Alla Bottega dei Sapori. Di scompigli, gelosie e... dichiarazioni (Extra IV)

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Erano passati dieci giorni da quando Chris e Lana erano arrivati sull'isola. Ed erano dieci giorni che Seb aveva iniziato a lavorare alla casa del suo migliore amico e andava tutto bene. Tutto andava bene, ma non avevo messo in conto un rosso dagli occhi azzurri con cui avevo avuto una storia tempo fa. È stato lui a farmi perdere la fiducia negli uomini e a non farmi più credere in niente, nemmeno nell'amore.

Ma ora avevo Sebastian nella mia vita, il mio grosso orso rumeno con cui ero fidanzata. Lui avrebbe messo in discussione gli equilibri non solo nostro ma anche dei nostri amici.

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Ore sette, casa di Chris e Lana

Il corpo tonico e sudato di mio marito mi copre interamente, mi mordicchia il collo mentre flette i fianchi scivolando nel mio corpo a fondo. Sono aggrappata alla sua ampia schiena cercando di non essere travolta dalla sua impetuosità come accade ogni volta. Ma con lui era impossibile. Mi morde l'orecchio e gemo poi chiudermi la bocca con la sua vorace e perfetta. Sarà un buongiorno bellissimo!

Più tardi

A colazione, sto sorridendo come una deficiente ma è questo che succede ogni volta che io e lui facciamo l'amore e ora sembra accorgersene avvicinandosi con indosso una canottiera bianca che ne esaltava il fisico e dei pantaloni per lavorare. Sorrisi anche tu "Sei felice..." "Sì, questo posto è rilassante, Imma e Laura sono simpaticissime e io ho ritrovato la mia ispirazione..." "Sono felice che tu l'abbia ritrovata amore mio – mi baci, sai di menta e hai i miei segni dappertutto, tra cui un bel succhiotto e graffi – tra un po' arriva Seb e riprenderemo il lavoro..." gli sorrisi baciandolo ancora.

Si era adattato davvero bene alla vita dell'isola, aveva lasciato il look da produttore perfettino per uno più easy e parecchio selvaggio e si era abbronzato. Non avevo idea se quel bambino che tanto desideravano sarebbe arrivato ma eravamo tranquilli e rilassati e ci stavano divertendo a provarci.

 Non avevo idea se quel bambino che tanto desideravano sarebbe arrivato ma eravamo tranquilli e rilassati e ci stavano divertendo a provarci

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(look servatico)

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Parcheggio il furgoncino nel cortile della casa di Chris, oggi dovevamo sistemare il tetto e faceva caldo, quindi si doveva lavorare subito prima che il sole ci cuocesse. "Chris! Christopher!" sorrisi tra me ripensando alla mia Laura che dormiva ancora e poi... mi ricordo che oggi doveva essere lei ad aprire il negozio quel giorno e dopo la colazione e un bacio veloce era scappata. Ci saremo rivisti a pranzo.

Ecco il mio amico pronto per l'ennesima giornata di lavoro "Sei l'unico che mi chiama ancora Christopher, ok forse mia madre..." "Beh, è il tuo nome..." lui sorrise "Dai andiamo..." dopo essere saliti sul tetto mi chiedi di Tommaso "Mi ha mandato un messaggio, arriverà tardi per controllare gli impianti. Ha affari più urgenti..." ridiamo entrambi "Tu con Laura?" "Bene, sto pensando di fare il grande passo, di dichiararmi ma lei è così refrattaria al matrimonio e..." "Tu che non sai come fare? Allora è vero che il mondo è cambiato amico mio. Sii te stesso e andrà tutto bene..." una volta ero io a dare consigli a Chris e ora è lui che li da a me. Forse devo farmi meno paranoie e seguire il mio istinto.

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now