Capitolo 77. Amore fraterno.

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Krizy si risvegliò poco dopo la fine del duro scontro e accanto lei c'erano le sue compagne, Viola e Jenny. Da quando si erano ristabilite grazie ai poteri di Saya le erano rimaste sempre accanto, a vegliare affinché si ridestasse dal suo meritato riposo. Anche Krizy, ora che ci faceva caso, era tornata nel pieno dell'energie.
Saya, ora che aveva la loro completa attenzione, si inginocchiò e piangendo come una fontana disse loro: "Perdono! Vi chiedo umilmente perdono! Il mio è stato proprio un comportamento inqualificabile. Purtroppo non mi rimanevano molte alternative: se avessi disobbedito o addirittura fallito nello scontro, i miei non me l'avrebbero fatta passare liscia e mi avrebbero inflitto delle atroci sofferenze. E comunque non vi biasimerò se non vorrete perdonarmi: d'altronde chi vorrebbe mai perdonare la figlia di due demoni?"
Le tre ragazze, con il sorriso stampato in faccia, compresero la sua difficile situazione e dopo una breve riunione presero una decisione: " Parlo a nome di tutte tre, ti comunico che noi ti perdoniamo" disse Viola.
"E ti ringraziamo per il generoso aiuto che hai offerto per sconfiggere l'imperatrice. Ci domandavamo proprio come fosse possibile che una ragazza con una personalità e con un carattere così nobile come il tuo potesse essere la figlia di due esseri così malvagi come Ardos e Asura. C'è è da non crederci!"
Ora che erano diventate amiche, Krizy le fece una invitante proposta: " Senti, se non hai altri progetti per il futuro che ne diresti di diventare una di noi? Insomma, una Hopegirl! Il tuo aiuto sarebbe un'ottima risorsa per la squadra."
Pensavano che le ci volesse un po' per prendere la proposta, invece Saya accettò seduta stante e per ringraziarle della generosa offerta, con le lacrime piene di gioia, le strinse in un forte e soffocante abbraccio. In tutta la sua vita nessuno, tranne suo fratello Kobi, era mai stato così gentile nei suoi riguardi.
A proposito di suo fratello: non era quello il momento per lasciarsi andare dai sentimenti, dovevano andare fermarlo. Ella aveva percepito un'aura che si stava per spegnere per mano sua. Non c'era un minuto da perdere!

