Taurasi rosso. Alla mia cara mogliettina (Extra XXXII)

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Era da molto tempo che pensavo di aggiungere una enoteca o comunque, ampliare la Bottega. Del resto, avevamo comprato due negozi vicini grazie anche al nostro nuovo socio, un amico di Sebastian, il barone Helmut Zemo. Lui avrebbe contribuito anche con alcune delle sue "delicatessen" da fa provare ai nostri clienti e noi potevamo finalmente vendere i vini delle eccellenze italiane. Vantaggioso per entrambi e poi quello che proponeva Zemo era di ottima qualità.

Di vini in Italia ce ne sono a bizzeffe, ma sapevo che avrei dato spazio alle eccellenze campane. Mentre mi lavavo i denti, il mio cervello che andava a mille all'ora pensava a tutto quello che c'è ancora da fare, quello già fatto e alla mia amica Laura che non beveva vino! Cioè solo del bianco ma la dovevo indottrinare al rosso e che cazz.

Sono talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorgo di Tom in bagno, o meglio, non me ne accorgo quando si avvicina abbastanza da farmi sentire il suo dopobarba mandando il cervello in tilt e poi quelle soffici labbra contornare dalla peluria della barba che mi pungeva la pelle. Morbida e spinosa, una dicotomia che mi mandava fuori di testa.

"Tom..." le labbra sfiorano la spalla risalendo verso il collo e piego la testa dal lato opposto dandogli più spazio di manovra. Socchiudo gli occhi rabbrividendo quando apre la bocca, la lingua assaggia la pelle e poi i denti che la feriscono. Le mani mi afferrano la vita scoperta e mugolo. Di solito dormo senza nulla ma con i bambini è meglio essere vestiti, beh come posso vestirmi io. Pantaloncini e canotta anche d'inverno.

"Dio Thomas..." lo sento sorridere vicino all'orecchio che prontamente lecca, quando apro gli occhi mi sta guardando dallo specchio del bagno. Quel ghigno alla "Loki" che ha il potere di sciogliermi nelle budella, le grandi mani che aumentano la presa facendomi sobbalzare e l'erezione granitica contro le antiche "Darling, dato che tornerò stasera, mi prendo un anticipo..."

Mi verrebbe da dire "Ah Tomma', zitto e scopami" ma mi trattengo mordendomi il labbro. Le mani di Tom afferrano i seni dove i capezzoli erano in evidenza attraverso il tessuto della canotta, così perfetti nelle sue mani e li massaggia, li stringe e le dita stimolano ancora di più i capezzoli già troppo reattivi.

"Magnifica. Amo il tuo seno, amo il tuo corpo. Amo tutto di te... Magnificent. I love your breasts, I love your body. I love everything of you" mugolo. Stringo le gambe e il sedere che sfiora il suo pene. Boccheggio quanto li tira fino al limite del piacere e dolore. Mi toglie la canotta, ancora attenzioni al mio seno e poi una delle mani va giù, le lunghe dita affondano nel mio sesso. Potrei girarmi e saltargli addosso ma voglio che continui. Amo quando fa così.

"La mia mogliettina... Darling, mi stai inzuppando le dita, vuoi che ti scopi come? My wifey... Darling, you're soaking my fingers, do you want me to fuck you how?" oddio Tom, da prof perfettivo a linguaggio scurrile e... "Forte, intenso. Sbrigati Tom, dammelo!" lui sorride sfilando le dita per poi leccarle, mi fa voltare dopo avermi tolto il resto, mi solleva da erra facendomi mettere sul marmo tra i due lavandini, si abbassa quel tanto che basta dei pantaloni che indossa e il membro svetta in tutta la sua magnificenza di carne e sangue. In poco lo sento dentro di me e gemo più forte con il rischio di svegliare tutti. Qualche secondo fermo dentro e poi..."

**

Amo i nostri "buongiorno" e sapevo che quella giornata sarebbe stata impegnativa per entrambi, quindi si doveva approfittare di ogni buon momento. Imma avvolge le sue gambe attorno al mio bacino così come il suo sesso avviluppa serrando ad ogni affondo. Le sue mani mi lasciano mezze lune sulla pelle, la bacio soffocando il suo ennesimo grido. Baci che sono tutti lingue, denti e saliva. Lo vuole forte e forte lo avrà.

Mi sposto dai lavandini contro la parete per avere più presa, mi sentirà per giorni. Lei si coalizza su di me e spingo. Più veloce. Più forte.

Ansiti. Grugniti. Morsi.

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now