Capitolo 2. Un team da formare.

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In città, dopo l'ultima vicenda, la vita era tornata con tranquillità alla normalità. I pochi edifici distrutti furono subito ricostruiti e i pochi feriti dello scontro dimessi, quasi subito, dall'ospedale.
Alan invece fu costretto a restare ricoverato ancora per un po', per via delle gravi ferite che aveva riportato. Dopo pochi giorni però fu anch'egli dimesso e se ne andò nel suo posto preferito a meditare. Il luogo in questione era la cima di una montagnetta nascosta tra una fitta vegetazione, al di fuori di ogni contatto civile.
Rifletteva sull'ultimo scontro e su quanto fosse stato difficile sconfiggere tutti quei nemici da solo. Certo, vicino aveva avuto dei pattugliatori, ma nessuno che lo sostenesse o gli coprisse le spalle: insomma nessuno a cui dare una piena fiducia. Perciò si disse:" Mi occorre una squadra! Non posso andare avanti così, a fare il lupo solitario, devo trovarmi al più presto un team su cui io possa fare completamente affidamento nelle situazioni di emergenza. Non c'è tempo da perdere, non so quando un nuovo nemico si presenterà perciò devo essere immediatamente pronto per difendere i cittadini di Conton city".
E così iniziò la sua ricerca per dei possibili candidati; ci volle un bel po' prima che trovasse quelli giusti (forti, coraggiosi, onesti e di buon cuore) ma alla fine aveva trovato uno ad uno quelli che per lui erano i più idonei.
Il giorno seguente Alan decise di organizzare una piccola gita fuori città. Giunti in un rifugio di montagna, chiese gentilmente ai membri del suo nuovo team di deporre i loro bagagli nella baita e di seguirlo poi fuori all'aperto per iniziare una breve conversazione tra di loro. Dopo aver loro chiesto con cortesia di sedersi in cerchio sul prato, Alan iniziò, come era giusto fare, il suo discorso al suo nuovo team:

"Buon giorno a tutti. Innanzitutto vi ringrazio di essere venuti, e soprattutto vi ringrazio per aver accettato il mio invito a entrare a far parte nella mia squadra. Allora: per farla breve quest'oggi vi ho chiesto di venire in questo luogo per iniziare a conoscerci meglio. Sentitevi liberi di dire tutto quello che vi sentite dentro. Non siete obbligati a dire tutto tutto, basta che cominciate con il dire i vostri nomi e cosa ambite per il vostro futuro."
"Allora! Cominciamo daaaaaaa" Alan cominciò a muovere il braccio, indicando i presenti con l'indice uno alla volta. Alla fine si fermò su: "Kim!"
Di fronte a quella decisione lei gli disse: "Scusami perché devo essere proprio io la prima a cominciare?"
Alan in tono amichevole le rispose:
"Perché, non lo sai il famoso detto che dice "prima le donne"? Io sono stato semplicemente educato, perciò smettila di lamentarti come al solito e incomincia a parlare agli altri! Va Bene!?"
Con un breve sospiro di scocciatura, Kim incominciò a parlare: "Uffa! E va bene! Accidenti a te. Ciao a tutti, io sono Kim e come avrete capito io ed Alan ci conosciamo già. Anzi si può dire che siamo cresciuti insieme e per farla breve egli è il mio migliore amico. Essendo una saiyan mi piace il combattimento, c'è l'ho nel sangue ma la mia vera passione è la scienza. In futuro aspiro ad essere è una grande scienziata come la signorina Bulma. Lei è il mio idolo. Sono simpatica, carina, socievole, volenterosa e coraggiosa, però se vengo provocata su una qualsiasi cosa che non mi va a genio, beh! Vi consiglio di non vedermi mai quando sono furiosa. Veeeeero, Alan?"
" Eheh! Grazie mille Kim per la bella descrizione. Bene,avanti il prossimo! Na'vi tocca te."
"Bene. Piacere il mio nome è Na'vi. Sono un guerriero namecciano; sul mio pianeta addestro i giovani namecciani a diventare dei grandi guerrieri, ma in questi tempi aspiro di più a potenziare le mie attuali capacità di spadaccino. Ho pensato che se mi fossi unito a questo gruppo, sarei potuto diventare più forte di quanto non sia tutt'ora. Ecco perché sono qui, per migliorare e crescere come guerriero. Grazie."
"Ok! Grazie mille Na'vi, non vediamo l'ora di vederti in azione. Allora adesso passiamo a Bobo. Come va, ragazzone? Raccontaci un po' di te."
Terminato un enorme lecca lecca, anche Bobo incominciò a parlare:
"Ciao, io sono Bobo e come potete osservare ho un'intelligenza superiore rispetto a quella di Majin Bu. Sono stato creato, insieme agli altri miei simili, dall'antico mago Badibu. In origine egli era il maestro del mago Bidibi. Badibu gli aveva insegnato tutto quello che sapeva, ma il giorno in cui l'allievo creò la formula per Majin bu, egli lo tradì e lo rinchiuse in un potente sigillo magico. Per fortuna è stato poi liberato dalla Kaioshin del tempo e attualmente lavora alla creazione di nuovi Bu, nati con l'unico scopo di fare del bene per gli altri. Sono pronto a dare il 100% per questa squadra. Per concludere, amo alla follia mangiare i dolci eheheh!"
Dopo quelle parole si sentì un gran rumore, che interruppe il silenzio di quel luogo.
"Scusate, è il mio stomaco. Ogni volta che penso ai dolci mi viene sempre una gran fame. Alan, possiamo fare un piccolo spuntino?"
Senza obiezioni Alan gli rispose: "Va bene, per me non c'è problema. Facciamo una breve pausa e al termine sentiremo cosa vorrà dirci Ice".
Tutti erano alquanto curiosi di udire cosa avrebbe detto Ice, ma essi non sapevano ancora che quello che stava per raccontare non era di certo una storia piacevole.

Continua....

Continua

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Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)Where stories live. Discover now