Capitolo 9. L'invasione.

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" Squadra Alfa a Nave madre mi ricevete?" " Squadra Alfa a Nave madre mi ricevete?"
" Qui Nave madre vi sentiamo forte e chiaro squadra Alfa, parlate pure vi ascoltiamo." rispose un tecnico adepto alle comunicazioni del veicolo.
" Sono il capitano Trek, capo della squadra Alfa chiedo l'autorizzazione di sua maestà l'imperatore nel dare il via all'invasione del pianeta Terra." disse chiaro e conciso il capitano Trek.
Dopo una breve attesa di un minuto:
" Ha tutte le squadre atterate sulla Terra, qui è la Nave madre che vi parla. Per ordine del nostro imperatore, avete il permesso di inziare con l'operazione <<Big Smash>>."
" Ricevuto passo e chiudo." " Ehehe! Bene era ora, avete sentito tutti? Possiamo cominciare e ricordate che non si fanno prigionieri. Lord Ice vuole che gli uccidiamo uno ad uno, senza però finirli immediatamente. Egli vuole farli soffrire facendoli provare, sulla propria pelle, una sensazione di eterno dolore. Ahahah! Nessuna pietà! " gridò come gesto di incoraggiamento il capitano Trek." E adesso andiamo! "
"Siiiiiiii!!!" dissero tutti quanti contemporaneamente tramite via radio.
Tutti soldati si erano sparsi casualmente in tutte le zone del pianeta, con un obiettivo molto semplice da eseguire: distruggere qualunque cosa si trovasse sul loro cammino.
Boschi, montagne, mari, animali, città, persone, in somma nessuno veniva risparmiato; ogni meraviglia del creato veniva spazzata via come se fosse cenere che veniva trascinata via dal vento. Una morte rapidità era l'unico sollievo che in quel momento si potesse ricevere.
Con la nuova minaccia che si era appena manifestata, i pattugliatori, divendosi in rispettive squadre, si affrettarono nel raggiungere con le loro tecniche del teletrasporto, i presunti invasori sparsi ormai in tutti gli angoli della Terra.
Anche per i pattugliatori risultava abbastanza semplice la loro strategia: combattere e sconfiggere i maggior numero di avversari. Da quel momento in avanti, la guerra per la soppravivenza del pianeta era ufficialmente iniziata e tutto il suolo terrestre era il suo campo di battaglia.

Intanto, mentre i guerrieri si stavano dando battaglia, una capsula, più piccola rispetto a quelle precedenti, si stava nel frattempo aprendo e da essa ne uscì un piccolo drone radio comandato, il quale, non appena si ricompose ed iniziò a calcolare una serie di calcoli nella sua memoria, partì come una setta verso una specifica destinazione: Conton City!
Al suo arrivo in città nessuno si era minimamente accorto della sua presenza; il caos era ormai ovunque e nessuno avrebbe mai prestato la benché minima attenzione per un oggetto così minuscolo.Grosso sbagliato! Infatti il piccolo drone, si era diretto verso dei generatori energetici, i quali stavano alimentando, in quel preciso momento, la barriera protettiva che avvolgeva come difesa l'intero pianeta.

Nonostante i generatori avvesero anch'essi dell'efficaci protezioni per possibili pericoli, per il drone fu un scherzo disattivarli con uno specifico codice e spare delle piccole cariche esplosive, le quali avrebbero benissimo distrutto un'intera ...

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Nonostante i generatori avvesero anch'essi dell'efficaci protezioni per possibili pericoli, per il drone fu un scherzo disattivarli con uno specifico codice e spare delle piccole cariche esplosive, le quali avrebbero benissimo distrutto un'intera navicella. In pochi secondi le tutte mine che aveva piazzato scoppiarono come se fossero dei petardi, e di conseguenza la barriera, la quale stava barricando la Terra, scomparve come una bolla di sapone. Ormai nell'accedere oltre non era più un problema.
Approfittando della fortunata occasione, il restante della flotta nemica stava pian piano avanzando verso la Terra e man mano che ognuna delle astronavi si avvicinava nell'atmosfera, da esse ne usciva un nuovo squadrone, fresco e pronto per la battaglia.

