Jotunheim. Di serpenti, lupi e... Rhia!

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Jotunheim

Voi non avete idea di che cosa sia capace una piccola Gigante di Ghiaccio nei suoi primi mesi di vita. Rhia no faceva eccezione.

Forse il suo essere frutto di sangue puro e l'anima guerresca di una Valchiria aveva accentuato alcune caratteristiche. Come Gigante di Ghiaccio rifiutava la sua forma umana, era raro vederla con la pelle rosa. Tranquillizzare Sio era anche un altro problema, le avevo detto che avrebbe imparato a controllare il potere che le scorreva nelle vene. Perché era potente, questo sì. Lo sentivo, come una corrente elettrica sempre in tensione, chissà quali cosa sei in grado di fare piccola mia?

Sio si meraviglia di come ci sapevo fare con lei, istinto? Nel DNA? Chi lo sa, Rhia rideva quando usavo la magia dei piccoli trucchi per allietarla, come i fuochi d'artificio che mia madre faceva per me e lei voleva prenderli nelle sue manine. Nella sua forma originale aveva la pelle azzurra e non blu, un mix tra me e la mia Streghetta. Gli occhi erano azzurro/bianco con dentro riflessi del ghiaccio, piccole corna nei folti capelli neri come la notte, piccole orecchie a punta e i suoi tatuaggi, segni distintivi di uno Jotun, erano sottili righe che formavano intricati tribali.

Penso proprio che quelli sarebbero venuti fuori con l'età. Beh Rhia un giorno fece prendere un colpo alla mia Sio.

***

Rhia cinque mesi.

Ho gridato.

Non è possibile che una bimba così piccola abbia una passione smodata per i serpenti e quel pomeriggio, mi aveva sentita tutta Jotun. Rhia stava giocando con i serpenti! Piccoli serpenti verdi che le strisciavano attorno! E uno grande che gli faceva da culla!

"Loki... LOKI!!!"

Appari e sorridi nel vedere Rhia che gioca con i serpenti come se fossero degli innocui gattini. "Non c'è niente da ridere, sono serpenti per gli Antichi!" "Calmati Streghetta, anch'io ci giovavo da bambino e mi piacciono ancora, una volta ne ho messi un paio nel letto di Thor. Sio, siamo immuni al veleno ricordi?" "Si ma, non è meglio un lupo che dei serpenti?" Loki rotea gli occhi all'insù "Sono innocui Sio. Ma se può farti piacere, giocherà con altro..." "Sì, mi farà stare più tranquilla, grazie"

Rhia sei mesi.

Giocare con altro. Fenrir aveva avuto dei cuccioli, o meglio la lupa con cui è stato. Cuccioli di un lupo che non era un lupo normale, giocavano con mia figlia e si, mi sentivo meglio. A Rhia piaceva quando suo padre la portava su Fenrir nelle tempeste di neve. Erano i miei Ghiaccioli, i miei amori. Quella notte c'ero anch'io e la tempesta ci sferzava inesorabile. Arriviamo alla nostra yurta e Rhia restava nuda a parte il pannolino, nella sua forma primaria e si divertiva da matti nelle neve con Fenrir e i cuccioli.

Non mi dovevo preoccupare, non sentiva freddo però ero pur sempre sua madre. Rhia era un terremoto in tutti i sensi e poi, si addormentava esausta.

"Non la ferma nessuno..." "Chi si innamorerà di lei sarà un martire ma tanto io lo ucciderò prima..." "Ne abbiamo già parlato, se e quando si innamorerà tu dovrai accettarlo. L'amore muove tutto, è imprevedibile, fa male, ti fa piangere e ridere allo stesso tempo. Loki, se Rhia si innamorerà, tu ne sarai felice. I genitori vogliono sempre il bene dei loro figli, qualunque esso sia..." mi guardi "Non ti prometto nulla. Ma l'idea di farlo fuori resta sempre valida..." scuoto al testa "Sei incorreggibile..." "Ma ti piaccio lo stesso così..." "Sì, questo è vero..."

**

La yurta era il nostro rifugio personale, un luogo solo nostro. Qui venivamo spesso per far giocare liberamente Rhia e Rhia a sei mesi dimostra giù di avere il potere di un Gigante di Ghiaccio adulto. Imprevedibile piccola Rhia. Luce dei miei occhi.

**

Sio geme estasiata nel mio orecchio, si stringe a me sussurrando il mio nome, invocandolo quasi come una preghiera e chi ero io per non deluderla. Si inarca lasciandosi andare. E mentre restiamo abbracciati nel nostro letto avvolti dalle pellicce, percepisco che qualcosa non va. "Resta qui..." mi alzo nudo e vado verso la culla di nostra figlia, non c'è. Sio è dietro di me avvolta da una delle pellicce "Loki..." faccio un gesto con la mano e appare un pezzo di stoffa verde scuro a ricoprirmi i fianchi.

Panico.

Un gorgoglio che proviene da fuori e corriamo.

Rhia è in mezzo alla neve, nuda e mi viene da ridere, Sio è sconvolta, mi da una gomitata nelle costole perché non dovevo ridere ma io la trovo buffa e bellissima la mia piccolina. "Aggiungiamo la telecinesi e il teletrasporto alla lista dei poteri..."

"Rhia!" nostra figlia ride facendo volteggiare la neve sulla sua testa trasformandola in fiocchi cristallizzati "Aggiungo i tuoi poteri alla lista..." "Rhia! La lasci li?" "Ma è tanto carina Streghetta, è un Gigante del Ghiaccio, non può avere freddo..." "Se non la prendi tu, lo farò io..." "Calma, ci penso io..." faccio un gesto e Rhia scompare per poi ritrovarsi al sicuro avvolta da una coperta in pelliccia tra le mie braccia. "Visto? Sei troppo apprensiva... stavi giocando vero?" un gorgoglio di approvazione e rientriamo "Torna a fornire, ci penso io a lei..."

La adagio nella sua culla e metto una mano sulla sua fronte per vedere se avesse visto qualcosa, i Giganti di Ghiaccio fissano alcuni momenti nella loro mente, quelli più significativi e il legame Padre e Figlia è particolarmente coeso. La mia Vista si pare e vedo un lupo, un lupo dal manto rosso e gli occhi azzurri, che cosa voleva dire? Un futuro ancora da scrivere o un futuro già scritto?

Osservo mia figlia e sorrido, qualunque esso sia, mi darai grandi soddisfazioni Rhia, ne sono sicuro.



Angolo Autrice


Piccola shot leggera su come una piccola Gigante di Ghiaccio inizia a dare dei problemi ai suoi genitori. Ma si sa, come me mai niente è per caso, Rhia la rivedrete in parte 3 dei BuckReen come vedrete tanti altri. Piccoli assaggi ;)


alla prossima

besos :*

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