Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)

Capitolo 16. Massacro a Conton City.

Ventiquattro ore erano ormai volate dalla partenza della squadra che Trunks aveva in precedenza inviato nella galassia dell'est, e dall'ora essi non avevano ancor fornito alcun rapporto al quatier generale.
La cosa fu al quanto sospetta per via che secondo il protocollo che si era di recente instaurato dalla Kaioshin del tempo, ogni pattugliatore doveva fornire almeno, dopo un giorno dall'inizio della propria missione, un rapporto ben dettagliato della sua attuale situazione. Questa decisione l'aveva decisa per via del clima che in quei giorni si stava ansiosamente respirando.
" Uh! È molto strano che non ci abbiano ancora contattati, proviamo a vedere se ci sono dei messaggi." disse Chronoa ordinando a un pattugliatore del quartier generale di verificare se essi avevano fornito quasialsi tipo di notizia.
" Lady Chronoa, abbiamo un video messaggio da parte del capitano della squadra tredici."
" Ah meno male! Sia ringraziato il cielo! Convocatemi immediatamente il sommo Kaioshin, Trunks e Alan. Voglio che anch'essi siano presenti ad ascoltarlo."
" Come desiderate Milady." rispose un altro pattugliatore avviandosi ad eseguire l'ordine che gli era appena stato imposto.
Dopo che ognuno di essi si staccò dalle proprie attività e una volta che ognuno giunse al quartier generale, Chronoa ordinò, con molta preoccupazione adosso, di far partire la visualizzazione del presunto filmato.
Esso fu breve ma fu più che sufficiente per ottenere delle informazioni al quanto interessanti: nel video si poteva intravedere un super saiyan mascherato che massacrava, con in audita violenza, tutti gli agenti. Sembrava come vedersi un film del l'orrore tra tutte quelle urla strazzianti che emanavano le presunte vittime. Tutto questo bastò a far capire a tutti i presenti quanto fosse crudele e spietato quel presunto assassino e una volta terminata la registrazione, nella stanza non poteva che non regnare un silenzio di tomba. Nessuno aveva il coraggio di prendere la parola; nell'aria si poteva soltanto percepire una tristezza mista con una rabbia incalcolabile.
" Mio Dio! Vorrei non fosse vero....sul pettorale di costui presenta il simbolo della nostra pattuglia temporale. Questo sta a significare solo un'unica cosa: che qualcuno tra di noi deve averci traditi." disse la Kaioshin del tempo profondamente scossa.
" Il tradimento potrebbe essere un opzione plausibile, ma potrebbe darsi
che quel l'uniforme l'abbia semplicemente rubata, e che poi ci abbia messo sopra quel'inquietante "X" rossa sul nostro logo, per simboleggiare l'odio verso la nostra compagnia. Non vi pare?" si diceva tra sè, a voce alta, il vecchio Kaioshin.
" Uuuhhh! Probabilmente potrebbe essere anche vero ma non siamo del tutto sicuri su questo particolare; in fondo possiamo stare qui a parlare per ore su questo argomento ma alla fine saremo sempre a punto e a capo. Tu che ne pensi Alan?....Alan?" disse Trunks  incuriosito per il continuo silenzio da parte del compagno.
" Mi posso definire una persona che combatte per il bene, che vorrebbe aiutare sempre il prossimo evitando preferibilmente la morte di un essere vivente. Ma.... quando vedo un male come questo nemmeno io posso più  trattenermi. Gliela farò pagare per tutto quello che ha fatto e come ho già detto se sarà necessario, non esiterò ad eliminarlo con le mie stesse mani." esclamò Alan sembrando calmo ma allo stesso tempo rattristato e pieno di ira.

