Capitolo 7. Un cuore spezzato.

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Era vero! Era tutto vero! Non era, per gran sfortuna, una bugia. La notizia la quale era stata annunciata in precedenza ad Ice e nella quale egli non voleva quasi credere assolutamente, si era tragicamente trasformata in assoluta certezza e verità. Il pianeta nel quale egli aveva trascorso gran parte della sua vita, era completamente scomparso nello spazio aperto. Di esso non ne rimaneva la men che minima traccia.
Alla vista di quel terribile scenario, il povero Ice stava quasi per perdere la ragione, ma fortunatamente egli riuscì a calmarsi e si ricordò che c'era una possibile soluzione a questo problema: le sfere del drago! Con la differenza che egli non avvrebe chiesto l'intervento di Shenron, ma bensì quello di Polunga il drago originario del pianeta Namek. Egli era il solo, con suoi vasti poteri, in grado di aiutare il povero arcosiano, infatti era proprio lì che era intento recarsi attualmente.
Giunto su Neo Namek Ice, col suo radar cerca sfere da pattugliatore (oggetto il quale veniva solamente utilizzato nei casi di estrema emergenza), incominciò a cercare di nascosto le sette sfere. La sua presenza voleva cercarla di renderla il più invisibile possibile agli occhi dei namecciani, avendo il timore che essi, per alcune ragioni giuste e personali, non gli avrebbero mai concesso la consegna dei rispettivi oggetti. Per tale ragione non volle assolutamente corre quel possibile rischio così da evitare anche l'uso della forza contro gli abitanti del luogo.
Tramite la rapidità del teletrasporto al giovane arcosiano gli ci vollero soli cinque minuti per radunarle tutte quante e una volta riunite potè finalmente evocare il grande drago, tramite il namecciano che aveva acquisito durante il suo periodo di addestramento per diventare un pattugliatore.
" Appari! Drago Polunga!" disse Ice gridando e recitando la formula magica.
All'improvviso, come si poteva già immaginare, il cielo si fece scuro e in un istante dopo una giantesca luce accecante si alzò come un razzo verso il cielo formando poco a poco la grande figura di Polunga.

All'improvviso, come si poteva già immaginare, il cielo si fece scuro e in un istante dopo una giantesca luce accecante si alzò come un razzo verso il cielo formando poco a poco la grande figura di Polunga

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" Colui che mi ha evocato, ha il diritto di esprimere tre desideri e io in qualche modo cercherò di realizzarli. Però un avvertimento: per il momento posso concedere solo un desiderio per via che in precedenza sono già stati realizzati i primi due. E ora, dimmi qual'è la tua richiesta?" disse Polunga in attesa di un comando. Stranamente Polunga aveva solo un desiderio a disposizione, ma Ice a questo non importava e senza farsi troppe domande iniziò a formulare la sua richiesta.
" Voglio che il pianeta Pawatt venga ricomposto, pezzo per pezzo, com'era prima." disse Ice convinto  della sua decisione.
Dopo pochi secondi di silenzio, il drago riprese la parola per dare una risposta definitiva al desiderio di Ice: " Mi spiace, ma mi non mi è possibile esaudire questa richiesta." disse Polunga con molta chiarezza.
" Cosa? E per quale motivo spiegamelo?" disse Ice furioso ma allo stesso tempo incredulo alle parole pronunciate dal drago.
" È molto semplice: come avevo già accennato prima degli individui prima te, hanno formulato i loro rispettivi desideri. Il primo fu quello che negassi la rinascita del pianeta Pawatt e il seguente fu più o meno simile al primo: negare la possibilità di far riportare in vita la popolazione di Pawatt. Per ragioni di contratto sono obbligato a rispettare le precise richieste e non mi è concesso contraccambiare in qualsiasi modo i rispettivi desideri."
Udendo quelle ultime parole, gli occhi di Ice si spalancarano, le sue gambe caddero come dei sassi in ginocchio sul terreno e in fine smise di formulare qualsiasi tipo di pensiero.
Sembrava che in quel preciso momento qualcuno lo avesse pugnalato in pieno petto, puntando con estrema precisione, dritto al cuore. Quelle frasi lo avevano pienamente devastato.
Dopo diversi minuti di completo silenzio, Ice decise, con grosso sforzo di parlare, senza alzare il proprio capo verso l'alto, nuovamente con Polunga per chiedergli l'ultimo desiderio ancora disponibile.
" Dimmi i responsabili di tutto questo? Voglio sapere chi sono coloro che hanno architettato tutto ciò." disse Ice profondamente disperato.
" Coloro che hanno espresso i precedenti desideri sono gli stessi individui che hanno distrutto il pianeta Pawatt. Essi sono gruppo di giovani guerrieri saiyan. Bene, ho esaudito il tuo desiderio, ora posso anche andare. Addiooo!" concluse Polunga dileguandosi con le sfere nei cieli di Namek.

