stanza del capitano quando un sacco di iuta mi viene messo sulla testa e mi sento trascinare per i piedi lungo tutto il ponte.
-ve l'avevo detto che c'era un intruso- borbotta uno.
-ed è una fanciulla! Sfortuna a noi!- urla un'altro.
-è lei che ci ha rubato tutta l'acqua!- urla un'altro ancora.
-ora basta! Vediamo chi è la sfortunata fanciulla- ordina quella che riconosco come la voce del capitano.
Mentre uno mi tiene per le mani, un'altro mi toglie il sacco dalla testa e dopo una iniziale fatica a mettere a fuoco i 7 volti, faccio davvero fatica a credere ai miei occhi.
Se non sapessi che sono tipi pericolosi e se dal loro odore non percepissi che non si lavano forse da anni, penserei quasi che sono davvero belli.
-vi prego..non volevo rubare..avevo solo sete- imploro appena uno dei due mi butta ai piedi del capitano.
-e noi siamo angeli del cielo, certo, capitano buttiamola a mare!- mi urla uno puntandomi una pistola contro.
-no aspetta che ne dici se prima ci prendiamo qualcosa in cambio? Dopo tutto ci ha rubato dell'acqua, noi possiamo rubare qualcos'altro di suo- dice un'altro sfiorandomi la spalla.
-no vi prego! No! Vi imploro!-
Il capitano fa segno loro di alzarmi di nuovo e nonostante la paura riesco nuovamente a trovare i suoi occhi.
-spogliati!- mi ordina.
-no! No! Vi prego...vi imploro...non mi fate questo..vi prego - chiedo ma loro iniziano tutti a posare le mani sul mio corpo.
-mmhh profuma- dice uno sfiorando il mio collo con il suo naso.
-voglio farmela prima io!-
Cerco di dimenarmi, calciando qua e là quanto più posso, a volte prendo qualcuno negli occhi, altri sulle braccia o gambe, ma loro continuano finche uno sparo in aria rende la nave più silenziosa della morte stessa.
-fermi! Voglio che sia lei a spogliarsi!- continua il capitano.
Per qualche secondo appena gli uomini mi lasciano libera cerco una via di fuga ma d'altronde dove posso fuggire se sono solo circondata da acqua, acqua e acqua?
-perché non dovremmo prendere qualcosa da lei se lei ha preso qualcosa da noi?- chiede quello che riconosco come mastro Kim.
-io..io volevo solo bere un po' di acqua...non mangio da giorni e l'acqua era l'unica cosa che potevo prendere...vi prego non mi fate del male...appena arriveremo alla prossima fermata scenderò dalla nave e non vi recherò più alcun fastidio..vi prego-
Ma loro scoppiano a ridere e mi puntano ognuno un arma contro. Così mi arrendo all'idea di essere passata da un inferno a un'altro e inizio a sbottonarmi il corsetto per poi passare a togliermi la tunica superiore.
Il velo è gelido e anche se le lacrime non smettono di scendere lungo il mio viso solo l'unico calore che avverto oramai da anni.
-continua! Continua!- esultano tutti insieme.
Tremando tolgo anche la tunica inferire e resto solo in calzoni e canottiera. Sto per rimuovere anche quello quando il capitano mi afferra per il braccio e mi tira a se.
-tu che cosa sei?!-
-...cosa?-
-per Poseidone! Ti ho detto che cosa sei tu donna?!-
A questa domanda cerco di rispondere senza farlo infuriare ulteriormente ma fallisco.
-una.fanciulla?-
-mastro Kim, questo marchio, lo abbiamo già trovato a Tortuga ricorda?- chiede il capitano puntando un coltello su una mia vecchia cicatrice rotonda.
Tutti gli altri si uniscono a controllare la mia cicatrice poco sotto la clavicola e restano a bocca aperta.
-quanti anni hai?- mi chiede il capitano.
-ve..venti signore..- rispondo spaventata. Non solo sono quasi nuda davanti a 7 balordi ma iniziano a farmi domande anche personali.
Di nuovo tutto sembrano scambiarsi sguardi d'intesa.
-cosa sa di questo marchio?- chiede mastro Kim.
-lo..lo avevo già quando..quando sono stata abbandonata all'orfanotrofio..-
-e dimmi fanciulla, qual è il tuo nome?- chiede il capitano.
-Y/n...Park Y/n signore..ho solo questo come certezza-
Un urlo di stupore riecheggia per tutta la nave da tutti e 7 gli uomini.
Continuo a non comprendere finché il capitano passa la sua pistola a uno dei suoi e dopo essersi abbassato la spalla della camicia mi mostra lo stesso segno proprio sotto la clavicola.
-capitano! È lei! È proprio lei!- urla euforico quello che sembra il più giovane.
-si Jungkook è lei-
Lei? Io? Lei io chi?
Il mastro mi consegna subito gli abiti che poco fa avevo lasciato cadere in terra e io senza spenderci due volte inizio a rivestirmi.
-hai detto 20 anni? Park Y/n.. abbandonata..la cicatrice è la stessa-
-lo so Taehyung. Lo vedo. Yoongi va nella stiva e prendi quanto più cibo riesci, su va! E voi prendete qualcosa di caldo per coprirla! Ora!-
Yoongi corre in stiva a prendere del pane e del formaggio mentre quelli che scopro poco dopo chiamarsi Jin e Hobi mi portano una coperta di lana.
-capitano finalmente l'ha ritrovata-
-si Namjoon, ho finalmente ritrovato..-
A quelle parole il sangue mi si gela nelle vele. Non è possibile. Come è possibile?

Spazio autrice:
Ahimè anche questa raccolta finisce qui perché ho raggiunto il numero massimo di capitoli. Se vi interessa domani pubblico la continuazione sulla mia terza raccolta di One shot che inizierò appunto domani. Spero che chi ha sempre letto le mie storie mi continui a seguire anche li.
Un bacio, la vostra Unnie 🥰

ONE SHOT ON BTS 2Where stories live. Discover now