Gli scontri per la pattuglia temporale si stavano dimostrando più duri del previsto; i loro nemici erano più forti di quanto si potessero aspettare. Naltronde non potevano di certo intuire che essi erano stati tutti addestrati e selezionati da delle severissime cure da parte di Ice. Gli aveva allenati con l'unico scopo di renderli quasi invicibili contro ogni genere di nemico che gli si parava davanti e infatti i risultati di tutto ciò si dimostrando molto chiaramente.
" Generale! Generale! Qui è la pattuglia quattro, sono troppo forti per noi dobbiamo ritirarci! Mi spiace!"
" Qui è la pattuglia venti sette anche noi dobbiamo ritirarci."
Quasi tutte le pattuglie stavano battendo il ritirata.
" Ho capito! Avete fatto del vostro meglio uomini, ritiratevi pure e cercate in tutti modi di soppravivere." rispose il generale afflitto per le notizie ricevute.
" Maledizione!" disse sempre il comandante sbattendo con violenza il proprio pugno sulla scrivania.
" Non mi aspettavo minimamente che fossero così forti? Non sò più quali controffensive possa ancora mettere in campo! Ormai sono nel pallone più totale!
Ha qualche consiglio darmi in proposito Lady Kaioshin?"
" In questo momento non mi viene assolutamente niente. L'unica cosa che possiamo fare in questo momento, è continuare a combattere fino a che i nostri corpi non cedano completamente e non mollare per qualsiasi ragione al....." dun tratto la Kaioshin fu improvvisamente interotta da una tremanda esplosione all'interno del quartier generale.
Quando riprese i sensi, nonostante fosse ancora un po' disorientata per l'impatto, Chronoa si accorse che tutto quanto nell'edificio era completamente raso al suolo e ovviamente tutti i suoi pattugliatori, che erano presenti in quel momento, avevano tragicamente perso la vita.
" Se questo è....un...incubo, svegliatemi." disse Chronoa svenendo nuovamente per una brutta botta che aveva ricevuto sulla testa.

Nello stesso istante dove stava avvenendo quella mostruosa imboscata alla Kaioshin del tempo, i guerrieri temporali, dal ritiro che si erano impostati, avevano ripreso nuovamente il coraggio e l'autostima di continuare a combattere per via che con in essi nella lotta si era aggiunto Alan e la sua squadra, ritornati dopo lo svolgimento di una delle loro missioni. Essi erano proprio le figure le quali ci si poteva tranquillamente appoggiare.
" Mi domando proprio che cosa sta succedendo? Come è potuto accadere tutto ciò?" si diceva perplesso e pensieroso Alan.
" Uh? Di chi è quest'aura?" " Ma è quella di Freezer! Non può essere, come ha fatto quel maledetto a scappare dal quel pianeta? Ero sicuro insieme ai Kaioshin che quella stella fosse a prova di fuga. E inoltre non è solo: percepisco chiaramente altre cinque presenze molto potenti insieme a lui e una di esse è molto più potente di tutte altre messe insieme. Chi sarà mai? Devo subito vederci chiaro in questa storia."
Teletrasportandosi nel luogo dove aveva captato le aure negative, arrivò a Conton City, distrutta quasi completamente da precedenti attachi del nemico. Guardandosi attorno notò che la sua squadra era già sul posto ma stranamente ognuno di loro era pressoché, con lo sguardo rivolto verso il cielo, pietrificato dalla paura.
" Eccomi ragazzi." disse Alan atterando nella loro zona.
" Che vi succede?! Perché siete qui fermi in palati a non fare nulla?! Non vedete che ci stanno attacando?!"
Nessuna risposta uscì dalle bocche dei suoi amici: " Ragazzi! Allora mi rispondete si o no?! Kim! Mi spieghi almeno tu che vi succede?! Parla!" gridò Alan sperando di ottenere una meritata risposta.
La ragazza non disse nuovamente una parola, l'unica cosa che fece fu quella di indicare col proprio braccio, rimanendo sempre incollata con lo sguardo verso l'alto, quello che stava con stupore osservando.
Alan si girò di consueto nella direzione indicatagli dalla giovane saiyan e quando anch'egli vide quello che stavano vedendo i suoi compagni, il suo corpo si bloccò come se all'improvviso fosse diventato una solida statua di marmo.
" No! Dimmi che non è vero?!" si diceva impressionato tra sè il povero Alan.
" Dimmi che non sei tu?! Dimmi che non centri niente con tutto questo?!"
disse nuovamente Alan alzando questa volta un po' il tono della voce.
" Dimmi che non sei tu il responsabile tutto questo?!.....Rispondimi, ICEEEEE!!!"
urlò il giovane saiyan con tutto il fiato che aveva in corpo. Il silenzio era l'unica risposta che per intanto aveva ricevuto Alan e il suo team, e faceva sfortunatamente supporre che quel mutismo da parte del loro compagno, che qualcosa nelle domande che aveva formulato Alan, era a malincuore vera. Il loro amico era diventato uno sporco traditore.

Continua....

Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)Where stories live. Discover now