Capitolo 8. Preparativi.

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Il regime che Ice aveva istaurato nei tre mesi dopo la sua incoronazione, era molto più crudele e spietato del precedente impero governato da Freezer. Egli infatti pretendeva che ogni cosa, sia persone che cose, fosse perfetta. Ogni giorno verificava personalmente, affiancato da un fedele assistente robot, che tutti suoi sottoposti eseguissero alla lettara ogni singolo ordine che gli impartiva in precedenza e chi non gli rispettava o nella maggior parte delle volte, non riusciva a svolgere il proprio compito, lo eliminava seduta stante.
Un pomeriggio, come tanti del resto, era stata inaugurata una sorta di sfida dentro un'arena sotterranea nei pressi del palazzo e d'assistere a quel l'evento giornalierio non poteva che non mancare la presenza dell'imperatore.
" Lord Ice." disse un soldato inginocchiandosi al suo signore senza guardarlo negli occhi.
" Tutti i preparativi per la sfida di oggi sono terminati. Al suo comando darò subito il segnale per incominciare."
" Molto bene sei stato bravo e adesso quello che ti chiedo è di rispondere a questa mia semplice domanda." disse Ice con un tono al quanto calmo ma allo stesso tempo severo e terrificante.
" Glup....mi dica." rispose il soldato.
" Come mai tu e tuo gruppo ci avete messo così tanto tempo per completare i preparativi di oggi? Non ti avevo forse dato un giorno esatto per ultimarli?" disse Ice alzando questa volta il tono della voce.
" Ecco vede...."
" Mi spieghi...." riproseguì l'arcosiano interompendo la parola del suo sottoposto," Perché ci avete messo un giorno e mezzo per terminare?"
" Ecco il fatto che era da diversi giorni che lavoramo senza sosta per ultimare il completamento di altri progetti. Senza aver avuto la possibilità di nutrici o di dormire qualche minuto è per questo che...." con una rapidità pressoché fulminea, Ice sparò un raggio laser dritto al cuore del suo servitore facendolo in seguito piombare al suolo privo di vita.
" L'ho già detto e lo ripeto: non tollero alcun genere di scuse. Se dò un ordine con delle precise indicazioni, esigo che venga rispettato esattamente come lo dico io! Capitano! " urlò di scatto il giovane imperatore.
" Si mi signore?" rispose il caposquadra inginocchiandosi rapidamente al suo cospetto.
" Voglio che trovi i compagni di questo scarafaggio: sopprimili! Sia loro che loro rispettive famiglie, poi se le hanno giustamente. Non voglio assolutamente che dell'erbaccia continui a vivere e a crescere nel mio impero."
" Come desiderate Lord Ice." rispose il capitano alzandosi in piedi per affrettandosi per andare ad eseguire il presunto ordine. Nel vocabolario di Ice la parola "Pietà" non esisteva più.
" Bene e adesso diamo inizio allo scontro di oggi." disse nuovamente Ice a un'altro dei suoi soldatini.
" Si mio signore. Aprite i portoni!"
Appena il militare pronunciò quelle rispettive parole, un enorme portone, situato al centro dell'arena, incominciò ad aprisi molto lentamente e da esso iniziarono ad oltrepassarlo un numeroso gruppo di arcosiani. Essi erano all'incirca duecento e non erano dei demoni del freddo comuni: tutti quanti erano, dal primo all'ultimo, dei cloni creati con le rispettive cellule del DNA di Ice.
" Salute! Oh grande e potente Ice!" dissero tutti quanti in coro inchinando leggermente il busto in avanti in segno di rispetto nei confronti del loro signore e padrone.
" Salute a voi miei fedeli combattenti." disse Ice apparentemente contento della loro presenza.
" Quest'oggi testerò le vostre attuali capacità. Siete stati creati con l'unico scopo di obbedire ad ogni mio volere e il comando che oggi vi chiedo di svolgere, è quello di scontrarvi tra di voi in combattimento all'ultimo sangue. Il finalista che soppraviverá, sarà il vincitore del duello e avrà l'onore di completare il proprio addestramento con il sottoscritto. Bene direi che ho detto abbastanza, non avete limiti di tempo. Iniziate!" concluse Ice accomodandosi su una elegante e soffice poltrona di pelle.
Era un vero proprio massacro; nel giro di pochi minuti venti guerrieri avevano già tragicamente perso la propria vita. Il sangue era da tutte la parti, i lamenti, accompagnati con le urla dei combattimenti che si davano allo stesso battaglia, ero diventati gli unici suoni che si potevano ascoltare in quel preciso istante. La scena era pressoché macabra.
Di tutto questo Ice non batteva neanche a una volta le palpebre; egli se ne restava tranquillamente comodo a sorseggiare dei deliziosi bicchieri di vino, per tutto il proseguimento dello scontro. Per egli essi non erano altro che dei sempli strumenti da utilizzare, i quali, se si fossero rotti o qualcosa genere,  poteva tranquillamente rimpiazarli o dimenticarli. Il suo animo era diventato un vero e proprio ghiacciaio eterno, il quale era quasi del tutto impossibile da scogliere nemmeno con l'aiuto del Sole più quocente.
Trascorsero trenta minuti dall'inizio di quella terribile carneficina e da duecento combattenti iniziali ne erano rimasti in fine solamente quattro e per il restante di esso invece non c'è era più nulla che si potesse fare. Dopo una breve pausa da parte dei quattro candidati, la lotta stava nuovamente per ricominciare, ma all'improvviso: " Basta così!" disse Ice fermando di scatto il combattimento.
" Ho visto abbastanza per oggi. Vuoi quattro vi siete dimostrati i più forti tra tutti gli altri cento novanta sei guerrieri. Per questo ho deciso di prendervi tutti e quattro sotto la mia ala e da questo momento in poi sarete conosciuti come la squadra speciale Armageddon. D'ora in avanti nessuno, nell'intero universo, sarà alla vostra altezza. Adesso andate pure a riposarvi domani inizieremo la conclusione del vostro percorso. Congedatevi!"
" Come desiderate potente Ice." dissero un'altra volta all'unisono i quattro guerrieri coricandosi nei loro rispettivi alloggi.
" Generale!"
" Si mio signore?"
" Tra una settimana a partire da oggi attacheremo la Terra. Voglio che prima di allora venghi preparato tutto secondo le mie precise istruzioni. Sono stato chiaro?"
" Sarà fatto mio signore. Mi occuperò personalmente di tutti i preparativi e le assicuro che al giorno prestabilito sarà tutto pronto come lo volete voi." disse fiero e orgoglioso il comandante.
" Sarà meglio per te altrimenti sai già cosa ti aspetta." gli rispose Ice restando rigido e glaciale come un Iceberg.

