Procida. Di sconvolgimenti e traslochi. (Extra VI)

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È passato un mese dal nostro ritorno a New York dopo aver passato la più bella vacanza mai fatta in tutta la mia vita a Procida. Siamo tornati alla nostra vita e ai nostri lavori ma mi manca moltissimo quella vita tranquilla e senza problemi.

È quasi l'alba e ho preso il blocco degli schizzi e la matita per disegnare Chris. Era un ottimo soggetto quando restava fermo, aveva muscoli armoniosi e linee definite. Amavo disegnarlo ed era pronta anche per iniziare i nuovi quadri della prossima mostra. Sono intenta a dare le ombre quando due occhi blu/verdi mi fissano con insistenza. Sorridi "Resta fermo..." "Ti svegli sempre così presto?" "Sempre, dovresti saperlo e poi, quando l'ispirazione chiama..." continuo a disegnare pensando che tutto sommato, ero felice e prima o poi quel bambino sarebbe arrivato. Intanto ci saremo divertiti a provarci.

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Chat What's up

Gruppo Procida's Sisters

Laura: mandatemi un bocca al lupo

Lana sta scrivendo... ti sono vicina

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Pov Imma

Avevo preparato tutto così che Tom potesse cavarsela nei giorni in cui sarei stata fuori con Laura. Il borsone era li ed ero uscita dalla doccia, TJ dormiva ancora e anche Tommaso, o così credevo. Si era voltato sulla schiena e le lenzuola e coperte che lo coprivano la parte inferiore erano scivolate più giù. L'addome scolpito, quei peli che svanivano oltre il lenzuolo.

"Mi stai fissando Imma?" scuoto la testa guardandolo "Io fissarti? Naaaa..." stringi gli occhi per poi afferrarmi per un braccio facendomi cadere sul letto "Tom!" grido per poi ridere accarezzandoti il viso, sento la barba pungermi le dita e perdo le mani tra i capelli ricci "Lo sai che ti amo?" "Lo so – bacio – lo so. E quello che stai per fare è davvero ammirevole..." "Ho un gran cuore..." "Anche, ma sei molto altruista e ti amo anche per questo..." "Se Lana fosse stata ancora qui, avrei portato anche lei con noi..." "Ma so che vi parlate, dai che ti accompagno al traghetto"

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Pov Laura

La sera prima avevo avuto un attacco d'ansia assurdo e a letto Seb se ne era accorto. Avevo iniziato a piangere perché avevo paura che l'Alieno fosse tornato e la mia vita si spezzasse di nuovo. Seb mi aveva abbracciato in silenzio, mi ero voltata verso di lui "Scusa se..." "Non devi scusarti, mai. Vieni qui..." mi avevi abbracciato e avevo ancora pianto bagnandoti il petto e avevo inalato il tuo profumo che ha il potere di calmarmi. "Andrà tutto bene, in salute e in malattia ricordi?" "Sì ma se non potessi..." non mi fai finire la frase posando due dita sulle labbra "Non importa Laura, l'importante è che tu stia bene, solo questo..." e quella mattina mi hai accompagnato all'imbarco dei traghetti.

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Una settimana dopo. Procida.

Oggi sarebbero tornate da Torino per i controlli e non avevo ricevuto sue notizie negli ultimi giorni. Si abbiamo massaggiato ma non mi ha detto nulla e ora sono sul molo dei traghetti in attesa del suo arrivo. Ero nervoso? Sì. Avevo paura dell'esito? Sì.

"Ciao Seb..." mi volto e Tom con TJ nel marsupio "Anche tu qui?" "Siamo qui per la stessa cosa... nervoso?" "Sì, avrei voluto andare con lei ma lei ha insistito che non c'era bisogno e di non preoccuparmi. Sono preoccupato Tom..." mi mette una mano sulla spalla "Devi avere fiducia in lei e nei dottori..." fiducia. Ha sconfitto il cancro ma ha paura che l'Alieno torni di nuovo. Ah Laura!

"Devi starle vicino, qualsiasi cosa accada..."


"Nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia..."

Procida's jewels and...Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang