Capitolo 63. Un diversivo per un salvataggio.

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Reyko era di nuovo giunto sul pianeta Ardos e, come aveva già fatto in passato con Rycon, aveva iniziato a meditare vicino all'atmosfera del pianeta per entrare in contatto con la mente di Nova.
Oltre a scoprire tutto del suo passato aveva scavato anche dentro il suo animo e così facendo aveva scoperto che oltre ad avere un buon cuore aveva anche un enorme potere nascosto, che doveva essere ancora risvegliato. Forse col tempo egli un giorno se ne sarebbe accorto.
Comunque quelle sue capacità non sarebbero bastate di certo a sconfiggere Ardos, nemmeno con il contributo del piccolo gruppo che aveva formato sarebbe stato sufficiente. Quando ebbe finito di meditare Reyko non se la sentiva di lasciarlo al suo funesto destino, e anche se non era più la sua battaglia, voleva compiere un ultimo piccolo gesto contro Ardos. Una settimana dopo si presentò di notte da Nova: egli non gli diede tante spiegazioni, gli disse soltanto che era un amico e che voleva aiutarlo. Gli chiese di seguirlo e senza farsi tante domande Nova decise di fidarsi e lo seguì. Reyko lo condusse in un'area deserta del pianeta, per essere precisi in una caverna. Al fine di essa apparve magicamente una porta, che Reyko con il linguaggio degli dei attivò. Con un po' di timore Nova lo seguì dentro la porta e quando giunsero dall'altra parte vide che non si trovano più sul pianeta, ma bensì da un'altra parte. Il luogo dove lo aveva portato Reyko era quello che sarebbe diventato in futuro la base della Resistenza: quel luogo era un piccolo satellite, portato a ventimila chilometri dal suo pianeta da Reyko con l'aiuto delle super sfere del drago. In passato esso veniva utilizzato dagli angeli per addestrare nuovi dei, Reyko aveva pensato che sarebbe stato più opportuno utilizzarlo per quella circostanza.
Per tornare sul pianeta Ardos, a Nova gli bastava semplicemente utilizzare la porta con cui erano venuti e con la speciale parola d'ordine avrebbe potuto benissimo aprila o chiuderla a suo piacimento. Oppure poteva anche andarsene dal satellite come si fa normalmente. Questa per Reyko fu l'ultima volta che si intromise in quella presunta causa, il resto lo avrebbe lasciato a Nova. Prima di andarsene Reyko lo fece addormentare e lo riportò a casa sul suo pianeta: gli fece credere che, tutto ciò che aveva visto e raccontato, fosse stato tutto un sogno e quando egli si sarebbe risvegliato avrebbe ricordato tutto, tranne la parte di aver parlato con lui. Era una procedura di sicurezza, nel caso se in futuro lo avessero torturato e di conseguenza fatto parlare. Come aveva già ripetuto, Reyko non voleva più essere coinvolto in quella storia.

Con quest'ultimo atto Reyko terminò il racconto che aveva cominciato con Alan, Nova e tutti i presenti che erano rimasti ad ascoltare. Nova e Alan lo rigraziarono di aver raccontato a tutti loro la verità e di aver fornito un rifugio per la Resistenza, ma ciò nonostante non cambiarono idea sul fatto di continuare a combattere contro Ardos, dio o non dio. Gli dissero che con la forza di volta di volta si poteva ottenere grandi risultati, l'importante era di non smettere di sperare. Tutto quel parlare nel convincerli a desistere era stato del tutto inutile, anzi al contrario gli aveva dato loro una maggiore motivazione per continuare a combattere.

Dun tratto nel cimitero arrivò un messaggero dal pianeta: egli comunicò a suoi superiori che nella loro zona i soldati avevano preso in custodia alcune famiglie e che le stavano torturando per farli parlare sul l'attentato che era accaduto il giorno prima. Cercavano incessantemente il responsabile e agli interrogatori c'erano anche i tre generali supremi: Arthica, Tiedus e Zorn.
In tutta fretta Nova disse di prepare I soldati per attacare, ma Alan lo fermò subito e gli disse che non c'era bisogno di schierare in campo le sue truppe. Gli disse: " se è un responsabile quello che vogliono, un responsabile è quello che avranno". Alan avrebbe fatto da esca mentre Nova con una squadra a sua scelta avrebbe salvato i prigionieri sotto tortura. Per il generale era un piano assai rischioso, il giovane saiyan poteva rimetterci la vita, ma era evidente che egli fosse preoccupato in fondo non conosceva ancora le capacità del giovane saiyan e su cosa era in grado di fare. Alan gli disse non preoccuparsi di nulla e di avere fede in lui; Nova non ebbe altra scelta che fidarsi del suo nuovo alleato. Il piano era stato deciso, ora c'era soltanto da non far attendere il pubblico di Alan. In fondo non voleva di certo essere maleducato, no?
Continua....

Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)Where stories live. Discover now