Prof di filosofia pt.2 🔞

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Come mi sono ritrovata in questa situazione? Che poi dovrei essere felice, il professore di cui sono innamorata da due anni è al un solo centimetro da me. Il suo profumo mi pervade ancora di più le narici e arriva fino al mio cervello, anestetizzandolo quasi come la morfina fa con i malati in ospedale. Mi sento stordita dal suo profumo, dai suoi occhi sulle mie labbra e le sue mani nel mio interno coscia.

Annuisco alla sua proposta e la sua mano oramai sulla cerniera del mio pantalone tira giù tutto e appena trova un po' più di spazio inizia a infilare la mano direttamente dentro i miei slip.
Le sue dita lunghe non trovano alcuna difficoltà, anzi raggiungono la mia intimità subito infilandosi una dopo l'altra dentro di me, all'inizio una, poi due, poi tre, con il quarto dito inizia a stuzzicarmi il clitoride e io non resisto a aprire ancora di più le mie gambe a lui.
-quanto vuoi essere felice?- mi chiede iniziando a spingere forte dentro di me con le tre dita.
Tra un gemito e un'altro, quasi mi sento già venire ma lui rallenta e esce da me portandosi le 4 dita alla bocca e leccandole tutte.
-professore..-
-chiamami Jin ora- mi corregge mentre mi fa alzare con lui per poi abbassarmi e togliermi del tutto i jeans, restando poi in ginocchio iniziando a baciare da mia entrata.
-Ji..Jin..lei..lei potrebbe mettersi nei guai- suggerisco anche se non vorrei affatto che la coscienza gli facesse ripensare qualcosa.
-il mio guaio sei tu che a ogni lezione mi fissi , i tuoi occhi, le tue labbra che mordono la penna quando c'è qualcosa che non capisci, queste splendide gambe nude quando indossi le gonne. Non potrei desiderare un guaio più attraente- e appena finisce la frase infila la lingua dentro di me e inizia a muoverla mentre con una mano mi stringe il sedere e con l'altra sale su un mio seno che inizia a torturare giocherellando con il capezzolo.

Le mie gambe sono già deboli di loro, ma ora con il piacere che cresce dentro di me e tutte queste attenzioni, iniziano a tremare e il calore che si propaga mi avverte che non posso resistere per molto altro tempo.
-sei così buona-appena inizia a succhiare il clitoride e a fare movimenti circolari sempre più vicini a esso, quel calore aumenta e i miei gemiti si fanno sempre più rumorosi. Tiro indietro la testa e appena una gamba sembra cedere lui mi spinge sulla sua sedia, mi tiene ben allargate le gambe e ricomincia infilando anche due dita dentro di me insieme alla sua lingua che dopo un gioco continuato ancora per qualche minuto mi fa raggiungere l'orgasmo più bello della mia vita.

Lui resta giù a gustarsi tutto il succo del piacere che è riuscito a farmi produrre per poi risalire con una scia di baci prima sull'interno cosci, poi sull'addome, soffermandosi sui seni che tortura mordicchiando e succhiando, lasciando qua e là qualche succhiotto facendo rinnescare in me un processo di godimento che sembrava terminato con il primo orgasmo. Ma mi sbaglio di grosso.
Lui mi prende poi per i fianchi e dalla sedia mi sbatte sulla cattedra, dove spingendomi per la schiena mi mette a 90 e con la sua erezione sempre più tosta nei pantaloni inizia a sdrusciarsi.

Sento la cerniera e i pantaloni calarsi, con una mano sfiora di nuovo la mia entrata avanti mentre con l'altra dopo essersi abbassato anche i boxer fa sfiorare spesso l'altra mia entrata con la punta della sua erezione, facendomi sentire terribilmente accaldata.
-sei pronta? Farà un po' male, ma vedrai che alla fine saremo tutti e due molto felici-
Io annuisco e dopo aver ricevuto una forte pacca sul sedere, lo sento entrare in me centimetro dopo centimetro. Ammetto che restare rilassata all'inizio è stato impossibile e fa male, ma lui ha iniziato a giocare con il mio clitoride e le mie pareti hanno iniziato a rilassarsi e bagnarsi di nuovo.
Lui inizia a muoversi dentro di me e io dopo aver capito il ritmo muovo il bacino per farlo scontrare in modo più deciso con il suo.
Le stoccate sono lente e profonde, mi afferra con la mano libera per i capelli e dopo avermi fatta alzare facendo aderire la mia schiena al suo petto velocizza i movimenti e io mi sento quasi mancare l'aria.

-si..più..più forte, la prego- lo imploro appena sento di nuovo le gambe deboli.
Lui mi soffia sul collo e lo sento ridere, passa la mano dai capelli al collo e dopo aver stretto leggermente intensifica ancora di più le stoccate e le dita sul mio clitoride.
Appena anche lui inizia a sentirsi quasi venire, il tutto diventa quasi estraniato dalla realtà. Ci siamo solo io e lui, lui e io, il rumore dei nostri corpi che sbattono l'uno contro l'altro, i nostri gemiti che riempiono l'aula e le nostra urla appena raggiungiamo entrambi l'orgasmo, io sulle sue dita, lui dentro di me.

Una volta ripuliti e vestiti, lui mi prende la mano e mi consegna la pietra a forma di cuore.
-ripensa alla tua idea di amore, ripensa se vuoi ancora vederla come Socrate o se vuoi più vedere l'amore come Shelly lo narra nella sua Filosofia dell'amore-
Io prendo la pietra e dopo essermi aggiustata per bene i capelli, sto per uscire quando lui mi afferra per il polso e mi bacia. Mi da un bacio di quelli che non si possono descrivere, di quelli che nessuna altra teoria o filosofia sarebbero capaci di spiegare.
-quando avrai letto Shelly, vieni a questo indirizzo e fammi sapere se hai cambiato idea, e sappi che io amo alla follia "la filosofia dell'amore" di Shelly- e così di stacca da me lasciandomi in tasca un bigliettino con quello che credo sia l'indirizzo di casa sua.
Io gli sorrido e annuisco, non riesco neppure a parlare per quanto sono felice.

-"Filosofia dell'amore"- Percy Bysshe Shelly
Le fonti si confondono col fiume
i fiumi con l'Oceano
i venti del Cielo sempre
in dolci moti si uniscono
niente al mondo è celibe
e tutto per divina
legge in una forza
si incontra e si confonde.
Perché non io con te?

ONE SHOT ON BTS 2Where stories live. Discover now