Tom e Ana Celia (III)

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Quando Tom vide per la prima volta Ana, ne rimase folgorato. Non aveva idea che un essere umano potesse essere così interessante. Era bella. Intelligente. Sensuale. E aveva un sorriso unico capace di calmare la sua natura animalesca.

Ana Celia Rodriguez. Metà ispanica e metà italiana. Lavorava per il clan Doronin e dava i suoi frutti. Ana dirigeva da un paio di anni il Riparo, un posto voluto da tutto il Lore per far fronte ai problemi della varie razze ma anche per gli esseri umani. Come vi dicevo, sono rimasto folgorato quando la vidi al Riparo. Beh, ero andato io dopo una missione avevo portato una donna con i suoi figli li, in cerca d'aiuto e così...

***

Per fortuna che esiste un posto come questo e io sono brava nel mio lavoro. Ho fidati collaboratori esperti in vari settori pronti anche a far cambiare identità a chi ne aveva bisogno. Sparire e lo stalker, il violento di turno messo a tacere con qualsiasi mezzo.

Quella mattina era arrivato Thomas Harrison, uno dei bracci destri del Pahkan Doronin. Thomas. Tom. Sembrava un lord inglese per i suoi modi ma molti che lo avevano visto in azione hanno detto che è spietato. E alcuni mi hanno riferito di essersi addirittura eccitati nel vederlo. Non è male lo ammetto. Ma adesso dovevo aiutare questa donna e suoi figli piccoli. Lui continua ad osservarmi in silenzio e una volta dato loro ristoro e dato le direttive ai miei collaboratori, vado da lui.

"Harrison..." "Tom. Ormai ci vediamo talmente spesso che sarebbe ora che mi dessimo del tu..." "Ok, Tom... spero che il tuo Pahkan faccia qualcosa. Ci sono troppe donne che hanno bisogno d'aiuto. Il Riparo deve essere protetto dal Lore e dalla Bratva stessa. Non voglio dover usare la maniere forti se qualcuno dovesse venire qui..." Tom mi guarda "Riferirò il tuo messaggio Celia – il modo in cui dice Celia mi fa rabbrividire – ma se dovesse mai accadere qualcosa, lo ucciderò con le mie stesse mani..."sbatto le palpebre non capendo "A me basta che il Riparo resti un porto sicuro per chiunque..." vado via.

**

E quando va via sento il suo profumo. Eppure frequento questo posto da un bel po' di tempo, solo ora mi rendo contro del buon profumo che ha, innesca qualcosa in me. Per i Beta di un clan o un branco, l'imprinting è diverso rispetto a quello dell'Alpha. Ma in comune abbiamo la possessività e il forte senso del territorio. Ana Celia sa di fiori di campo, viole e verbena. Il mio lupo ringhia e scalpita. "Celia..."

Per un lupo esiste solo una compagna e sarà sua per sempre. Lei era la mia e presto lo avrei messo in chiaro anche se lei mi avrebbe dato del filo da torcere. Ana Celia Rodriguez era un tipino tutto pepe, senza peli sulla lingua e bella da far resuscitare i morti. Mia! Il mio lupo era più che d'accordo, dovevo solo agire.

**

Tom veniva spesso al Riparo con le scuse più banali. Voleva sapere come stesse la donna con i bambini che aveva portato, mi aiutava e aveva anche riferito le mie rimostranze al Pahkan affinché fosse realmente un posto sicuro il Riparo, senza paura di chi restava li che qualcuno venisse a reclamare. Quel pomeriggio stava giocando con i bambini. Il grande lupo che gioca con i bimbi, stai ottenendo punti signor Harrison. Molti punti.

Vado fuori a stendere i panni, siamo in un'era moderna ma è bello farli asciugare al sole. E sono assorta nei miei pensieri e non mi accorgo di lui che iene il lenzuolo per me mentre prendo le mollette, beh è sempre utile uno che ha venti centimetri in più di altezza.

"Passi tanto tempo qui al Riparo, non hai altro da fare?" "No. Il Pahkan vuole che dia un'occhiata qui. Ci sono giunte voci che il marito della donna che ti ho portato l'altro giorno possa venire quei a cercare rogne..." "Te l'ho detto lupo, c'è bisogno di più regole e leggi che ci tutelino. Non posso far rischiare la vita dei miei collaboratori, così come la vostra..." "Ma allora tieni a me..." "Non sperarci troppo lupo. Non sono quel tipo di donna e poi, sono umana..." sapevo perfettamente che le relazioni miste non erano viste di buon occhio. Anche se potrei farci un pensierino.

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now