Procida's jewels and...

Sonno. Di risvegli notturni e ninne nanne

Se mi avessero detto che essere madre fosse stato semplice...

Se mi avessero detto che essere genitore era semplice...

Per i primi due mesi Kieran mangiava e dormiva, ok, sporcava anche in quantità indirettamente proporzionale a quello che mangiava. Vedere Bucky alle prese con i pannolini è stata la cosa più buffa e divertente che io abbia mai visto.

"Non ridere. Non c'è niente da ridere sai?" "Ah ma io non sto ridendo. Sono momenti che non dimenticherò, così potrò prenderti in giro per molto tempo" "Spiritosa! Sei davvero una ragazzina pestifera" "Tanto pestifera Sergente?" "Abbastanza da rimetterti in riga e so anche come..." "Non vedo l'ora di scoprirlo, Sergente"

Punzecchiarsi era il nostro modo di mantenere vivo quello che eravamo solo che il momento venne interrotto dalla pipì di Kieran su Bucky. Io risi di gusto non riuscendomi a trattenere mentre lui alzava gli occhi al cielo per poi ridere anche lui "Sai cosa si dice della pipì di bambino?" "Che è benedetta..." "Facci l'abitudine Bucky..."

E fin qui Kieran non mi hai mai dato problemi, quando però entrò nel terzo mese le cose cambiarono.

Kieran piangeva la notte e non capivamo il perché. Non era fame, non era sporco o altro. Piangeva come se qualcosa o qualcuno lo disturbasse. Non stava male, se c'era qualcosa Alpine lo avrebbe preso e tolto di mezzo. Avere un Flerken in famiglia risultava utile in questi casi e Alpine era diventato il famiglio della nostra famiglia.

Kieran piangeva e di conseguenza noi non dormivamo. A turno, andavamo da lui per calmarlo. A turno fino a quella sera.

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Come ex Assassino dovrei essere abituato a certe situazioni, sono stato addestrato a non avere paura di niente eppure certe deiezioni di mio figlio hanno il potere di disarmarmi del tutto.

Possibile che un bambino così piccolo faccia tutta questa cacca? Però, sto diventando bravo con i pannolini anche se lei mi prende in giro. Il punzecchiarci fa parte di noi, forse perché mi è sempre piaciuto farlo e tu sai stare al gioco, anzi ti diverti quanto me.

E mentre penso al modo di fartela pagare, mio figli decido e di "benedirmi" con la sua pipì. Tu ridi e io ti guardo male. Ah Kieran, quando dormirai per una notte intera io e tua madre abbiamo qualcosa di cui discutere. Ho una ragazzina pestifera da rimettere in riga, ho una rossa da domare.

Ai tre mesi, Kieran scambiava la notte per il giorno e... anche noi. Non stava male, non aveva niente. È proprio vero che ad essere genitori non è si preparati ma lo si impara con il tempo. Fino a quella sera quando andai io da lui per farlo riaddormentare.

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Quando non lo vedo più tornare in camera da letto, inizio a preoccuparmi e così vado nella cameretta. Mi fermo sull'uscio posando una mano sullo stupite e sorrido. È la scena più bella che potessi mai vedere e che poterò per sempre custodita gelosamente nei miei ricordi.

La cameretta è avvolta da una semi oscurità frammezzata dalla luce della luna, Bucky è in piedi tra la culla e la finestra che da sul bosco, sui muri erano disegnati vari soggetti ma lui era vicino al lupo che ululava alla luna.

Kieran era rannicchiato contro il suo petto, il braccio in vibranio che lo circondava e la sua testa all'altezza del suo cuore.

Battito e odore, sono queste le cose che calmano un cucciolo, qualsiasi esso sia. Stai canticchiando una ninna nanna, quella ninna nanna che ho già sentito ad Asgard. Ti volti, l'altra mano dietro la testolina di nostro figlio e sorridi. Io sorrido a mia volta, ho gli occhi lucidi e sento che sto per piangere!

Ricorderò sempre questo momento.

Entro piano mentre lo adagi deliacamente nella culla, mi avvicino per guardarlo a mia volta. Ora è tranquillo, calmo e... ma che miracolo aveva compiuto?

"Come ci sei riuscito?" "Istinto. Credo che ora dormirà negli orari giusti..." guardo ancora quel piccolo miracolo dalla tesa scura che dorme beatamente nella sua culla e sono felice. "Adoro quella ninna nanna sai?" "E' uno dei pochi ricordi che non mi è stato strappato dalla mente Reen..." quando mi cingi la vita con entrambe le braccia e sento il calore del tuo enorme corpo contro il mio minuto sorrido ancora.

"Non ti ho mai ringraziato abbastanza Reen. Per essere qui, con me. Per avermi aiutato, per esserti intestardita per avermi preso a calci nel sedere quando la situazione lo richiedeva" rido ancora e poi ti fai serio "Grazie per essere tu. Grazie per avermi ridato la vita. Grazie per Kieran. Ti amo come il primo giorno e forse di più. Ti amo e ti amerò fino alla fine dei miei giorni Reen – mi baci la guancia – mia bellissima moglie – la bocca va sul collo facendomi mugolare, sa che è il mio punto debole, uno dei tanti ma li, io mi accendo – andiamo in camera nostra?" annuisco.

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Mi prendi per mano e torniamo a letto. facciamo l'amore lentamente, occhi negli occhi e poi... ci addormentiamo esausti. Finalmente anche noi potevamo dormire beatamente.

Certo, non avevo ancora messo in conto lo spuntare dei denti, ma questa è un'altra storia.

Bucky si rivelò un ottimo padre, un meraviglioso padre. Non ha mai creduto in se stesso soprattutto sulla questione "padre" perché aveva paura di non esserne all'altezza eppure... James Barnes è il padre migliore dell'interno creato. L'ho sempre saputo.

Angolo autrice

Ed eccomi nuovamente sul luogo del delitto.

Mi mancava troppo scrivere su di loro e niente, come sopperire alla mancanza di questa benedetta serie (mi servono gli episodi per riempire una parte) e... one shot. Momenti. parti che uniranno la prima alla seconda parte e... come avete letto nelle note non ci sarà un giorno preciso di pubblicazione... quando avrò pronto del materiale pubblicherò.

La scena descritta mi sono ispirata a Danny e Lindsay di CSI NY, adorato.

spero vi piaccia anche questo, piccoli esercizi per non andare in deprex

besitos :*