ONE SHOT ON BTS 2

JUNGKOOK- "Che vita del cazzo"

JK POV

Sono appena arrivato alle prove e di Y/n neppure l'ombra. Mi aveva promesso che sarebbe venuta appena finiva le lezioni all'università.
Spero non sia ancora in giro con quel tizio. Non mi piace. Le sta troppo attaccato.

-vedrai che starà per arrivare- mi consola Hobi dandomi una pacca sulla spalla.
-e se fosse con quella cozza di tizio? Insomma le sta sempre attaccato!- chiedo frustrato tirandomi indietro i capelli.
-beh tecnicamente potrebbe essere e tu non puoi fare nulla per impedirlo. Siete solo amici quindi- mi ricorda il mio hyung facendomi sprofondare ancora di più nella disperazione.
-così non mi aiuti hyung- dico appoggiando la mia testa sul muro.
-scusami Kook, uh guarda eccola!-
Eccola?! Dove?
Alzo il mio sguardo e lei è lì. È perfetta come sempre e ci viene incontro con una busta piena di quelli che sembrano 7 caffè presi da Starbucks.

-sei venuta!- dico abbracciandola forte.
-certo, anzi perdonami se ho fatto qualche minuto di ritardo ma ricordi il mio amico Jack? Quello del corso di inglese no? Ecco lui mi ha chiesto di rimanere per due minuti a scambiarci degli appunti e non mi sono resa conto del tempo che volava. Ma so come farmi perdonare. Voilaaaaa- dice agitando fiera i 7 caffè.

I ragazzi ci raggiungono poco dopo facendo tutti insieme una bella pausa. Parliamo di tutto e più finché Y/n non riceve una chiamata e si acciglia.
-accidenti non ci credo! Jack ha scoperto che domani dobbiamo presentare un mini progetto di inglese insieme! Non ci credo! Perchè queste cose sempre all'ultimo?!- dice scocciata sbuffando per la situazione.
-allora non andare, fallo fare solo a lui- propongo ricevendo una occhiataccia glaciale sia da Y/n sia da Nam.
-mi sarebbe piaciuto restare di più ma devo andare a casa sua a fare il progetto. Facciamo così dopo questi esami sarò più libera e ci organizziamo meglio ok? Perdonami Kookie, ti voglio bene ok? Scappo- e prima di andare via mi da un tenero bacio sulla guancia.

Non sai quanto vorrei che quelle labbra potessero viaggiare sulle mie e non staccarsi più. Ma maledetto contratto del cazzo, maledetto me che non ho il coraggio di dichiarami.
Già so quanto sta godendo quello stronzo. È chiaro che prova attrazione per lei. Si vede che Y/n gli piace e sapere che è a casa sua, da sola con lui, a quest'ora poi, proprio non mi piace! Non mi va affatto giù!
-aaaaah cazzo!- impreco alzandomi da terra per poi chiudermi in sala prove.

Voglio ballare finché non finisco tutte le energie e mi dimentico persino come mi chiamo.
Devo riuscire a smettere di pensare a quello stronzo che abbraccia la mia Y/n, che la accarezza e che la tratta come vorrei poterla trattare io.
Vorrei poter uscire con lei tranquillamente alla luce del sole, baciarla, abbracciarla, coccolarla. Tenerla per mano e fare shopping con lei. Andare al cinema.
E invece. E invece sono qui a mordermi i miei cazzo di gomiti.
Che vita del cazzo!