Procida. Di ritratti, trecce e... culle (Extra XI)

50 6 93
                                    

New York

Lana guardava soddisfatta il ritratto che aveva fatto del suo Chris

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Lana guardava soddisfatta il ritratto che aveva fatto del suo Chris. Dopo tanto tempo era riuscita a convincerlo ed era stato divertente e piacevole farlo.

Molto piacevole.

Lo aveva appeso nel suo laboratorio solo per la gioia dei suoi occhi e gelosa come era, non aveva alcuna intenzione di farlo vedere in giro tutte le grazie di suo marito. Chris andava oltre i canoni estetici classici, gli Dei greci dovevano invidiarlo.

Quella sera aveva organizzato una piccola sorpresa per lui, le sue amiche già lo sapevano, era giunto il momento che anche lui lo sapesse. Avevano aspettato quanto? Tre anni. Ed era incinta. Galeotta fu Capri e tutto quello che avevano fatto dopo. Doveva dirglielo in un modo originale.

**

Dopo la giornata estenuante in ufficio, ho bisogno di rilassarmi e riposarmi, magari un nel bagno caldo con la mia bella mogliettina. Sì, quelle cose che ti rimettono al mondo. Ripenso a come mi ha convinto nel fare quel ritratto e poi boh, lei sa essere molto convincente.

Nudo, sdraiato su una chaise longue ricoperta da un drappo rosso scarlatto, mi sentii come Rose di Titanic e le avevo fatto la sa stessa battuta "Lana, disegnami come una delle tue ragazze di Parigi" lei aveva riso di gusto e poi aveva iniziato. L'imbarazzo e la preoccupazione svanirono, quando Lana lavorava si vedeva la professionista venire fori e mi piaceva a morire.

"Chris, se mi fissi così finirò il ritratto nel 2030..." "Come ti sto fissando?" "Lo sai... non riesco a concentrarmi... voglio imprimere nel quadro il colore dei tuoi occhi, quel colore particolare che mi ha subito colpito la prima volta che ci siamo visti. Lo sai che sono puntigliosa in questo..." "Lo so... lo so" e il ritratto prese forma e vita.

Quando entro in casa, ad attendermi ci sono numerose candele accese che seguo sorridendo, levo la cravatta, giacca e apro la camicia. Lana è immersa nella nostra vasca idromassaggio formato matrimoniale, schiuma che la ricopre e occhi chiusi. È praticamente un invito ad entrare. Mi levo la camicia e le scarpe quando apri gli occhi sorridendomi "Mmmm, sei sempre troppo vestito procuratore..." faccio un mezzo sorriso e ti avvicini un po', la schiuma ti copre il corpo e le tue mani slacciano la cintura per poi aprire i pantaloni, un altro sorriso "Dai entra in acqua, si sta divinamente..." finisco di spogliarmi e la raggiungo.

Restiamo ancora per qualche minuto in silenzio "Mi ci voleva proprio un bagno rilassante..." sorridi e poi ti avvicini con quel tuo sguardo "Sei tanto stanco amore mio?" sorrido "Dipende cosa in mente di fare..." "Un gioco..." prendi posto tra le mie braccai mugolando leggermente, sei soddisfatta. "Avanti, ti ascolto..." "Ho dipinto il mio corpo con alcuni disegni e sta a te scoprirli e c'è una cosa che devi scoprire e questo è il modo più carino per dirtelo..." ok, mi piace giocare.

**

Chris inizia a levare la schiuma da una spalla e c'è il mare e i faraglioni, "Capri..." sorrido, altra schiuma sul petto, altro disegno. Pieghi la testa da una parte vedendo un fiocco blu e rosa e un ciuccio, allora levi quella sull'addome e... una cicogna che porta un bambino.

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now