INVIDIA- NAMJOON

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Decido di far passare un giorno. Forse quello che è successo dopo l'intervento di Jungkook è davvero troppo. Perciò decido di scendere giù sulla terra solo il giorno dopo e lei non è in casa. La cerco volando su tutta la città, ma nessuna traccia di lei. Vado persino nel parco dove il giorno prima quei 4 ragazzini l'hanno pestata ma niente. Nessuna traccia di lei. Così stavo per arrendermi quando mi imbatto in una edicola e in prima pagina sul giornale si parla proprio di una ragazzina pestata quasi a morte da un gruppetto che e in prognosi riservata in ospedale.
BINGO!

Dopo essermi fatto un giro velocissimo, riesco a trovarla nel Central Seoul University Hospital. È davvero ridotta molto male. A quanto pare non potrò giocare con lei. È attaccata a una miriade di tubi è noto che nessuno le è accanto, o nessuno le ha portato dei fiori. Solo ogni tanto una infermiera va da lei a controllare che tutti i macchinari la aiutino con i valori vitali.

Se non sbaglio, la ragazzina è in coma, è come dire che è morta ma il suo cervello funziona ancora. Mh e se provassi a tentarla in queste condizioni? Ok lo so è vincere sporco e facile. Ma al nostro gioco non ci sono regole e io non vinco da troppo tempo.
Le farò rivivere tutta la sua vita, secondo dopo secondo, così da farle ricordare quanta sofferenza ha dovuto patire. Sarà facile sentire come diventerà invidiosa delle belle vite altrui e li scoppierà. Diventerà fredda, manipolatrice, aggressiva, calcolatrice. E in quel momento avrò vinto.

Faccio in modo di farle vivere per sogno quello che è stato tutto il suo vissuto essendo consapevole però che per guidarla verso il finale tanto desiderato da me devo essere con lei lungo questo viaggio.
I suoi primi anni sono davvero molto luminosi e brillanti. I suoi genitori sembrano volerle molto bene. Viaggiano tanto e sul suo viso c'è sempre un tenero sorriso.
Arrivano gli anni delle elementari e a quanto pare tutto intorno a lei si fa più pesante. Il padre perde il lavoro e si suicida qualche mese dopo. Un paio di anni più tardi la mamma si ammala e essendo lei troppo piccola per provvedere alle cure , con il tempo la malattia peggiora e la mamma muore in ospedale. Lei viene affidata agli assistenti sociali e frequenta la scuola fino ai suoi 18 anni per poi cominciare a lavorare. Per un periodo ha fatto persino 3 lavori. La donna delle pulizie, la cameriera e la babysitter. Ora ha trovato un lavoro come cameriera in un buon ristorante dove la pagano bene ma comunque sembra davvero averne passate tante. Alcuni ricordi poi  riguardano persino il cagnolino che è morto qualche giorno fa. Sono stati insieme per poco ma l'amore che quella ragazzina provava per quel cagnolino era incondizionato. La sua vita non sembra tra le più belle, ne tra le più gioisce.
Beh direi ottimo , ha tutto da invidiare agli altri. Non ha una famiglia, a quanto pare non ha un futuro molto brillante che la aspetta,non ha nessuno che la ami o si prenda cura di lei. È da sola,e forse è proprio su questo che devo insistere. Lei è da sola. Devo farla sentire ancora piu sola. Così in qualche modo riesco a farle visualizzare se stessa nel letto da sola, senza nessuno accanto a lei, per poi mostrarle quanto invece nelle altre stranze tanti altri malati invece venissero coccolati e curati da infermieri e parenti.
Avverto che il suo cuore è già debole e ora so sta indebolendo ancora di più. Dal suo viso scendono due piccole lacrime. Ma ripeto nessuno è li pronto a asciugarle e lei lo sa. Spero vivamente che esprima il desiderio di essere qualcun altro. Di volere anche lei tutto quello. Così non solo avrò vinto ma forse potremo lasciarla finalmente in pace.
Ma niente, passano i minuti, le ore e fuori è sera. A parte qualche lacrima qua e là e tanto dolore, non percepisco nessuna negatività da parte sua.
Percepisco quanto la sua anima sia triste e sola e quasi mi sento triste anche io per lei. Ma non è possibile in realtà, a noi degli esseri umani non interessa nulla, tanto meno di esseri come lei, esseri che superano tutte le prove senza sforzo.
Restare a aspettare sarebbe inutile. Così decido di tornare su dai miei fratelli e anche se con la coda tra le gambe, da una parte sono felice di separarmi da lei. L'aria li era davvero troppo pesante.

-abbiamo un perdente o sbaglio?- mi prende in giro mio fratello Jimin.
-tutti lo siamo, tutti abbiamo perso contro di lei- borbotta scocciato Jungkook.
Poi un suono lungo e acuto, un TIIIIIIIIIIIIIC che rimbomba nelle teste di tutti e che subito ci porta a pensare a una sola persona.
Scendiamo subito sulla terra e andiamo nella sua stanza.
È circondata da un paio di dottori e infermieri che cercano di rianimarla ma la macchina segna che non c'è più alcuna attività ne celebrale ne cardiaca. La ragazzina è morta.

-Morta alle 19.04. Chiamo qualcuno per farla portare giù all'obitorio e sgomberare la stanza.- commenta in fine l'infermiera con tono freddo e distaccato,uscendo dalla stanza seguita da tutti gli altri.
La stanza torna vuota e la ragazza è li da sola lasciata a se stessa oramai priva di vita. Per rianimarla le hanno strappato il camice e le condizioni del suo corpo sono agghiaccianti. È magrissima e le costole non fanno fatica a mostrarsi ai nostri occhi. È piena di lividi e ematomi. Nessuno si è preoccupato di ricoprirla,nessuno si è preoccupato della sua dignità.
-alla fine non ha vinto nessuno. Abbiamo tutti perso-

ONE SHOT ON BTS 2Onde histórias criam vida. Descubra agora