Capitolo 60. L'apprendista.

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Il tempo passava e Ardos stava acquisendo i segreti delle divinità grazie agli insegnamenti del suo angelo, che allo stesso tempo era anche divenuto il suo assistente. Nel giro di due anni era diventato un vero e proprio Dio della distruzione.
Quando il suo angelo lasciava il pianeta per svolgere delle faccende personali, Ardos addestrava di nascosto Asura in modo che anch'essa apprendesse le tecniche delle divinità. I due si erano messi d'accordo che bastava uno dei due che venisse addestrato dallo spirito celeste e che in seguito l'uno avrebbe addestrato nuovamente l'altro. Asura era molto contenta di ricevere quelle conoscenze, anche se dovevano agire in segreto, quello che stavano facendo era assolutamente proibito: un dio non doveva mai svelare i segreti delle divinità.
Un giorno ci fu una riunione speciale di tutte le maggiori cariche di tutti gli universi; quel l'evento si teneva ogni mille anni per discutere su tutti i problemi, sia di quelli dei mortali e sia di quelli dei divini. In quella speciale riunione c'era anche Reyko. Egli era divenuto, già da un secolo, il nuovo apprendista del grande sacerdote; era uno dei pochi allievi che il grande sacerdote avesse preso sotto la sua ala. Non era stato scelto soltanto perché nelle sue vene scorreva il sangue dei Kaioshin, ma perché egli era stato il primo di tutti nella storia a creare un forte legame di amicizia con quel grande essere superiore. Per lui lo considerava come un secondo padre.
Peccato che quella felicità fu inaspettatamente interrotta: dall'ultima riunione erano già trascorsi altri mille anni e di norma arrivò ancora il giorno prestabilito per un nuovo incontro; ma quel giorno stranamente non si presentò nessuno.
Reyko, preoccupato per quello che che stava succedendo, andò di universo in universo per verificare la loro strana assenza. Non era mai accuduto niente del genere fino ad ora. Non trovò nessuno e così tornò dal grande sacerdote per informarlo sulla situazione, ma al suo ritorno trovò il palazzo di Zeno completamente vuoto. Esplorò tutto l'ambiente e al suo interno non vi era anima viva. C'era soltanto un luogo rimasto da esplorare: il Nulla! E infatti la sua supposizione fu essata: trovò Zeno addormentato in una speciale sfera energiatica, ma la cosa che lo fece rimenere del tutto scioccato era un'altra. Non riuscuva a credere a quello che stava vedendo; Ardos se ne stava seduto su un trono di pietra e stava tenendo per il collo il grande sacerdote come se egli fosse un suo piccolo trofeo. In qualche modo era riuscito a batterlo.

Reyko cercò di salvarlo ma fu del tutto inutile, perché non appena egli si mosse Ardos spezzò, con una potente stretta della sua mano, l'osso del collo del suo prigioniero e dopodiché si teletrasportò con Reyko al palazzo di Zeno

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Reyko cercò di salvarlo ma fu del tutto inutile, perché non appena egli si mosse Ardos spezzò, con una potente stretta della sua mano, l'osso del collo del suo prigioniero e dopodiché si teletrasportò con Reyko al palazzo di Zeno.
Tornati al punto di partenza Ardos spiegò al giovane arcosiano che fine avessero fatto tutte le altre divinità: era riuscito nel corso dei secoli a ucciderli tutti, uno alla volta, sia gli dei che i loro stessi angeli, per acquisire una potenza ben superiore a quella del grande sacerdote.
Ardos, seccato di continuare a parlare alla presenza di quell'essere, lo scaraventò via con un potentissimo attacco energetico. Reyko non ebbe neanche il tempo di reagire che stava già sfrecciando ad una velocità prossima a quella della luce, sembrava una cometa.
Eliminato l'ultimo scocciatore Ardos raggiungese la sua amata, la quale teneva saldamente tra le mani due calici. Uno di essi lo diede al marito e dentro i due oggetti versò ad entrambi un liquido bianco-celeste. Era il sangue del grande sacerdote. Dopo aver recitato un'antica formula delle divinità, essi bevvero insieme dai calici e in un istante una luce bianca ed accecante li avvolse completamente. Durò circa un minuto e quando scomparve i due erano cambiati non solo nell'aspetto, ma anche nella forza. Avevano raggiunto un potere che oltrepassava, addirittura, quello delle divinità. Nella realizzazione del loro piano c'era voluto molto più tempo del previsto, ma alla fine era andato tutto come avevano stabilito e adesso restava soltanto da completare un'ultima parte: la creazione di un regno pensato a loro immagine e somiglianza.
Continua....

(Ardos, alla sua prima riunione con gli dei.)

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Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)Where stories live. Discover now