Nonostante fosse intervenuto nello scontro, Shu non era riuscito a risollevare la situazione. Kobi, durante la lotta, aveva utilizzato soltanto il 10% della sua forza. Del resto tra i fratelli, egli era decisamente più potente di tutti loro messi insieme. Come aveva già fatto in precedenza disse a Shu: "Arrenditi e non opporre più resistenza, altrimenti userò seriemente le maniere forti per eliminarti. Anzi, sai che faccio, ti faciliterò le cose."
Con una velocità che oltrepassava quasi quella della luce, Kobi andò dietro le spalle di Shu e immobilizò in un istante il giovane saiyan, spezzandogli sia le gambe e che le braccia.
Gomar, che era rimasto per tutto lo scontro a guardare vicino al corpo senza vita del padre, non riusciva a muovere nanche un muscolo, era completamente pietrificato dalla paura, che lo aveva sopraffatto.
Kobi era sul punto di dare il colpo di grazia al povero Shu, ma per fortuna che Saya arrivò giusto in tempo per fermarlo.
"Fermati fratello!"
"Saya, che cosa ci fai qui tu? E perché i tuoi avversari sono lì con te e per giunta vivi? Lo sai che nostro padre ci ha dato un ordine ben chiaro da eseguire. E un'altra cosa, che fine ha fatto nostra madre? Non percepisco più la sua presenza all'interno di queste mura. Esigo subito delle spiegazioni da parte tua e faranno meglio ad essere più che valide." disse Kobi con tono alquanto severo nei confronti della sorella.
"In breve mi sono ribellata, mi sono scontrata contro di lei insieme ad una saiyan di nome Krizy e unendo le nostre forze l'abbiamo sconfitta.
Tu non ti immagini come ci guardava: io, sua figlia, ero diventata per lei solo un oggetto da impiegare per i suoi loschi scopi. Non c'era amore nel suo cuore, forse c'era solamente spazio per sé stessa. Ma di questo non ne sono del tutto sicura.
Questo è tutto! E non aggiungo altro su questa vicenda, fratello".
Con grande sorpresa di Saya, Kobi le andò incontro dalla felicitá per abbracciarla: "Meno male, è di grande sollievo che non ti sia capitato nulla di grave" disse commosso. In fondo lei era l'unica persona a cui tenesse veramente nella famiglia. Sin da piccoli loro erano stati addestrati dai genitori per diventare delle vere e proprie macchine da guerra, ma ciò nonostante non avevano perso il loro grande legame di fratellanza.
"Mi dispiace per ciò che ti è capitato: sinceramente non pensavo che avresti avuto il coraggio di combattere contro nostra madre. Sei stata molto coraggiosa. Sono molto fiero di te" disse Kobi orgoglioso.
"Grazie, fratellone!" rispose Saya, commossa dalle parole del fratello.
"Ormai eri già al corrente da tempo che anch'io ero stanco di vivere in questo modo, che non volevo più causare altro male per ordine di nostro padre o per chiunque altro me lo avesse ordinato. Ma adesso grazie a te ora possiamo combattere contro questo sistema e cominciare finalmente una nuova vita".
Kobi si avvicinò poi al giovane Shu: "Ti chiedo profondamente perdono per ciò che ti ho fatto".
"Eheh! Non preoccupati, in fondo avevo percepito fin dall'inizio che dentro te non c'erano dei sentimenti negativi. Per me è stato, per così dire, un allenamento per testare le miei attuali capacità! E direi che ho ancora molta strada da fare, ehehe!".
Mentre i principi parlavano e le due ragazze intervenivano per chiedere chi fosse Shu e da dove provenisse, Krizy, nel frattempo, si era avvicinata al fratello depresso. Lui non aveva proprio il coraggio di guardarla negli occhi e appena lei gli fu davanti le disse: "Non guardarmi Krizy! Sono solo un fallito che non ha saputo fare nulla in questa guerra. Che razza di guerriero, anzi che razza di figlio farebbe morire il proprio padre senza nemmeno muovere un dito?! Eh?! Sono solo un...."
Ciaf! Improvvisamente Krizy aveva interrotto i lamenti del fratello con uno pugno diretto in faccia.
"Ma la vuoi smettere di lamentarti, smidollato che non sei altro?! Meno male che non c'è papà che ti guarda, altrimenti ti avrebbe già conciato per le feste. Lui ormai non c'è più, lo so! Però egli è morto perché credeva fino in fondo nella nostra causa! Si è sacrificato per te, per me, per tutti noi, affinché avessimo un futuro migliore e con ciò abbi il coraggio di onorare la sua memoria facendoti coraggio! Sii uomo! Sii un saiyan dannazione! I sentimentalismi devi rimandarli a più tardi, ora dobbiamo terminare ciò che abbiamo iniziato. Ne restano ancora tre da togliere di mezzo".
Krizy aveva ragione! A udir quelle parole, Kobi le disse: "Se mi permetti vorrei dare anch'io il mio contributo. Mi sembra il minimo dopotutto".
"E non dimenticarti di me Krizy. Anch'io sono pronta a combattere contro i restanti membri della mia famiglia." disse Saya più motivata che mai.
"Grazie mille ragazzi. Questo lo apprezzo davvero molto da parte vostra."
Rimessi in sesto gli ultimi feriti il gruppo stava per avviarsi verso le restanti zone del palazzo, quando improvvisamente si udì una colossale esplosione che fece tremare l'intero pianeta.
Cosa era stato? Chi l'aveva causata? Era forse morto qualcuno?

Continua....

Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)Where stories live. Discover now