Capitolo 68. Sparizioni notturne.

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Gli scontri della Resistenza non potevano che andare alla grande da quando Nova era tornato nella mischia. Non si sentiva così bene da tanto tempo, sembrava che fosse ringiovanito di cinquant'anni talmente era arzillo, e questo aveva infuso nei suoi guerrieri una nuova speranza.
Per Alan invece non c'erano ancora dei miglioramenti significativi: ce la stava mettendo tutta per far sì che tutti imparassero, ma purtroppo era riuscito a trasformare soltanto altri sei guerrieri dalla sessione precedente. Quelli che invece si erano già trasformati si allenavano ogni giorno per superare ulteriormente i propri limiti, ma per il momento nessuno di loro era riuscito ancora a spingersi oltre: persino i migliori guerrieri fecevano fatica nell'impresa.
Man mano che i giorni passavano Alan non poteva non sentire nostalgia di casa: gli mancava la sua Kim, i suoi figli, i membri della sua squadra, suo fratello, gli abitanti di Conton City ecc... insomma tutto il suo mondo e si domandava come stessero andando le cose durante la sua lunga assenza. Egli però riusciva a tirarsi su il morale pensando che, anche se li aveva lasciati soli, essi se la sarebbero cavata benissimo e che ben presto li avrebbe rivisti tutti quanti con immensa gioia. Dopotutto non erano persone da sottovalutare.

Una notte, mentre tutti dormivano, Reyko andò a disturbare il sonno di Alan e, per non far sì che egli non facesse alcun rumore, gli mise una mano sulla bocca e senza dare alcun tipo di spiegazione teletrasportò entrambi lontano dal satellite. Tornarono soltanto alle prime luci dell'alba e Alan doveva essere messo subito in una vasca della rianimazione: era davvero ridotto a uno straccio. Dove lo aveva portato Reyko e che cosa gli aveva mai fatto?
Da quella notte ne seguirono altre simili e nei giorni successivi Alan tornava sempre mal ridotto. Il saiyan dopo la quarta notte si era stufato nel sparire senza essere avvisato, e così dall'ora si preparava a ricevere, ogni notte, la presenza di Reyko, e grazie alla vasca riusciva a recuperare le ore che perdeva di sonno.
I giorni ormai trascorrevano in quel modo: di giorno Alan allenava la Resistenza e di notte spariva insieme a Reyko chissà dove.

Nel frattempo al palazzo reale, dopo molto tempo, Ardos aveva smesso di meditare e aveva preso un'importante decisione: voleva dare un clamoroso annuncio alla popolazione del suo territorio.
Egli aveva deciso che, per far progredire al meglio il pianeta e far sì che la sua gente avesse un futuro migliore, avrebbe distrutto il muro che divideva il pianeta, per far sì che ridiventasse un unico mondo come era un tempo, con la differenza che avrebbero vissuto solo i migliori della loro razza. Per far sì che il progetto si realizzasse occoreva ristrutturare tutto quanto: tutto il territorio e tutti i suoi abitanti dovevano essere cancellati. Una vera propria estinzione programmata di massa. Nell'udire quelle parole i sudditi dell'imperatore furono al quanto estasiati nel ricevere quella clamorosa notizia e per concludere venne comunicato che i lavori sarebbero cominciati alle prime ore del giorno seguente. Per fortuna tra tutti quei saiyan ce n'erano anche alcuni che erano degli infiltrati ed alleati di Nova, i quali si mossero immediatamente per andare ad avvertire la Resistenza. Non c'era tempo da perdere, ogni minuto era diventato ormai prezioso.
Continua....

Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)Where stories live. Discover now