Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)

Capitolo 58. La creazione del diavolo.

Reyko, dopo essersi complimentato con Alan per i suoi straordinari riflessi, comunicò a tutti i presenti che non era venuto per far loro del male, ma anzi si era mostrato per dar loro un consiglio: arrendersi all'imperatore Ardos.
Nova, con un tono alquanto seccato per il consiglio di Reyko, gli chiese il motivo per il quale avrebbero dovuto arrendersi, senza nemmeno continuare a combattere. Egli e tutti altri guerrieri saiyan, i quali erano caduti in battaglia, avrebbero allora rischiato le proprie vite per nulla? Reyko, con tono sicuro e diretto, rispose che i loro compagni erano caduti per niente.
A quest'ultima provocazione il vecchio saiyan tentò di mettergli le mani addosso ma fu subito trattenuto da suoi due figli. Che cosa poteva saperne uno straniero di cosa aveva dovuto subire il suo popolo? Con che diritto e con che coraggio poteva parlar loro in quel modo? Ma chi si credeva di essere?
Invece sapeva eccome come si potevano sentire, perché moltissimo tempo fa era capitata la stessa disgrazia alla sua gente; egli fu uno dei pochi della sua razza a soppravivere dalla mano di Ardos. Reyko, in fine, fece una domanda ai saiyan presenti: "Chi di voi conosce veramente Ardos?". Loro gli risposero dicendogli tutto quello che avevono sentito su di lui, ma nel sentire la loro versione, Reyko dovette tristemente informarli che erano stati, a loro insaputa, ingannati. Tutto quello che gli avevano raccontato non fu nient'altro che una sporca bugia.

A raccontar loro la verità ci avrebbe pensato lui, era arrivato il momento che essi conoscessero la vera storia del loro pianeta.
Questa storia ha avuto inizio più di diecimila anni fa, quando i primi saiyan stavano cominciando a costruire le prime basi della loro civiltà. Anche in quel lontano passato i giovani saiyan venivano addestrati per diventare grandi guerrieri per poi essere mandati alla conquista di nuovi mondi, ma essi ricevevano un trattamento assai diverso da quello che si usava oggi.
Fin dalla giovane età venivano stremati e ridotti in fin di vita; un trattamento assai crudele per far si che essi diventassero sempre più potenti. Pochissimi riuscivano a sopravvivere e la maggior parte riusciva a malapena ad arrivare ai sedici anni. Tra questi saiyan, ce n'era uno in particolare che riusciva sempre a sopravvivere a quel trattamento. Il saiyan in questione era proprio Ardos. All'inizio anche per lui era stata dura, ma col passare degli anni si fece l'abitudine e all'età trent'anni riscuì a raggiungere tutte le fasi di trasformazione che un saiyan potesse ottenere. Questo però non gli bastava, voleva di più e così iniziò a cercare se esisteva qualcuno sul pianeta che era in grado di soddisfare la sua sete di potere.
Ne trovò soltanto uno, che come lui era riuscito a soppravivere all'addestramento mortale: una saiyan per essere precisi. Il suo nome era Asura! I due si scontrarono, si ridussero in fin di vita, divennero più forti e alla fine tra i due scattò una scintilla. Si innamorarono! Avevano tante di quelle cose in comune che anche loro stessi si trovarono alquanto sorpresi e visto che ormai sul loro pianeta non c'era più nessuno che li potesse rendere più potenti, decisero di andarsene e di intraprendere un viaggio alla ricerca di un essere che li potesse rendere ancor più potenti di quanto lo erano già. Quello era soltanto il primo passo per raggiungere la vetta più alta del potere.
Continua....

(La coppia suprema.)