Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)

Capitolo 61. Un sonno rinvigorente.

Ardos e Asura avevano ottenuto un potere davvero immenso, ma ciò nonostante non erano ancora abbastanza potenti per distruggere Zeno. Costui li avrebbe immediatamente cancellati, appena egli si fosse accorto di un minimo torto contro di lui; tentare di eliminarlo senza un piano sarebbe stato un suicidio.
Perciò Asura aveva escogitato una soluzione: mentre Ardos era alle prese con il grande sacerdote, essa era riuscita, in qualche modo, a stringere una amicizia con il piccoletto e con l'inganno, facendo un piccolo gioco, gli fece cancellare tutti e dodici gli universi. Per salvare il loro, Asura aveva pensato di giocare ad una piccola estrazione di numeri, la quale se da essa usciva il numero fortunato che pescava la saiyan, Zeno avrebbe lasciato vivere il loro mondo. Ovviamente l'estrazione era stata manipolata.
Zeno, dopo aver estinto tutti quei mondi, incominciò ad avere gran sonno: aveva prosciugato del tutto la sua energia. Si era addormentato e Asura, approfittando della situazione, lo imprigionò in una speciale sfera, la quale lo avrebbe fatto sognare beatamente per l'eternità.

Era tutto sistemato ormai e per Ardos e Asura era giunto il momento di ritornare a casa; era li che avrebbero cominciato a mettere le radici del loro nuovo impero.
Mentre la coppia saiyan tornava nella propria terra naia, Reyko aveva finito il suo viaggio tra stelle: la sua corsa fu interrotta con un potente schianto su un pianeta. La potenza del colpo era stata così devastante che aveva fatto diventare il giovane arcosiano una specie di meteorite, così da distruggere l'intera stella che si era imbattuto.
Reyko, con una barriera protettiva, era riuscito miracolosamente a soppravivere, ma ciò nonostante per le numerose ferite riportate egli aveva perso completamente i sensi. Mentre vagava nello spazio vuoto dentro di lui era incominciato un processo automatico di guarigione: si trattava del Cosmic Breaker, una tecnica capace di assorbire tutta l'energia dell'universo e di incanalarla dentro il proprio corpo, per ottenere più potenza durante lo svolgimento di una battaglia. Nell'ultimo scontro contro Ardos aveva cercato di effettuare quella tecnica, ma il suo avversario era stato più veloce e glielo aveva impedito. Fortunatamente prima di svenire era riuscito, a sua insaputa, a iniziare quel procedimento e stava già assorbendo energia mentre viaggiava. Una tecnica che prima aveva sempre utilizzato soltanto nelle battaglie, in quel preciso momento gli stava stranamente salvando la vita.
Dopo un sonno rigenerante che durò ben cinquecento anni, Reyko si risvegliò carico e confuso allo stesso tempo: per qualche minuto aveva dovuto concentrarsi per ricordare le sue ultime vicende con Ardos e quando ebbe riacquistato tutti i suoi precedenti ricordi, incominciò a meditare nello spazio aperto. La meditazione che stava effettuando era diversa da quelle normali: se si concentrava molto profondamente poteva avere l'opportunità di comunicare con l'universo intero e con tutte le sue stelle. Questa tecnica era una delle tante che gli aveva insegnato il grande sacerdote.
Gli ci era voluta un'ora per ricevere tutte le informazioni che stava cercando, ma alla fine aveva ottenuto tutti gli aggiornamenti che aveva perso nel corso di quei cinque secoli. Magicamente era tutto dentro la sua testa.
Era partito verso il pianeta Ardos, battezzato così da quando Ardos, insieme a sua moglie Asura, avevano preso il potere assoluto sull'intero universo. In tutto il tempo che Reyko stava dormendo, i due saiyan, insieme ai loro figli, avevano instaurato col pugno di ferro un vero e proprio impero del terrore.
Quella era una delle tante informazioni ottunute, ma ce n'era una in particolare che lo aveva messo subito in agitazione: qualcuno sul pianeta stava per sfidare Ardos.
Reyko non sapeva l'identità di costui, ma non era quello il punto: chi diavolo poteva essere così tanto stupido da sfidare a viso aperto una divinità come Ardos, che nemmeno il grande sacerdote in persona era riuscito a sconfiggere? Per avere una risposta alle sue domande doveva recarsi di persona sul posto, con l'obbiettivo di fermare quel povero pazzo.
Continua....