Return pt.1

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Ciao sono Jin, ho 30 anni e sono un padre single. La mia bambina si chiama Eu-min,Kim Eu-min, ha 4 anni e dopo il suo abbandono all'orfanotrofio dove lavoravo come insegnante, ho deciso di adottarla.
Quella sera era una serata davvero tranquilla, era primavera e anche se tutto sembrava filare liscio come l'olio all'improvviso il silenzio viene rotto da un pianto esasperato alla porta del grande istituto.
Inizialmente pensavamo tutti fosse qualche bambino all'interno ma appena sono sceso a controllare, mi sono reso conto che dovevo assolutamente andare a controllare alla porta ed era lì. Avvolta in una fascia e abbandonata dentro uno zaino con appena il cordone ombelicale reciso.
Portata in ospedale e fatta la denuncia ci prendemmo cura di lei e decidemmo di darle il nome che attualmente ha.
Ricordo che decisi di adottarla proprio quando rientrando all'orfanotrofio si addormentò tra le mie braccia, come se per lei fossero il posto più sicuro. In quel momento decisi che le mie braccia sarebbero state il suo posto sicuro per sempre, così avviai le pratiche e la adottai.
Due anni fa ho ottenuto la cattedra presso una università prestigiosa a Seoul e anche se all'inizio temessi fortemente di non essere all'altezza appena tornavo a casa dalla mia bambina e pensavo al futuro che volevo che lei avesse mi impegnavo più di chiunque altro.
Ora sono sereno. Ho finalmente la mia routine, anzi la nostra routine! Ora Eumin frequenta il secondo anno di asilo e non vi dico l'anno scorso per staccarci che tragedia, da parte mia ovvio! Lei è molto più matura della sua età!
A volte vorrei che fosse come tutte le altre bambine della sua età ma sento che è capace di capire cose che altri bambini non sarebbero capaci di comprendere fino si 5-6 anni.
-papà asilo! Tardi, andiamo!-
Appunto! Lei mi richiama ogni volta che comprende che siamo in ritardo. Mi richiama quando non "studio" con lei e mi riprende quando a volte dimentico di non fare "la pappa" con lei perché troppo impegnato a lavorare.
-si piccola andiamo! Anche oggi ci aspetta?-
-un'avventura!- mi risponde lei entusiasta come sempre.
In viaggio verso l'asilo, cerco di ricordare che oggi dopo la lezione ho l'incontro con un ragazzo che vuole chiedere la tesi sulla mia materia. È la prima volta che mi capita. Non vedo l'ora!
-papi-
-si piccola?-
Le chiedo accarezzandole i capelli con una mano mentre con l'altra tengo ben saldo il volante.
-papi oggi passa lo zio Tata vero?-
Annuisco dispiaciuto anche se so che Taehyung adora mia figlia.
Taehyung è mio fratello minore e da quando ha saputo che ho deciso di adottare Eumin non fa altro che implorarmi di portarla sempre da lui. Così ho deciso di nominarlo come tutore in mia assenza.
-si piccola, passa Tata, ma mi prometti di fare la brava?-
Lei annuisce energicamente e appena intravede l'asilo dal finestrino inizia a agitarsi tutta per la felicità come suo solito.
-asilo! Asilo!-
-asilo! Su siamo arrivati. Fammi vedere come sei brava a sbloccare la cintura del tuo seggiolone-
Parcheggio accanto all'entrata e la vedo subito smanettare con le sue piccole dita sul grande bottone al centro delle sue cinture di sicurezza.
-puoi farcela- la incoraggio.
Lei preme con un po' più di forza e si libera.
-fatto papi! Visto? Sono stata brava!-
-sei stata bravissima amore, ora però aspetta che papi ti aiuta a scendere ok?-
Una volta raggiunto il suo lato, la aiuto a scendere e controllando con lei che nessuno arrivi ne da destra né da sinistra attraversiamo le strisce e raggiungiamo l'entrata dove ci attende il suo maestro.
-Buongiorno Eumin- la saluta l'uomo con un dolce sorriso.
-Buongionno Mr.Lee- ricambia lei con un inchino.
-salve signor Kim, volevo ricordarle che domani può venire a ritirare i quadretti che Eumin ha realizzato nell'ora di pittura-
Ah si vero! Eumin è una artista nata! Il suo maestro la elogia ogni volta che fa dei lavoretti e lei è sempre super contenta quando li trova in casa o sul muro o nel mio studio appesi.
-si Mr.Lee. Voglio solo avvisare che oggi al ritorno verrà mio fratello a prenderla-
-si stia tranquillo, conosciamo "Tata", vero Eumin?- le chiede il maestro e lei entusiasta salta dalla gioia al solo pensiero di passare tutto il pomeriggio con lo zio.
-va bene, io ora devo scappare all'università. Piccola papà ti ama, buona scuola ok?- le dico prima di baciarle la fronte.
-buon lavoro papi, ti amo anche io!-
Appena la vedo entrare mano nella mano con i suoi compagni in classe, scappo all'università e inizio a sistemare la mia aula per la lezione.

La lezione di oggi è andata magnificamente. Sono fortunato, molto fortunato! I miei studenti sono sempre molto attenti e interessati. Mi fanno domande interessanti e mi rendo conto di essere diventato un punto di riferimento per alcuni di loro e questo mi lusinga molto.
Ora finisco di sistemare qui la lavagna elettronica così posso accogliere lo studente.
Da quanto ho capito, ha frequentato il mio corso con il vecchio insegnante visto che il mio corso è al primo anno e lui è al terzo ora.
Sento bussare alla porta e anche se so di essere un professore, di avere le giuste competenze, mi sento un po' sotto pressione. E se non fossi bravo come il suo vecchio insegnante? E se he scelto la mia materia solo perché pensava di incontrare un professore bravo come quello precedente?
-entra pure-

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