New York, aeroporto.
Eravamo pronti per sconvolgere la nostra vita al meglio vivendo sei mesi in Italia e sei mesi in America. I motivi che ci avevano spinti a farlo erano quasi tutti per Grace, per l'aria salubre di Procida e anche per Chris che iniziava a sentirti ingabbiato nella grande città. Per me andava bene, entrambi saremmo stati rilassati e più distesi.
Quella mattina Chris mi aveva svegliata, a modo suo. Come si fa a non amare i suoi risvegli?
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Dopo aveva controllato Grace che dormiva tranquilla e soprattutto, respirava senza problemi, ero tornato in camera dove trovo Lana scoperta e la sottoveste che indossa color beige, lascia poco spazio all'immaginazione e la mia è parecchio fervida. Le gambe lunghe si muovono facendo alzare ancora di più quel pezzo di seta che le fascia il corpo. Non penso più e agisco.
Bacio l'interno di una coscia piena solleticando la pelle con la barba e una tua mano si ferma sulla testa, le dita si allargano tra le ciocche dei miei capelli e un "Chris" arrochito esce dalla tua bocca. Sorrido e continuo ad esplorare fino a...
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Quando Chris inizia difficilmente lo fermi. Pensavo di sognare e invece era lui che mi stava dando il buongiorno. Sbarro gli occhi gridando quasi quando la sua bocca aperta e quella lingua mi fanno uscire di testa. Mi guardi "Schhh... o sveglierai Grace" quel mezzo sorriso e di nuovo tra le mie cosce a banchettare. Morale della storia. Mi sono svegliata fresca e pimpante come non lo ero mai stata.
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Procida.
Al molo dei traghetti era venuto Seb con Mickey ad accoglierci. Ci disse che Laura era alla Bottega, Imma con i gemelli e TJ con Tom che correggeva i compiti delle sue classi. Chris e Seb si abbracciano dandosi pacche sulle spalle, poi saluta me e Grace mentre Mickey si nasconde dietro di lui. "Mic, non fare il timido. È lo zio Chris" lui continuava a nascondersi "Dai Mikali, non essere timido..." "Lascialo stare Seb, magari non ci conosce bene..." "Può essere. Quando sta con TJ cambia completamente. Ha preso molto da entrambi e anche se ha un anno e mezzo, è molto sveglio..." "Vedrai che cambierà..." e così Seb ci accompagna a casa nostra. C'era da sistemare e una festa.
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Seb venne a prendermi alla chiusura del negozio con nostro figlio. Imma non era riuscita a passare. William aveva un po' di dissenteria e così aveva preferito non muoversi. Meglio curarlo così potevano stare tutti tranquilli e sereni alla festa di Halloween.
"Mamiiii!" mi corre incontro e lo prendo in braccio, lui si stringe a me e io lo stringo a mia volta. Lo bacio "Il mio bellissimo ometto, hai visto i gabbiani?" annuisce. "Tiiii!" ok tiii stava per zii. Ancora non parlava bene ma c'era tempo. Lo metto giù sapendo che sarebbe andato sul retro e Seb viene verso di me.
"E a me il benvenuto non me lo dai Inima mea?" un braccio si avvolge attorno alla mi avita, la mano aperta sul sedere "Mmmm, lui è il mio ometto speciale e tu, tu sei il mio Lupone, il mio Bastian..." mi sollevo sulle punte per baciarti, le braccia dietro al collo e le mani tra i capelli. Altro bacio tenendosi ancora stretti "Mmmm, potresti avermi convinto..." Mickey arriva infialandosi tra di noi e sorridiamo. Si, era bello tutto questo, e io stavo bene con me stessa e con il resto del mondo.
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Due giorni prima di Halloween, ci troviamo tutti a casa di Laura perché voleva darci le zucche del suo orto, orto che aveva presto bene sulla veranda. "Grace impazzirà, ama le zucche intagliate..." "Anche Mickey, penso che a tutti i bambini piacciano le zucche, pronte per lo spettegolio?" tisane, biscotti e bimbi tranquilli.
DU LIEST GERADE
Procida's jewels and...
FanfictionRaccolta di Shot non collegate tra loro. La raccolta non avrà una data precisa di pubblicazione, quindi resterà aperta finché avrò argomenti da trattare e saranno di varia natura, sui personaggi o altro. Procida's Jewels, ovvero i personaggi creati...