Un piacevole ricordo (Extra XXXV)

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-CONCHIGLIA-

In quei rari casi di calma, mi piace pensare ai nostri momenti insieme, quando eravamo un po' più giovani, a quando abbiamo iniziato la nostra storia. Corteggiarsi, conoscersi.

Innamorarsi.

C'è una conchiglia che campeggia nella vetrina dove ci sono tutti i nostri ricordi, i ricordi di una vita e anche dei nostri amici. Una grossa conchiglia presa dalla nostra vacanza in un atollo sperduto nell'oceano Pacifico. Siamo stati li per un mese. Un mese io e lui come in Laguna Blu. No, molto meglio.

Ci siamo scoperti. Conosciuti. Esplorati. Ho imparato che Tom sa cavarsela in qualsiasi situazione e sa usare le mani divinamente. Ok sto degenerando ma, ricordo tutto come se fosse ieri.

***

Ripararsi dal sole per chi come me diventa aragosta è fondamentale. Ma ripararsi godendosi la visione di un Dio del mare che esce dal suo elemento... sì, me lo sto mangiando con gli occhi e non me ne vergogno. Soli su questo atollo per un mese dove potevano essere selvaggi, liberi e noi stessi.

Cammina verso il bagnasciuga, i boxer sui fianchi stretti e la linea dei muscoli netta, delinea ogni fascia muscolare. Ho gli occhiali da sole e posso godermelo centimetro dopo centimetro. Perché Tom è altissimo e io mi sento una nana da giardino vicino a lui.

Le spalle larghe, il petto ampio, i capelli ramati che si arricciano naturalmente sono lunghi così come la barba. Quel rosso rame che grida a tutti le sue ascendenze scozzesi/vichinghe. Le goccioline d'acqua impigliate nella barba per poi cadere sul petto largo fermandosi tra i pochi peli del petto.

Un pentagono perfetto.

Gocce birichine d'acqua che seguono i fasci muscolari degli addominali, il mio sguardo cade li e sollevo un sopracciglio. Gambe lunghe, piedi lunghi. Risalgo con lo sguardo per riguardarmi tutto. Gli occhi sono azzurri come l'oceano che ha attorno. Un azzurro talmente intenso che quando si posano su di me ho un brivido. Penso di essere debole perché non resisto a come mi guarda, alla sua voce. A lui.

Mi è stato attorno per tanto tempo in silenzio e quando me ne sono accorta, tra di noi sono state subito scintille. E non dico per il carattere, io Vergine lui Acquario, no, scintille sempre. E forse è questo che ci terrà uniti per molto tempo e sarà la base di qualcosa di più. Perché io uno come lui non me lo lascio scappare.

**

"Non ti fai il bagno?" "Mmmm no. Mi sto godendo questo Paradiso in terra..." ho già la pelle arrossata ma non bruciata, mi chiedo come diamine faccia lui che è bianco! "Un bellissimo Paradiso. – mi osservi per un attimo, il bikini bianco lascia poco spazio all'immaginazione – ho visto come mi guardavi Darling, spero che ti piaccia quello che hai visto..." "Parecchio..." Tom mi afferra da dietro al nuca baciandomi con trasporto. Un bacio tutto lingue, lento che ha il potere di incendiarmi.

Alla Bottega ci siamo sempre stuzzicati, presi in giro fino al magazzino. Ma adesso... adesso volevo molto di più.

**

-ANANAS-

Un atollo in mezzo al Pacifico. Io e lei.

Abbiamo una capanna per dormire con ogni conforti, beh almeno quello dato che attorno era tutta vegetazione lussureggiante e selvaggia e mare a perdita d'occhio. Abbiamo fatto di tutto. Parlato, camminato, nuotato, mangiato, litigato.

Litigare ci viene bene, ma la cosa che amavo di più era il sesso post litigio. Selvaggio, rovente e a tratti violento.

"Dovremmo litigare più spesso..." io avevo riso a questa sua affermazione.

Procida's jewels and...Where stories live. Discover now