NAMJOON pt.3

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-12-09-2000-

Sono appena tornato a casa dopo la festa di compleanno più bella del mondo. La mia!
La mia mamma mi ha organizzato una festa bellissima. Ha invitato tutti i miei amici, i parenti. Ha preso tanto cibo, i gonfiabili e ha scattato tante foto bellissime.

-grazie mamma, ti voglio bene!- le dico saltandole in braccio per la felicità.
Lei mi stringe forte e dopo avermi dato un bacio sulla fronte, mi prende in braccio e mi porta in bagno dove ci mettiamo il pigiama per poi andate a letto.
-mamma, papà oggi non è venuto al mio compleanno. Ho fatto il cattivo?- chiedo pensieroso.
-no piccolo. Papà..lui è solo a lavoro fino a tardi, ma vedrai che ti avrà preso un bel regalo mh?-
-va bene- gli rispondo facendo un grande sbadiglio. Lei mi accarezza le guance, soffermandosi sulle mie fossette che ho ereditato da lei e mi bacia il nasino per poi fare finta di rubarmelo.
Io sorrido perché oramai sono grande e so che non può rubarmi il nasino, però mi piace quando la mamma gioca con me. Mi fa tanto ridere.
-su ora va a letto ok? È tardi e domani hai scuola- mi dice aiutandomi a salire sul letto.
-mamma.. ti voglio bene! Grazie- dico abbracciandola forte.
-piccino ti voglio tanto bene anche io- mi ribacio le guanciottine e il nasino per poi coprirmi con le coperte per bene e spegnere la luce.
-notte piccolo mio-
-notte mamma-

Mi sveglio più tardi quando sento di sotto la voce della mamma e del papà parlare a alta voce. Lo fanno spesso, mamma mi dice che è normale parlare a alta voce quando due adulti non sono d'accordo su una cosa.
Ma questa volta sento qualcuno piangere e riconosco la voce della mamma.
La mamma piange? Perché?
Così mi avvicino alle scale e da in mezzo alle barre di legno del corrimano vedo il papà afferrare la mamma per i capelli e sbatterla a terra. Lei sta piangendo e chiede di smetterla. Lui però non la ascolta, sale su di lei e inizia a metterle le mani intorno al collo. La mia mamma inizia a soffocare e io non so che fare.
-sei una Troia! Io ti ammazzo!!- urla mio padre iniziando a stringere molto forte facendo diventare la mia mamma tutta rossa.
-puttana! Sei solo una puttana-
Perché papà dice queste brutte parole alla mamma e le sta facendo male? Non posso permetterlo!

-mamma! Papà basta... mamma si fa male!- urlo scendendo per le scale ma lui continua e io non so come fermarlo.
-Nam.. va...va di sopra- mi prega la mamma con una voce sottile.
-mamma! No! Papà lasciala!- dico cercando di  spostare le mani di papà dal collo della mamma. Ma le mie sono troppo piccole e poco forti. Lui mi spintona via e sbatto con la testa e la schiena vicino al muro.
Inizio a piangere per il dolore ma la cosa peggiore è che non posso muovermi bene e la mamma inizia a parlare sempre meno. I suoi occhi sono puntati su di me ma la sua voce non c'è più.
-ma..mamma!- cerca di allungare una mano verso di me ma mio padre blocca il suo braccio con il ginocchio e un ultimo forte urlo esce dalla bocca di mia madre.
Io cerco di rialzarmi per fermarlo ma appena arrivo noto come la mamma non si muove più, i suoi occhi sono chiusi e papà è ancora su di lei.
-papà basta!! Mamma!-
Ma lui si gira verso di me e per la prima volta mi rendo conto di come i suoi occhi siano neri come la pece e circondati da vene rosse.
-tu!! Vieni subito qui!- mi urla allungando una mano verso di me per prendermi ma come se un forte istinto mi facesse indietreggiare, piuttosto che andargli incontro inizio a risalire le scale, anche se non vorrei abbandonare la mamma li. Mi sento davvero spaventato come non mai. Così raggiungo la mia cameretta e mi nascondo sotto al letto.

-piccolo, vieni fuori, papà ti vuole bene- inizia a urlarmi ancora per il corridoio.
-papà vuole solo giocare-
-vieni fuori!!!!-
-se ti trovo..-
E apre la porta della mia cameretta. Mi tappo la bocca proprio come quando gioco a nascondino a scuola per non farmi sentire fai miei compagni.
I suoi passi vagano per tutta la stanza finché per qualche secondo li vedo bloccarsi davanti al mio letto.
Cerco di indietreggiare fino al muro ma appena raggiungo il muro mi sento afferrare per la caviglia e strattonare fuori da lì!
-eccoti qua!-
La sua espressione è ancora più cattiva di prima.
-cosa ti ho detto sul disubbidire a papà?-
Mi rimprovera salendo su di me mentre cerco di liberarmi.
-cosa ti ho detto?!- mi urla tirandomi un forte schiaffo sul viso facendomi quasi perdere i sensi.
-papà per favore..-
Lui mi blocca i polsi con una mano mentre con l'altra inizia a accarezzare tutto il mio corpo.
-papà..che fai?- chiedo ma lui mi tira un'altro schiaffo ancora più forte di prima.
-i cattivi bambini come te vanno puniti lo sai?- mi dice iniziando a giocherellare con l'elastico del mio pigiama.
-ma..ma io..-
-sta zitto! Ora tu farai il bravo bambino e conterai chiaro?- mi intima mettendomi a pancia sotto per poi abbassarmi il pigiama e la mutanda.
-no papà, ti prego, ho fatto il bravo..-
Ma lui è più forte e inizia a sculacciarmi con violenza. E io non avevo neppure iniziato a contare.

ONE SHOT ON BTS 2Where stories live. Discover now