Vacanza! Quando questa volta fu il Tommaso a stupire Imma (Extra XXIV)

36 4 128
                                    

Dio solo sapeva di quanto avessi bisogno di una vera vacanza. Quella vacanza dove sei servita e riverita e in sostanza non fai un cavolo dalla mattina alla sera se non riposarti fisicamente, mentalmente e spiritualmente.

Una vacanza senza figli. Sono una cattiva madre e un pessimo genitore ma ho davvero bisogno di staccare da tutto e da tutti. Non fraintendetemi, i miei figli sono tutto ma arriva nella vita, quel momento in cui dici, BASTA! Devo staccare altrimenti impazzirò.

Laura per fortuna mi avrebbe aiutato con la Bottega, anzi, era stata lei a cacciarmi dal negozio. "Hai bisogno di una vera vacanza, approfittane!"

Ok è deciso e vacanza sia.

Problema principale, i gemelli. TJ può stare dai miei, lui ama stare dai nonni soprattutto perché può giocare con gli animali che hanno i miei, ma i gemelli? Sono meno dipendenti da me ma a chi posso lasciarli? Ci sarebbe qualcuno ma non viene in Italia da... dal nostro matrimonio? Mia suocera è sempre stata un po' restia quando ha saputo chi si sposava il figlio. Anzi penso proprio che lei non si aspettava di vederlo sposato.

La soluzione era Lei, Diana. La mia cara suocera inglese, anzi, very british con una leggera puzza sotto il naso ma in fondo mi vuole bene. Sono la sua nuora speciale e di altre come me non ce ne sono. Ora dove andare a rilassarsi? Un posto dove vengo coccolata, si mangia bene e vegeto. Dai Imma, ti verrà in mente qualcosa.

**

Imma ha bisogno di una seria vacanza. Una vacanza senza se e senza ma. Me ne accorgo che è stanca, l'aiuto sempre cercando di alleviare il carico di lavoro che c'è con tre bambini. Ma deve staccare la spina assolutamente o avrà un crollo nervoso. Per una vola voglio fare io qualcosa per lei. Per una volta voglio che non pensi a nulla se non a rilassarsi e basta.

Così inizia l'operazione vacanza e per prima cosa chiamo mia madre. Mia madre ha sempre pensato che non mi sarei mai sposato dato che ero preso dalla mia carriera accademica e poi l'anno sabbatico, il mio lavoro in Italia a Procida e lei... voleva diventare nonna e quando TJ è nato era al settimo cielo. Stessa cosa per i gemelli. Le dissi brevemente quello che avevo in mente e che avevo bisogno del suo aiuto. "Va bene tesoro. Così potrò vedere i miei nipoti..." ero incredulo. Mia madre aveva detto di sì. Ora dovevo solo trovare un bel posto per la nostra vacanza.

Relax. Riposo. Buon cibo.

Avanti Tom, non sarà così difficile!

**

Dopo una settimana di ricerche sul web, nulla. Stavo per perdere le speranze che non avrei fatto la mia tanto agognata vacanza.

Era sera quando qualcuno suonò alla nostra porta. Tom stava facendo addormentare i gemelli e io ero scesa infilandomi la vestaglia sulla corta sottoveste trasparente con cui dormivo anche se sapevo che con Tom sarebbe durata da Natale a Santo Stefano. Almeno ero coperta, non avevo idea di chi ci fosse dall'altra parte. Apro e... oh cazzo!

"Diana..." mi copro ancora di più, perché mi sento a disagio? Cioè, non è mia madre ma ho sempre quella strana sensazione di essere alla prova costantemente. È tuo figlio ma non è "per sempre" tuo. E poi non è colpa mia se scopa da Dio! Ok, forse è meglio omettere questo dettaglio, anche se è la verità Diana, posso confermare che tuo figlio ha "tutt cose" al posto giusto. "Non... non ti aspettavo..." "Ciao... Immacolata" "Prego, entra..." si, sono sempre sotto esame, mannaggia la Pu***!

In quel momento Tom scende e si blocca sulla scala, ma perché le suocere hanno il vizio di arrivare nei momenti meno opportuni? Per fortuna Tom era vestito, un bel po' spettinato perché lo avevo baciato, infilato le mani in quei ricci ramati dai colori estivi come amavo definirlo "il piumaggio" e mi ero strofinata sulla sua morbida barba facendogli capire quello che volevo anche se gli bastava uno sguardo.

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now