Mezz'ora dopo la scomparsa di Polunga, alcuni namecciani si erano frettolosamente recati sul posto dell'apparizione per verificare di persona chi fosse il responsabile del l'evocazione della loro divinità.
" Ehi!Tu?!" disse uno dei guerrieri " Chi sei straniero? Come hai fatto prendere le nostre sfere del drago? Ma soprattutto chi ti ha concesso il permesso di utilizzarle senza aver  prima chiesto l'approvazione dei nostri saggi?"
Alle domande del namecciano non arrivò alcuna risposta, solo un inquietante silenzio da parte di Ice.
" Ehi! Sto parlando con te!" disse inervosito il combattente.
" Guarda che se non parli dovrò usare le maniere forti per farti svuotare il sacco."
Dopo un altro minuto di incessante silenzio, Ice riprese improvvisamente a parlare, borbottando diverse frasi con sé stesso.
" Meledetti! Maledetti! Vi ucciderò tutti per quello che avete fatto!"
" Ehi! Scusami sei matto per caso? Con chi stai parlando? Io sono qui!" disse scocciato e allo stesso tempo curioso il namecciano.
" Maledetti! Maledetti!" disse nuovamente tra sè Ice aprendo questa volta le mani verso il terreno sporche di sangue per l'eccessivo sforzo che si era procurato con i pugni.
" Maledetti! Maledetti! Vi ucciderò tutti lo giuro!" subito dopo quelle parole dalle mani di Ice iniziò a caricare un attacco energetico pronto per essere scagliato contro la superfice del pianeta.
" MALEDETTIIIII!!!" disse Ice urlando  impreda all'ira con tutto il fiato che aveva in corpo. In quei pochi istanti da quel terricante grido, egli lanciò, pochi secondi dopo, un potentissima onda di energia facendo del tutto  scomparire l'intero Neo Namek. La malasorte, per un'altro scherzo del destino, era piombata nuovamente sui destini di quello sciagurato popolo.

Trascorsero ventiquattro ore dall'ora e dopo una lunga assenza Ice tornò nuovamente alla base, nella quale era precedentemente scomparso. Ad accoglierlo c'erano una serie di soldati e ovviamente non poteva mancare il suo diabolico zio e tutti quanti non poterono non notare che qualcosa nel giovane era cambiata rispetto al giorno precedente della sua misteriosa partenza.
" Posso chiederti dove sei stato?" disse incuriosito Freezer.
" Nei dettagli, la cosa non ti riguarda affatto." gli rispose Ice in un tono al quanto glaciale.
" Ti basterà sapere che in tutto questo tempo mi sono sbarazzato due misere razze: quella saiyan e quella namecciana. Il restante di essi si trovano sulla Terra, i quali coprono il ruolo di pattugliatori temporali.
" Ma sei pazzo?!" disse Freezer sorpreso dalle parole del nipote.
" Ok capisco i saiyan ma per quale motivo hai sterminato tutti i namecciani? Con loro la loro scomparsa lo sai che se sono andate anche le sfere del drago di Namek?" disse Freezer inervosito per quella scelta.
" Lo so e allora?"
" Cosa?" rispose Freezer nuovamente incredulo.
" Hai capito bene. Non alcun interesse nel tenere in vita degli oggetti o delle persone che sono totalmente inutili. Ora come ora ho altri pensieri nella testa e nei quali devo metterli in pratica il prima possibile. Ci siamo capiti?!"
" Si ma...." dun tratto Freezer smise di parlare per via che Ice gli stava puntando un dito laser sulla dritto sulla testa. Il suo sguardo era pressoché tetro, e allo stesso tempo terrificante.
" Ho detto ci siamo capiti?!" disse severamente Ice.
" Glup! Intesi!" rispose Freezer spaventato.
" Bene. Ah una cosa da questo momento in poi esigo che mi si chiami Lord Ice e pretendo anche che cambi il tuo tono e il tuo atteggiamento nei miei riguardi, ricordandoti chi è adesso tuo l'imperatore. Sono stato chiaro?!" disse Ice sparando un raggio laser sulla spalla di Freezer.
" Groar! Groar!Come....desiderate....Lord Ice." rispose Freezer sottometendosi in ginocchio al suo nuovo padrone. Lo stesso lo fecero poi anche tutti soldati presenti.
" Ok! Abbiamo perso fin troppo tempo! È giunto finalmente il momento di mettersi al lavoro seriamente e di prepararsi ad un futuro attacco contro la Terra e suoi guerrieri. E credetemi sulla parola che questa volta non andrà com'è accaduto in passato a quel l'incapace di mio zio.
No! Stavolta con i metodi che metterò presto in pratica, più niente e nessuno sarà più in grado di fermarmi!" "Nemmeno tu ne sarai capace: Alan!"

Continua....

Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt