Falanghina bianco. Ad una artista, come te. (Extra XXXIII)

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Ho sempre sperato di dare un fratellino o una sorellina a Grace ma era difficile. Ne avevo parlato con la ginecologa e anche con le ragazze in videochiamata.

Bisognava dare tempo al tempo ma stress e altre cose influiscono sulle nostre vite, difficilmente poteva succedere. E in questo periodo eravamo in America, Chris era impegnato così come io con le mostre. C'erano nuovi talenti da far conoscere e quando tornavamo a casa andavamo KO. La gioia nostra era sempre Grace, il nostro miracolo.

Ricordo le battute delle ragazze, Imma aveva detto "Se non sto attenta io, ci ritroviamo una squadra di calcio completa di riserve. E dato che a entrambi piace farlo, ci penso io. E poi a me piace sentirlo tutto." Imma era incorreggibile. Laura invece l'aveva buttata sul ridere "Dopo Mickey stop. Non avrei nemmeno dovuto restare incinta per quello che ho avuto. I miei ovuli erano scaduti, andati. Kaputt. Pensavo di essere sterile e invece uno buono c'era e così... ora che so che i miei ovuli sono andati del tutto, lo si fa per piacere di farlo e amiche mie, amo farlo"

Imma ha paura di essere troppo "prolifica", Laura a cui andava bene così e io che vorrei ma stress e lavoro non aiutano. Che situazione! Beh, se Dio voleva lo avrei avuto altrimenti pace.

In questi giorni precedenti agli eventi, era venuta la madre di Chris per guardare Grace. Aveva detto che c'era lei e non voleva lasciare la sua unica nipotina in mano a una baby sitter. E per noi erano giorni frenetici. Quando alla sera ci ritrovavamo, io ero già nel letto a dormire, Chris arriva per svegliarmi dopo che era stato con nostra figlia. Ero stata io a dirgli di svegliarmi quando tornava e chissà...

**

Questo è il periodo dell'anno più frenetico per me e Lan. C'erano i rinnovi dei procuratori e per me non c'erano problemi, ho sempre svolto egregiamente il mio lavoro. Lana anche lei super impegnata, vedevo la mia principessa al mattino e alla sera stava già dormendo.

Ecco perché non vedevo l'ora di tornare a Procida. Dopo aver fatto le mie abluzioni e infilato il pigiama, scosto le coperte iniziando a baciarle una spalla, il collo e la mano che scende verso il fianco stringendolo. Mugoli borbottando qualcosa, io sorrido baciando ancora il collo e poi l'orecchio, faccio aderire il mio corpo al tuo affinché tu possa sentirmi.

"Chris..." "Dormi?" "A quest'ora, di solito sì..." sorrido "E io che pensavo sentissi la mia mancanza..." ti volti con le spalle sul materasso, io mi tengo sollevato sulle mani così che possa vederti "Quello sempre. Ma io e Grace sappiamo che torni sempre da noi. Hai visto che bella?" "Oh sì, è bellissima come la sua mamma..." "Scemo. Assomiglia a te, ha i colori della tua famiglia" sorrido e bacio la punta del naso "Avrà anche i colori della mia famiglia come dici tu ma in lei c'è tanto di te Lan..." "Chris, sei ancora convinto di volere un altro figlio dopo quello che è successo con Grace?" divento serio per un attimo "Se accadrà bene altrimenti, siamo felici anche così, non trovi?"

Allunghi una mano accarezzandomi la guancia e socchiudo gli occhi per godermi la carezza.

"Chris, siamo felici così ma se dovesse succedere?" apro gli occhi "Saremo ancora più felici. Ho sempre voluto una grande famiglia ma Lan, non devi stare li a crucciarti, a pensare perché non ti fa bene ed è peggio. Baciami signora Evans. Baciami..."

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Non credevo di essere così paranoia, dovevo calmarmi e si, magari un po' di coccole potevano giovare ad entrambi. Ci baciamo serrando l'abbraccio, mi lascio stringere perché un abbraccio dato come si deve poteva fare miracoli. E dopo una buona mezz'ora di coccole, ci addormentiamo sotto le coperte. All'alba beh...

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All'alba risveglio Lana che è ricettiva, che ha voglia quanto me, le sue braccia attorno al mio collo, il suo corpo stretto al mio. Mugola di piacere nel mio orecchio quando raggiunge l'orgasmo, le sue unghie nella mia carne.

Procida's jewels and...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora