Winter Soldier. L'urlo di un uomo intrappolato in una macchina

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Il sergente Barnes mai avrebbe pensato che un giorno, a metà degli anni '40, mentre serviva il suo paese, la sua vita si sarebbe spezzata di punto in bianco.

***

Un treno. Il volo.

Non avevo nemmeno trent'anni e quel volo cambiò per sempre la mia vita

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Non avevo nemmeno trent'anni e quel volo cambiò per sempre la mia vita. Quel volo attivò qualcosa in me che già c'era. Forse avevano fatto degli esperimenti quando mi avevano catturato e adesso questo.

 Forse avevano fatto degli esperimenti quando mi avevano catturato e adesso questo

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Sono inerme. Sono più morto che vivo.

Dicono che sarò l'Arma, dicono che sarò il primo di molti. Il primo di una nuova generazione di soldati, atti a compiere missioni impossibili.

Quelle ritenute pericolose anche per il più esperto dei soldati.

Il siero mi aveva dato la capacità di sopravvivere alla caduta ma non ero preparato minimamente al dopo.

Ero talmente ferito, spezzato e rotto che il dolore era l'unica cosa che sentivo e che mi rendeva "vivo", era quella sola e costante sensazione perenne.

L'adrenalina o qualsiasi altra cosa fosse in me in quel momento, cercava di non farmelo sentire, ma io lo sentivo eccome.

Costantemente.

Erano più le volte che svenivo che quelle in cui ero sveglio. Ho perso tanto sangue, sono un ammasso di carne e ossa senza un braccio e mi inducono il coma. Al mio risveglio, mi sento strano.

"Ben svegliato sergente Barnes..."

È istintivo alzare entrambe le braccia, un momento, ho due braccia? Due mani di cui una è completamente strana. Afferro per il collo uno dei medici strozzandolo e poi grido. Il mio è un grido di dolore e rabbia, un grido di chi sa che non c'è più via di scampo da quel posto.

I giorni passano nella mia cella angusta, cella che è diventata la mia casa. Dovevo abituarmi al nuovo braccio e mi facevano allenare, se mi rifiutavo, c'erano le punizioni e le torture. Allenamenti al limite dell'umano. Ma dovevo resistere, resistere per mia sorella, per Steve. Ma quando sono gli altri a decidere per te, diventa difficile tenere insieme mente e corpo. Odiavo quello che stavo diventando, odiavo quello che volevano che io diventassi.

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now