Sulla Terra nel frattempo la pace e la tranquillità stava regnando sovrana e tutto sembrava che essa potesse durare per molto tempo e invece in un lunedì di un tardo pomeriggio, qualcosa cambiò.
" Ehi mamma guarda cosa sono quelle cose su nel cielo." disse una bambina alla propria madre.
" Uh? Non lo so tesoro sembrano delle stelle cadenti. Sono bellissime non trovi?" " Si! " rispose la piccola entusiasta per quell'incantevole spettacolo.
Tutti terrestri avevano pian piano cominciato a guardare su nel cielo alla vista di quel particolare evento pur non sapendo ancora l'origine di esso. Con una estrema rapidità le comete cominciarono a cadere come dei missili su tutti gli angoli del pianeta distruggendo qualsiasi cosa gli piombava sul loro percorso. In verità esse non ero degli asteroidi ma bensì degli attacchi energetici sparati dai dei soldati nell'atmosfera terrestre.

Intanto a Conton City era già scattato il codice rosso: " Alzate immediatamente la barriera protettiva!" urlò il comandante dei pattugliatori

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Intanto a Conton City era già scattato il codice rosso: " Alzate immediatamente la barriera protettiva!" urlò il comandante dei pattugliatori.
" Si signore. Barriera protettiva attivata." gli rispose un suo sottoposto.
Nel giro di pochi secondi, dopo quel rispettivo comando, una gigantesca barriera protettiva, tramite dei macchinari particolari presenti in città, si in alzò su tutta la Terra avvolgendola e prottegendola dai rispettivi attacchi.
La situazione sembrava essersi momentaneamente stabilizzata e invece da un'altra parte del pianeta qualcosa o qualcuno stava già iniziando a muovere i suoi primi passi.
Delle capsule spaziali erano riuscite, senza dare nell'occhio, a camuffarsi con i colpi energetici del nemico, precitando a loro volta in diverse parti del globo e in ognuna di esse ne uscì, dal suo interno, una cinquantina di guerrieri. Per il momento n'erano scese un centinaio, per un totale di cinquemila soldati.
Uno nuovo ed atroce conflitto era giunto sulla Terra. Quale terribile sorte sarebbe tocca, d'ora in avanti, ad essa e a suoi abitanti?

Continua....

Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)Where stories live. Discover now