Wakanda. Di latte e miele

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Ispirato a una frase del capitolo 25 della seconda parte dei BuckReen.



La mia Rebecca.

Mai avrei pensato di avere un secondo figlio e che quel secondo figlio era proprio al mia Becky, quella della mia visione. E ora che la tengo tra le braccia non mi sembra vero eppure è qui, dopo tutto quello che abbiamo passato, lei è qui.

Ora la cullo e la osservo.

Sbadiglia, i suoi occhi blu scuro grandi e curiosi osservano il mondo, quella zazzera scura come i capelli di Bucky. "Lei sarà mia!" scuoto la testa, lui non è più una minaccia, ci ho pensato io stessa. Osservo Becky e la metto nella sua culla ora che dorme tranquilla. Bucky arriva al mio fianco circondandomi con il braccio in vibranio "E' stupenda..." metto la testa sulla sua spalla "E' bella come il suo papà..." "Naaa... è bella come la sua mamma Dusha, pensi che mi farà impazzire come la figlia di Loki?" "Oh beh, è normale che i papà escano di testa per le figlie e che siano gelosi..." "Sarò gelosissimo allora, come lo sono di te..." sorrido e insieme usciamo dalla sua nursery.

Non si può mai programmare nulla che i tuoi piani vengono sconvolti e Bucky è dovuto andare in Paradiso per essere addestrato dagli Arcangeli. Dopo aver sconfitto Lucifero ha acquisito il potere di uccidere Angeli e Demoni con qualsiasi arma. È tornato da me. Lui torna sempre da me. Nemmeno la morte può separarci. Niente e nessuno.

Abbiamo fatto l'amore come la prima volta in cui siamo stai assieme e scoprendo ancora cose nuove di noi.

"Allatterai anche me?" e io avevo risposto di sì. Presto Bucky avrebbe voluto qualcosa da me io ero in trepidante attesa.

***

Wakanda. Mattina.

Mentre Bucky dormiva, ero andata a farmi una doccia prima che Becky si svegliasse e reclamasse la colazione.

"Allatterai anche me?"

Un brivido percorse il mio corpo sotto l'acqua calda. Un brivido di anticipazione di quello che sarebbe accaduto o chissà. Con Bucky è tutto imprevedibile, sa stupirmi, è pazzo quando basta ed è così... intenso. Sfido chiunque dei tempi moderni a essere intenso e passionale come Bucky Barnes.

Una volta uscita dalla doccia e asciugata, infilo la vestaglia regalatami da Wanda e vado dalla mia piccola Becky. Shuri e mia madre Ramonda avevano aggiunto altre cose alla nursery. Vicino alla culla, una poltrona di vimini intrecciata su una stuoia con motivi delle Dora stampati sopra. Un lamento da parte della mia piccola e subito la prendo in braccio "Oh, hai fame piccola mia eh sì, hai ragione..." mentre allatto mi rilasso e mi sento bene, ho il pieno controllo dei miei poteri e so chi sono.

**

Mi sono svegliato tardi e non mi meraviglio di non trovarti al mio fianco, faccio un mezzo sorriso andando in bagno, una volta finito mi dirigo sicuro verso la nursery che affaccia sul lago. Una ninna nanna dolcissima stai cantando, è la stessa che cantavi per Kier e che fai ancora per lui, è in gaelico ma conosco il suo significato. Mi fermo sulla porta aperta e tu sei li, bella più che mai, la vestaglia rosso scuro con motivi dorati e i capelli che come una cascata di fuoco cadono sulle tue spalla. Becky in braccio che si sta addormentando e sollevi la testa perché mi hai sentito, sorridi e io resto di nuovo rapito dallo spettacolo più bello del mondo.

Una donna e il suo bambino. La vita.

Metti Becky a dormire e ti seguo con lo sguardo sulla veranda nascosta dalle piante e ti siedi su un'altra sedia di vimini socchiudendo gli occhi. Sembra che tu mi stia aspettando. Sembra che tu voglia che sia io a fare la prima mossa.

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now