Dragon Ball Xenoverse 2.2 Le avventure di Alan. (Completa)

Capitolo 4. Una partenza inaspettata.

Il tempo a volte può essere un grande nemico quando non si ha più nulla da fare. Infatti, per Alan e il suo team, era diventata attualmente questa loro la situazione. Da mesi non avevano avuto più un incarico serio e per quanto riguardava quelli semplici venivano assegnati a gli altri pattugliatori, tanto da farli restare, come si poteva già intuire, a bocca asciutta.
Una mattina accade, visto che essi erano ancora fermi a non far nulla, che Alan decise di proporre un'idea a suoi ragazzi.
" Ehi ragazzi! Non ce la faccio più a starmene fermo a fare niente. Lo so che in questi mesi abbiamo svolto diverse attività per la città e anche qualche duna nostra personale. Però sinceramente non ce la faccio più! Ho voglia di combattere di muovermi un po' e per questo motivo vi propongo dei piccoli scontri amichevoli tra di noi. Così potrò anche osservare se in questi ultimi tempi di cosidetto relax non siete diventati un po' troppo mosci nella lotta. Ok! Fatemi vedere quello che sapete fare."
Dopo due ore di scontri la squadra terminò al calar del sole e per Alan fu grande sollievo nel constatare che i suoi ragazzi erano in perfetta forma. Il benessere non gli aveva per niente afflosciati.
Per i risultati che si erano prediposti,  tutti i membri del team tornarono nella loro rispettive dimore stanchi ma sodisfatti.Tutti?! Non proprio tutti. Uno di loro non condivideva lo stesso umore che avevano gli altri. Infatti c'enera soltanto uno che era rimasto insoddisfatto dei propri risultati. Quel qualcuno era Ice.
Egli nonostante i suoi contuini ed estenuanti allenamenti, nonostante avesse sbloccato il suo potere sopito dal sommo Kaioshin, non si sentiva
pienamente compiaciuto di s'è stesso. Era molto probabile che la causa del suo negativo stato d'animo  era dovuto al fatto che durante l'allenamento con il resto della squadra, aveva potuto osservare di persona che il più forte tra di loro era e rimaneva tutt'ora il giovane Alan e che per questo egli non riusciva proprio mandarlo giù. Era un'altro tormento che si era sfortunatamente creato inconsciamente.

Dopo una tranquilla notte di attenta  riflessione, Ice decise di andarsene ma non dalla squadra, ma per sé stesso. Il suo intendo era quello di migliorare come guerriero potenziando ancor di più la propria forza attuale, ma per farlo egli doveva mettersi in viaggio alla ricerca di Freezer. Dall'ultimo scontro contro Alan dell'arcosiano era stata dichiarata dai registrati della pattuglia temporale, la sua eliminazione. Ma questo era ciò che avevano voluto far credere a tutti quanti. In verità Freezer era riuscito a soppravivere e sarebbe intervenuto nuovamente se non fosse intervenuto un'altra volta Alan. Il saiyan, con piccolo aiuto del re Kaioh del nord, riuscì dopo una settimana dalla sua riabilitazione ad intercettarlo, a prenderlo in custodia col teletrasporto, confinandolo in seguito su un pianeta conosciuto solamente da Alan e dai Kaioshin.
La particolarità di questa stella era quella che essa, tutta la sua atmosfera, era completamente avvolta da un potentissimo campo elettromagnetico, il quale per chiunque avesse cercato di oltrepassarlo esso lo avrebbe scaraventato al suolo come se un meteorite. Nemmeno Freezer aveva tanto potere per passare dall'altra di esso, gli unici modi che erano per scappare erano di quelli di conoscere alcune particolari tecniche e tra esse c'era ovviamente il teletrasporto e per sfortuna di Freezer non era in grado di utilizzarlo. Quella era la sua meritata punizione.

La mattina seguente Ice, dopo aver lasciato un breve biglietto alla squadra con scritto: " Devo andare via per un po' di tempo. Non state in ansia per me perché un giorno tornerò, a presto il vostro compagno Ice.", partì con l'intenzione di trovare Freezer. Alan gli aveva si confidato  tutte quelle informazioni ad Ice, solamente che egli non gli aveva mai rivelevato l'esatta posizione su dove si trovasse Freezer.
Voleva appositamente tenerla segreta.
Un nuovo desiderio più irresistibile della vendetta stessa, suona tutt'ora  come un'orchestra nella mente del giovane arcosiano, il quale sarebbe terminato di esibirsi qualora egli avesse detto la parola" Stop ".

Continua....