Come eravamo. Strani rituali di corteggiamento e... intesa ritrovata (Extra 0)

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Disclaimer: la shot contiene scene di sesso esplicito e linguaggio scurrile.



Io e Tom siamo strani.

Mi spiego meglio, abbiamo avuto dei momenti di pazzia quando eravamo giovani, mi ha anche corteggiato il prof. Questi inglesi sanno esseri creativi quando ci si mettono e io beh, io mi divertivo a stuzzicarlo, accadeva anche ora.

Non c'è mai stata monotonia con Tom, divertimento, mai prendersi sul serio e sesso. Tanto sano sesso ovunque e dovunque. Come vi dicevo, molte volte Tom era ancora in Inghilterra per finire la specializzazione, quando ho lasciato perdere Michael per lui e mai scelta fu la più migliore.


Flashback

Sera. Procida.

Chiamo Tom per fargli vedere il mio ultimo colore di smalto e perché avevo voglia di sentire la sua voce profonda che può farti tremare da capo a piedi. "Tom..." "Darling, come mai a quest'ora?" "Volevo sentirti e farti vedere una cosa..." "Allora forse è meglio una videochiamata non credi?" sorrido e passo alla modalità video.

Tom sorride nel vedermi, si indosso una sottoveste che lascia poco spazio all'immaginazione ma non lo avrei mai fatto se c'era qualcuno con lui. "Carino..." "E io che volevo farti vedere il nuovo colore delle mie unghie..." era un bel verde scuro, il pollice e l'anulare misti al nero e all'oro. "Davvero belle, me le immagino piantate nella mia schiena, dopo averti sollevato la sottoveste, mentre ti fotto per bene..." sorrido "Mmmm, Tom, che intenzioni hai?" "Giocare un po'. Sei lontana e non poso sempre farlo da solo. Ho bisogno di stimoli visivi Darling..." "Mi stai dicendo di fare sesso al telefono?" "Sì..."

Sorrido maliziosa, la cosa mi piace e molto. "Quando torno a Procida non ti farò uscire dal letto per almeno una settimana..." vado a mettermi sul letto "Allora signor Tom, cosa vuole da una povera e ingenua ragazza come me?" "Tu ingenua Darling? Ah lo sai cosa voglio da te... devi venire pensandomi. Devi venire gridando il mio nome..." mi mordo il labbro inferiore, si ci divertiremo.

**

E abbiamo iniziato a "giocare". Tom voleva vedermi e io non ero mai impreparata. Una sera mi ero preparata di tutto punto, avevo messo un nuovo completino di lingerie molto provocante che avevo preso a Napoli, mi ero fatta i capelli e... si ero matta! La videochiamata sarebbe stata al pc per vederci meglio. Una volta collegati, vedo Tom seduto sul letto, avvolto dall'oscurità con le gambe divaricate in quella posizione che mi manda ai matti.

"Ti piace?" "Molto. È seta?" annuisco "I can't wait to touch it Darling but now ... touch yourself, let me see how much you want me, let me see how much you want me. Non vedo l'ora di poterlo toccare Darling ma ora... toccati, fammi vedere quanto mi vuoi, fammi vedere quanto mi desideri." E se lui mi parla in inglese io sono fregata.

La sua voce bassa e tremendamente virile, come scandisce ogni sillaba come un sonetto di Shakespeare, mi fa vibrare tutta da capo a piedi. Inizio a farlo sotto al suo sguardo attento e rovente. Anche se non lo vedo, so che mi sta guardando, le sue pupille dilatate che inghiottono quel blu mare, la lingua che si lecca le labbra e la mano sul cavallo dei pantaloni a toccarsi.

**

Si leva il reggiseno mostrando la pienezza dei suoi seni. Quei seni saranno la mia rovina così come tutto il resto. Si tocca, si accarezza, stringe entrambi i sensi e poi tira i capezzoli "Sai Tom, vorrei che tu fossi qui, vorrei che fossi tu a stringerli e io potrei essere molto riconoscente..." "Quanto riconoscente?" "La mia bocca attorno al tuo cazzo tra di loro..."

Brontolo leggermente toccandomi a mia volta, lei si leva gli slip e le dita giocherellano con i peli che sormontano il monte di Venere sfiorando il clitoride e...

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now