Una volta che riprese il controllo, il giovane saiyan radunò tutto il suo team e dopo aver avuto il consenso dei rispettivi Kaioshin, partirono nella speranza di scrivere la parola fine al quel terricante capitolo.
" Alan mi senti?"
" Si Trunks ti sento forte e chiaro."
" Mi devo scusare! Prima che partissi non ho avuto il coraggio di guardarti negli occhi per dirti che mi dispiace moltissimo per come sono andate le cose. Avrei dovuto fin dall'inizio mandare te e la tua squadra sul quel pianeta e invece...."
" Non aggiungere altro." disse Alan interompendo il discorso del compagno.
" Ho capito tutto sai! Hai ritenuto fare la cosa più giusta per tutti noi, ma sfortunatamente non è andata come speravi. Errare è umano sai?
Ma non per questo che non possiamo rimediare ai nostri sbagli e perciò ti faccio questa promessa: troverò questo assassino e che lo prenderò a calci nel culo anche per te. Eheheheh!" disse Alan convinto della sue attuali capacità.
" Eheheheh! Grazie Alan." disse Trunks chiudendo poi la comunicazione con Alan.
Giunti nella zona ritratta nel video, il gruppo notó da subito qualcosa di strano; nessuno di loro era riusciva a percepire l'aura del nemico.
" Tsk, scometto che quel vigliacco deve aver abbassato di proposito l'aura al massimo. Non abbiamo scelta propongo di dividerci e cercalo, ma non agite impulsivamente contro di lui. Affrontarlo da soli sarebbe un suicidio, una volta trovato  comunicatelo subito agli altri, intesi?"
" Intesi!" risposero tutti quanti all'unisono.
" Bene andiamo." disse Alan per poi dividersi col il resto della squadra.

Nel frattempo a Conton City una strana figura incappucciata era riuscita, in qualche modo, ad entrare in città e quando essa arrivò al cuore di essa, venne fermato da un agente del posto per identificarlo.
" Mi scusi signore, credo di non averla mai vista da queste parti le chiedo cortesemente di farmi vedere i suoi documenti e il suo permesso di soggiorno in città." chiese cortesemente la guardia.
Esso però non ebbe nemmeno il tempo di ricevere una risposta che il misterioso vagabondo lo pugnalò di netto, con una lama di Ki, al cuore per poi proseguire nel suo cammino come se non fosse accaduto assolutamente nulla. In un lampo arrivò subito il panico e il caos facendo, dopo pochi minuti, scattare l'allarme generale e nel giro di poco tempo venne completamente circondato da una decina di pattugliatori.
" Fermo dove sei! Alza bene le mani verso il cielo e non opporre più alcun tipo di resistenza! Sei in arresto!" disse uno degli agenti temporali.
"In arresto?Avanti! Venite pure a prendermi, se ci riuscete. Sono venuto per togliere definitivamente di mezzo la spazzatura, e in questo caso siete proprio voi l'immondizia, agenti temporali." disse Killer in un tono del tutto glaciale.
Quest'ultimi reagendo alla provocazione di quello straniero, si buttarono, uno alla volta, nella lotta e sfortunatamente uno ad uno furono schiacciati come se fossero dei piccoli insetti.
Per fortuna che uno di essi riuscì con astuzia a nascondersi, iniziando successivamente a trasmettere, tramite via radio,un disperato SOS.
" SOS! SOS! SOS! A chiunque sia in ascolto in questo momento...Conton City è stata attaccata! Ripeto: Conton City è stata attaccata! Richiediamo con urgenza un supporto immediato." disse il giovane agente ansimando per l'agitazione.
" Ripeto abbiamo bisogno di un aiuto im....."
"Oooohhh!...Ma tu guarda chi c'è qui." disse Killer interoppendo la frase del pattugliatore, per poi sollevarlo strigendolo per il collo.
" Un riufiuto è sfuggito alla mia vista;  sarà meglio finire subito il lavoro." disse Killer puntando la sua micidiale lama sulla gola di quel povero disgraziato. Stava per tagliarla quando improvvisamente qualcuno lo fermò giusto in tempo.
" Ti ho trovato finalmente perché non tela prendi con uno della tua taglia." disse la misteriosa figura scaraventando in seguito il diabolico Killer contro la parete di un edificio.
La figura in questione era proprio Alan; fortunatamente egli stava rientrando, in quell'asso di tempo, con la propria squadra sulla sua navicella riuscendo così a ricevere il messaggio di aiuto per poi teletrasportarsi immediatamente  sulla Terra con il resto del suo team.
Dopo che Killer si ricompose, toglendosi di dosso le ultime macerie che lo tenevano intrappolato, i due guerrieri erano, dopo tanto tempo, faccia a faccia e propio quando Alan stava per iniziare a colpire il proprio sfidante, venne scagliato all'improvviso in lontananza da un attacco energetico.
" Ahi! Ahi! Ahi! Che botta! Ma si può sapere chi è stato?"
" Uhuhuh! Vedo che come sempre hai  pellacia dura saiyan." disse la voce del presunto aggressore la quale, alle orecchie del giovane saiyan, era pressoché familiare.

Continua....